Anno | 2022 |
Genere | Documentario, |
Produzione | Italia |
Durata | 80 minuti |
Regia di | Isabel Achaval, Chiara Bondì |
Uscita | giovedì 15 settembre 2022 |
Tag | Da vedere 2022 |
Distribuzione | Academy Two |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,13 su 9 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 13 settembre 2022
Un gruppo di donne immigrate a Roma, quasi tutte sudamericane, lavorano come badanti e domestiche e hanno in comune la passione per il calcio. Ha vinto un premio ai Nastri d'Argento, In Italia al Box Office Las Leonas ha incassato 37,6 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Nel campo di calcio Vis Aurelia, a Roma, si disputa, a parecchia distanza dall'attenzione dei tornei maggiori, un campionato amatoriale di calcio femminile a otto. Le giocatrici che militano nelle sei formazioni in gara provengono da ogni parte del mondo. In prevalenza sono sudamericane - e per questo l'evento sportivo viene seguito con passione dalla web radio Vox Mundi (con conduttrici di lingua spagnola, che le chiamano "mujeres luchadoras", donne che lottano) - ma arrivano anche da Capoverde, Cina, Marocco, Moldavia. L'obiettivo delle documentariste Isabel Achával e Chiara Bondì si concentra su sette di loro, inoltrandosi con successo e discrezione nelle loro origini familiari, in ascolto di aspirazioni e rinunce. Elvira (che gioca nel Paraguay), ha 48 anni, ecuadoriana, 200 chilometri in bici ogni settimana come donna delle pulizie, in Italia da 22 anni e ancora senza permesso di soggiorno. Bea (Club Colombia) viene dal Perù: 36 anni, oggi tata, ex badante e domestica. Vania (Paraguay) a Capoverde, dov'è nata, ha giocato come professionista, 37 anni, da 8 in Italia, che spera di lasciare per raggiungere la famiglia negli USA. Joan, peruviana, 34 anni, "la recojida", cioè "adottata" da due amiche con cui vive, insieme alla bambina di una di loro, infanzia difficile e schiena distrutta, gioca per le Peruanas en Roma. Stessa squadra di Melisa, peruviana, 38 anni e in Italia da 2, fa da badante al novantenne Enzo, è partita dal suo Paese per sfuggire ai debiti. Siham, donna delle pulizie, 44 anni, in Italia da 17, fanatica di calcio, gioca nel Paraguay e ha lasciato in Marocco una società maschilista che non la accetta. Ana in Moldavia sognava il professionismo, ama il pallone da sempre e oggi nella Estrellita Juvenil, in Italia da 16 anni e oggi assistente educatrice, studia Scienze motorie all'Università.
Anche la troupe tecnica di Las Leonas è quasi tutta al femminile, e allora elenchiamo anche i credits dichiarati, come si farebbe con una formazione di calcio.
Sabrina Varani alla direzione della fotografia, Desideria Rayner al montaggio, Loredana Conte è aiuto regia, Giulia Bella al suono in presa diretta. Abbastanza naturale, viene da dire, visto che le esistenze delle donne lavoratrici e prive di diritti di cittadinanza sono terreni registrati e compresi più facilmente da altre donne, per convenzione associate a lavori di cura, e che ne apprezzano a pieno solidità e combattività. La metafora del film è lampante e immediata: il campo da gioco come la metafora delle loro esistenze per niente comode e del riscatto.
Eppure, a parte le accattivanti apparizioni para agonistiche di Nanni Moretti (che con Sacher coproduce insieme a RaiCinema) il terreno verde e la strategia di gioco, se pur presenti, sembrano rimanere in secondo piano rispetto all'intenzione delle autrici di addentrarsi negli aspetti più concreti della permanenza in un Paese straniero, facendo un lavoro che non si è scelto: il lavoro in nero, le pretese dei datori, l'assenza di diritti e copertura sanitaria, un giorno solo di libertà, l'isolamento, compensato dalla frequentazione di connazionali. Il campione raccolto è interessante e vario e, come dice il titolo, ha le caratteristiche del re dei felini: forza e coraggio. La sintesi di un montaggio serrato, tra confessioni riposte e situazioni ordinarie, eppure avvincenti, e l'ottimo lavoro sul suono in presa diretta trasmettono un senso di immediatezza e trascinano in percorsi molto lontani tra loro ma accomunati da una tenerezza di fondo e un attaccamento ai legami affettivi, non solo di sangue. Senza sdolcinature e al minimo tasso di retorica. Dedicato "alle nostre figlie", Las Leonas celebra e riconosce, come una coppa assegnata a chi non arriva primo, la molto sottovalutata intelligenza di adattarsi a un contesto ostile, non arrendersi a una sconfitta, rialzarsi nonostante il pronostico avverso.
Leoni d'Oro ma non solo: al Festival di Venezia 2022 ci sono anche leonesse: coraggiose e determinate. Sono "Las Leonas" le protagoniste di un documentario che ci parla di donne che, sfidando pregiudizi e limiti fisici e anagrafici, giocano a calcio, appassionatamente e tenacemente. Partecipano a un torneo (intitolato appunto "Las Leonas") che da alcuni anni si svolge a Roma ed è formato da alcune [...] Vai alla recensione »
A Roma, il torneo calcistico Las Leonas vede competere sei squadre, formate da donne immigrate originarie di diversi Paesi, dal Perù a Capo Verde passando per il Marocco. Di partita in partita, alcune di loro si raccontano, fra desiderio di libertà ed esperienze dolorose, affetti vicini e lontani, emancipazione e sfruttamento, corse per la città, e interni borghesi dove si fatica come badanti o colf. [...] Vai alla recensione »
Campi della Vis Aurelia, periferia nord-ovest di Roma: sei squadre femminili di calcio a otto si affrontano in un torneo. Tra loro ci sono donne italiane, ma soprattutto latinoamericane e immigrate da altri paesi. Le registe seguono le vite quotidiane di sette calciatrici per passione: tre peruviane, le altre provenienti da Moldavia, Marocco, Ecuador, Capo Verde.
Buongiorno, Vietnam recitava la voce di Robin Williams nel film del '88. Buongiorno Roma e America Latina dice invece la speaker di Vox Mundi Web Radio prima di parlare del Las Leonas (passato nelle "Notti veneziane"), torneo internazionale femminile di Roma. Paraguay, Estrellita Juvenil, Peruanas en Roma, Club Colonmbia, Sudamerica, Corazon Latino sono le squadre in competizione per vincere l'ambito [...] Vai alla recensione »
"Buongiorno Roma. Buongiorno America Latina". La voce di Vox Mundi Web Radio è il prologo e accompagna a intermittenza Las Leonas, diretto da Chiara Bondì e Isabel Achával e prodotto da Nanni Moretti per la Sacher Film. Proprio il suo cameo nel finale e nel negozio dove sta scegliendo e comprando le coppe per il trofeo Las Leonas, campionato di calcio a otto femminile che si svolge sui campi Vis Aurelia [...] Vai alla recensione »
Le protagoniste di "Las Leonas" hanno due cose in comune. Giocano a calcio, chi bene, chi meno. E hanno storie difficili alle spalle. Ma questa, attenzione, è una falsa pista. Melisa ha lasciato il suo bar in Perù agli usurai e oggi fa la badante dal signor Enzo, 92 anni, allenandosi con lui appena ha un momento. Elvira ha scoperto il pallone da piccola perché la mamma stava a servizio da diplomatici [...] Vai alla recensione »
Normalmente il calcio ha sempre avuto - e continuerà ad averlo - un grande fascino sul pubblico. Del resto si tratta dello sport più popolare al mondo e non c'è latitudine o longitudine dove non venga praticato. Motivo per cui tutte le volte che la materia in questione approda sul piccolo o grande schermo, la curiosità nei confronti del trattamento che le è stata riservata nel progetto audiovisivo [...] Vai alla recensione »
Se il doc di Domiziana De Fulvio, Sisterhood, raccontava la storia di alcune donne a Beirut, a Roma e a New York, accomunate dalla passione per la pallacanestro, uno sport considerato solo per uomini. Le sista (in gergo, nella cultura nera, significa sorella) di questo film, o meglio Las Leonas (in spagnolo: leonesse, perché la maggior parte di loro sono sudamericane) sono accomunate dal calcio, ancora [...] Vai alla recensione »