Erik Matti si inserisce nella tradizione dell'horror filippino con un piglio brillante e brioso che ispira simpatia.
Horror,
Filippine 2021.
Durata 110 Minuti.
Quattro episodi che spaziano dall'horror puro al gotico grottesco e ci portano in luoghi oscuri della natura umana che, scopriremo, può essere profondamente feroce. Espandi ▽
Il cinema dell’orrore filippino vanta una solida tradizione che risale alle opere di registi significativi come Gerardo De Leon ed Eddie Romero e passa attraverso autori più recenti come Chito S. Roño che hanno saputo rinverdire gli antichi fasti. Erik Matti, che si era fatto notare con il suo segmento nel film collettivo The ABCs of Death 2 e che vanta una carriera comunque densa e variegata, si inserisce quindi in un solco già ben tracciato e lo fa con piglio spavaldo e con la chiara intenzione di approfittare del format a episodi per variare toni e stili in modo da rendere vivace la visione. Caratteristico è anche l’inserimento, spesso con toni ironici, di elementi che richiamano pandemia e lockdown e che danno un forte senso di attualità al film. Nel complesso, un film che ispira simpatia per il piglio brillante e brioso che permette di superare alcune manchevolezze e difetti nella messa in scena. Ben aiutato da un cast efficace e dalla sceneggiatura di Michiko Yamamoto (sua frequente collaboratrice nonché moglie), Matti si dimostra un apprezzabile erede della tradizione orrorifica filippina.
Un thriller politico che rischia molto restituendo un esempio di cinema filippino dai tratti autentici.
Azione,
Filippine 2021.
Durata 208 Minuti.
Uno spaccato sulla corruzione dilangante dei mezzi di informazione nelle Filippine. Espandi ▽
A La Paz, nelle Filippine, il sindaco Pedring Eusebio governa con il piglio di chi sente alla testa di una dinastia e si vanta di aver ripulito la città. Il quotidiano LPN è in prima linea alla ricerca della verità e per questo è tartassato dal potere cittadino. L’uso di detenuti come sicari occasionali per eliminare i personaggi scomodi è ormai documentato, e la sparizione di alcuni giornalisti di LPN rivela ben presto una cospirazione che coinvolge gli alti livelli della società filippina.
Il film sente stretti i confini del thriller politico convenzionale e si espande a coprire un minutaggio da miniserie televisiva. Con meno azione di quanto si potrebbe pensare, il film è una lunga indagine minuziosa. Erik Matti riesce a rendere fruibile e coerente un’opera dai molti rischi strutturali, e a dare un esempio di cinema filippino dai tratti autentici e spendibile sul mercato internazionale.