La vita di una mamma che prova a ricostruirsi una propria normalità tra le rovine della guerra appena terminata. Espandi ▽
Kurdistan iracheno. Cosa succede alle zone di guerra dopo che i riflettori si spengono? Cosa succede ai bambini che in guerra ci sono nati? Il conflitto contro l'Isis ha lasciato sul campo 1,6 milioni di persone in stato di necessità. Oltre il 50% di loro è al di sotto dei 18 anni. Il diario di una madre ci accompagna nel lungo viaggio alla ricerca di una vita finalmente normale, fatta di cose semplici. Elementi disordinati di una sindrome da stress post-traumatico si perdono, allontanandosi dalle tragedie vissute in guerra. È un'euforia frenetica, quasi esplosiva e del tutto inaspettata. Un resoconto di resilienza dello spirito umano e della sua, incancellabile, speranza.
Il regista traccia un parallelo tra le sue ansie di giovane regista e la storia dello scrittore Nassif Falak, 65enne e un tempo soldato, che durante la guerra Iran-Iraq trovò un rifugio sicuro nel cinema. Espandi ▽
Il giovane regista iracheno Al Baqer Jafeer si rende conto che la storia dello scrittore Nassif Falak, 65enne e un tempo soldato, è molto simile alla sua storia attuale. Jafeer incontra lo scrittore, che durante la guerra Iran-Iraq negli anni '80 trovo' un rifugio sicuro nel cinema. Colpito in modo particolare da un film, Falak sognava di diventare attore. Quando Jafeer incontra Falak, entrambi cercano di ritrovare quel film nella Baghdad del dopoguerra. Inizia così un viaggio attraverso i cinema in rovina di oggi, che lascia Jafeer molto combattuto: deve rimanere a Baghdad o lasciare il paese per realizzare il suo sogno?