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Da Memento a Tenet, l'ossessiva e spettacolare corsa contro il tempo di Christopher Nolan

Nel suo ultimo film il regista inglese mette in scena tutta l'inquietudine contemporanea, l'afflizione per un mondo in pericolo che procede inesorabilmente verso la fine. Al cinema.
di Marzia Gandolfi

Tenet

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John David Washington (39 anni) 28 luglio 1984, Los Angeles (California - USA) - Leone. Interpreta Il protagonista nel film di Christopher Nolan Tenet.
domenica 30 agosto 2020 - Focus

"Non ho paura della morte, sono un vecchio fisico. Ho paura del tempo", confessa il professor Brand (Michael Caine) in Interstellar. Non poteva dirlo meglio Christopher Nolan, non poteva dire meglio la sua ostinazione per il tempo, che non lavora mai come elemento di finzione ma come soggetto a pieno titolo. Film dopo film converte gli assiomi più astratti in peripezie avvincenti, facendo addirittura coesistere nello stesso piano due temporalità contrarie, una che avanza e una che marcia indietro.


Da Memento a Tenet, passando per Interstellar o Dunkirk (guarda la video recensione), i suoi film cerebrali non smettono di essere un grande spettacolo per gli occhi. Non per nulla i suoi nuovi rompicapi sono girati in IMAX 70 mm.

Nolan è oggi il più infaticabile degli autori a praticare la pellicola e il tempo. Se il cinema è la "morte al lavoro" sulla pellicola, ogni volta che si mostra un film (di Nolan) se ne accelera la morte. E il cinema di Nolan è alla ricerca del tempo che (si) 'consuma', è ossessionato dalle ore che perdiamo, dai minuti e i secondi che scorrono inesorabili. Dalla caccia amnesica di Memento al ritorno al futuro di Tenet, Nolan filma l'angoscia che sentiamo davanti alla vita che ci scivola tra le dita.

Con Tenet, racconto spettacolare che inverte il corso del tempo per causare o evitare la Terza Guerra Mondiale, dimostra una volta di più di saper giocare con la durata, dilatata o ridotta a suo piacimento. Come in Interstellar anche in Tenet, la terra è minacciata. Il nemico questa volta è il futuro, desideroso di rimpiazzare il presente e di prendere il nostro posto. L'avversario è astuto ma lo conosciamo bene. Il regista moltiplica le andate e i ritorni tra esplosioni e bagarre che sabotano dall'interno la meccanica del blockbuster. Del resto Nolan lo aveva già fatto con Batman Begins e Il cavaliere oscuro ma questa volta va più lontano, mettendo in crisi il racconto attorno a un personaggio principale che si chiama 'protagonista' e reclama il controllo del gioco.

Ma è Nolan il vero agente speciale infiltrato nell'industria hollywoodiana per boicottarla. A immagine del suo eroe (John David Washington), lanciato in una ricerca monumentale e complessa per salvare il mondo da una bomba temporale, l'autore disegna un affresco spazio-temporale vertiginoso, dove il tempo, alleato e nemico, è alla mercé di un cattivo old school (Kenneth Branagh), decisamente più ambiguo e appassionante del protagonista. Un protagonista virtuoso e romantico, come sovente nel cinema di Christopher Nolan, che volge sempre l'amore per una donna in ossessione velenosa (Memento, The Prestige, Inception). Rivelato da BlacKkKlansman, John David Washington fa il paio con Robert Pattinson che brilla di mille fuochi e rassicura gli scettici fan di Batman sulla prossima incarnazione del cavaliere oscuro (The Batman).


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