Titolo originale | Les estivants |
Titolo internazionale | The Summer House |
Anno | 2018 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Francia, Italia |
Durata | 125 minuti |
Regia di | Valeria Bruni Tedeschi |
Attori | Valeria Bruni Tedeschi, Pierre Arditi, Valeria Golino, Noémie Lvovsky, Yolande Moreau Laurent Stocker, Riccardo Scamarcio, Bruno Raffaelli (II), Marisa Borini, Anthony Ursin, Oumy Bruni Garrel, Vincent Perez, Stefano Cassetti, Xavier Beauvois, Guilaine Londez, François Negret, Bernard Nissile, Brandon Lavieville, Joël Clabault, Franck Demules, Gigi Borini, Souzan Chirazi, David Léotard, Lionel Becimol, Léontina Fall, Alexandre Styker, Jenny Bellay, Stéphane Braunschweig, Hélène de Saint-Père, Claire Diterzi, Aurelia Petit, Mehdi Belhaj Kacem, Jean-Michel Correia, Patrick Sobelman, Frederick Wiseman. |
Uscita | giovedì 7 marzo 2019 |
Distribuzione | Lucky Red |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,81 su 13 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento domenica 24 marzo 2019
In una bella casa sulla Costa Azzurra si riuniscono amici e parenti di Anna, in crisi dopo una relazione finita male. Il film ha ottenuto 1 candidatura ai Nastri d'Argento, 1 candidatura a David di Donatello, In Italia al Box Office I villeggianti ha incassato 573 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Una villa sulla riviera francese. Un luogo che sembra fuori dal tempo e anche isolato dal resto del mondo. Anna la raggiunge con la figlia per alcuni giorni di vacanza. In mezzo ai familiari, agli amici e al personale di servizio, la donna deve riuscire a gestire la recente fine del suo matrimonio e la preparazione del suo prossimo film. Dietro alle risate, alle discussioni e ai segreti emergono paure, desideri e rapporti di potere.
Valeria Bruni Tedeschi torna a dirci qualcosa di sé e del mondo che conosce o ha conosciuto con un film che si apre con un ritmo e un'efficacia davvero notevoli.
Pochi registi hanno saputo raccontare con altrettanta immediatezza e verosimiglianza il momento in cui si spezza la relazione all'interno di una coppia. Si tratta del prologo perché poi la storia, divisa in atti ed epilogo, si sposta nella villa al mare dove la protagonista cerca di fare i conti con quanto le è accaduto. Qui le storie si moltiplicano e si avverte l'intento sincero da parte della regista e sceneggiatrice di raccontare una molteplicità di solitudini che tentano di aggrapparsi a salvagenti di speranza o che continuano a nuotare per non annegare.
Ognuno è fondamentalmente solo sul palcoscenico della vita nella sua visione di questo microcosmo in cui sia in alto (i 'ricchi') sia in basso (i dipendenti) si vivono problemi analoghi anche se si cerca di reagirvi con strategie differenti.
Il problema però è dato da un cast di grande qualità che deve lavorare su una sceneggiatura che vuole assemblare troppe storie e situazioni nonché registri espressivi talvolta agli antipodi (vedi l'anziano che 'lecca' Arditi o il giovane neoassunto in via temporanea) e difficili da far convivere nel quadro di un'unica narrazione. Una riduzione dei personaggi in fase di revisione della sceneggiatura avrebbe giovato a un'opera che fa comunque 'sentire' la passione con cui è stata realizzata.
I VILLEGGIANTI disponibile in DVD o BluRay |
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Ci sono i film ben fatti ,dove tutto è al posto giusto , spesso dei film molto belli , che colpiscono la tua parte ragionevole del cervello ed altri , più arruffati e spesso avventurosi nel loro svolgimento che ti colpiscono al cuore ed alla parte del cervello che ha voglia di sorridere e chissenefrega se non tutto è razionale e il filo logico , qualche volta si perde pure [...] Vai alla recensione »
“I villeggianti” è un film autobiografico dell’attrice Valeria Bruni Tedeschi, qui anche regista e sceneggiatrice assieme a Noémie Lvovsky e Agnés de Sacy. Una panoramica su tre generazioni di una famiglia allargata e agiata, dove un fratello è morto di AIDS da poco e una sorella (Valeria Golino) ha sposato un ricchissimo industriale poi caduto in disgrazia [...] Vai alla recensione »
Avevo deciso di non vedere questo film allertato dalle precedenti recensioni, nonostante la Bruni Tedeschi mi piaccia molto, poi una serie di sfortunate vicende mi ci ha portato. Eravamo in dieci con gusti anche diversi gli uni dagli altri e tutti siamo usciti con la medesima sconcertante impressione: come si fa a fare un film così noioso??? I critici che lo hanno consigliato hanno visto la [...] Vai alla recensione »
Una coppia di spettatori è uscita dalla sala prima della fine del primo tempo. Tutti gli altri a fine film si sono guardati l'un l'altro e sono sorte discussioni a senso unico cioè contro regista,attori sceneggiatori e insomma tutti. E' quanto basta per esprimere una valutazione sul film che non merita il tempo perso a scriverne, tempo che viene perduto volentieri soltanto [...] Vai alla recensione »
La sceneggiatura è debole e povera, le relazioni personali non sono approfondite e in mezzo ad un film lungo vari esercizi di recitazione che magari hanno fatto piacere agli attori davanti la mdp ma forse non al pubblico
premetto che adoro la Valeria Bruni Tedeschi cosi' come la Sig.ra Valeria Golino ma questo connubio italo- francese non mi sembra riuscito. adoro andare al cinema da sola per godermi in tranquillità le visioni dei film, mi è dispiaciuto vedere uscire diverse persone prima della fine . ritengo che ogni film vada visto fino alla fne, nel bene e nel male.
Al(meno al) cinema non voglio vedere uno sceneggiato alla Rai1. Non mi serve l'happy end entro le 2 ore (sì fortunatamente "Les estivants" dura oltre 2 ore).Non sono annoiato se alcuni elementi possono risultare slegati, anzi trovo il racconto più vicino alle nostre vite confuse. Trovo più sconclusionati e per niente suggestivi omicidi risolti da preti o da mestri e semplificazioni su amore, paura [...] Vai alla recensione »
E' la prima volta che esco prima della fine di un film. Sconclusionato, insignificante, fastidioso. Se essere ricchi e intellettuali (francesi?) porta a certe esistenze, allora siamo orgogliosamente persone della media borghesia! INVITO LA REDAZIONE DI MYMOVIES A CAMBIARE LA PRESENTAZIONE DI QUESTO FILM, sorge il dubbio che non siate imparziali o peggio...
Valeria Bruni Tedeschi è perfetta nel ruolo della ricca svampita che cerca di gettare alle spalle un matrimonio fallito nella splendida villa sulla Costa Azzurra dove trascorre le vacanze con la sua famiglia. La ricchezza non garantisce la felicità, e questa è una certezza, ma i lussi in cui vive la famiglia di Anna sembrano fuori dal tempo, come il personale di servizio.
Io trovo Valeria Bruni Tedeschi eccezionale sia come regista sia come attrice. Il film, visto ieri in TV, mi è piaciuto moltissimo. Tema dominante è il distacco, doloroso per tutti. La scena alla stazione è realistica, la zia che vuol parlare di notte, Bruno che nuota suo malgrado...davvero, non si poteva esprimere meglio tutta l'angoscia che ci accomuna.
Confesso: un critico di un grande quotidiano mi ha indotto a vedere un film che non avrei mai visto. Perchè non lo avrei fatto? Perchè una volta li chiamavano i film "cucina e tinello", film in un ambiente teatrale dove il regista o è Polansky oppure ti ammazza. Adesso invece, cominciò "La piscina" tanti anni fa, vanno in Costa azzurra, in una bellissima [...] Vai alla recensione »
Ho spesso molto apprezzato Valeria Bruni Tedeschi come attrice, ma nel ruolo di regista mi ha deluso. Una saga familiare poco coinvolgente, un film molto autoreferenziale in cui la regista, che in alcune scene verso la fine sembra voler emulare Fellini, pretende di catturare l'interesse dello spettatore per oltre due lunghe ore, senza però riuscirci.
2 ore della mia vita sprecate per questo film mal pensato, mal recitato, noioso e inutilmente lungo.
Perché questo film è stato massacrato così tanto? Si prendono in considerazione tanti temi rilevanti. Il corpo centrale non è dato da un’unica storia, anche se si parte dalla separazione di una coppia, dalla fine di un amore che però non finisce ma anche da altre storie che sono tutte la rappresentazione di amori che nascono inaspettatamente perché [...] Vai alla recensione »
La parola "irritante", comparsa nella recensione di MyMovies, rendeva già piuttosto bene l'idea e avrebbe dovuto preparare adeguatamente alla visione. Ma a cose fatte è forse opportuno aggiungere che la visione è snervante: la gratuità e le forzature di scene e situazioni, la visione "privata" ed egocentrica che sorregge il racconto - ammesso che lo si possa definire tale -, la scucitura dell'insieme [...] Vai alla recensione »
Agghiacciante onirico grottesco noioso e ridicolo, da denunciare tutti compresi i gestori della sala che non hanno previsto l’intervallo tenendo prigionieri i poveri spettatori e tutti critici che evidentemente prezzolati non hanno il coraggio di dire che è un film veramente inguardabile .
I villegianti , in poche parole, è talmente autoreferenziale e fumoso (allegoria ripresa nel finale) da risultare un vano esercizio di pseudo style.
Inguardabile, ai limiti del rimborso del biglietto !Cristiano
Film noioso, paranoico, recitazione balorda. Sembra la negazione del bel Cinema italiano del passato. Non andate a vederlo!!!!
Sceneggiatura debole e povera, dinamiche interpersonali poco o per nulla approfondite, in mezzo, in un film troppo lungo, esercizi di recitazione magari piacevoli per gli attori davanti la mdp ma forse meno per lo spettatore.
Perchè bravi attori quali Valeria Bruni Tedeschi, Valeria Golino ,Pierre Arditi si sono infilati in una non storia senza logiche razionali e neppure sentimentali? Metafore infantil (nebbia finale che non si esaurisce mai), servitori più scombinati dei signori che accudiscono da anni, unica consolazione le musiche del film fra cui ricordo il duetto fra le due sorelle che cantano [...] Vai alla recensione »
Sabato sera andiamo al cinema con mio maritoed altri amici a vedere il tanto pubblicizzato film "I Villeggianti". Serata persa, film orribile, lento, noioso, allucinante e con una recitazione penosa!! Siamo davvero sconcertati!! Ma come si può fare un film così!! Siamo usciti dopo il primo tempo insieme ad altra gente che fuggiva come noi!! Se il Cinema è in crisi, con questo tipo di recitazione, lo [...] Vai alla recensione »
Film davvero inguardabile, sciocco è noioso ricco di ‘battute’ stupide ed insensate, davvero tempo perso non andate assolutamente a vederlo!!!
Una sola domanda:a chi può interessare un film del genere?
Ma perché dovremmo voler vedere un film sulla borghesia isterica in vacanza in Costa Azzurra??
Visto a Venezia, noiosissimo. lontanissimo dalla Valeria Bruni Tedeschi vista nella pazza gioia. Lento e con scene di falsa isteria che con difficoltà si riescono a sopportare. lontano dalla realtà e incentrato su un tema che non si comprende. pessimo.
Girava una battuta, prima dell'uscita di I villeggianti in Italia, secondo la quale basta vedere questo film per trasformarsi in gilet gialli. Ambientato all'interno della società alto borghese, intellettuale ed esclusiva del mondo autobiografico di Valeria Bruni Tedeschi, il racconto può al tempo stesso irritare o sedurre, a seconda di come lo si guarda. E nella prima ipotesi, quella cioè di essere snervati dai problemi autoreferenziali dei ricchi e degli agiati, con le loro smanie artistiche e i loro dolori raffinati, ecco che potrebbe nascere il sospetto che I villeggianti sia il film perfetto per rappresentare tutti i difetti delle élite. E scatenare immediate rivolte. Ovviamente, si scherza.
Tuttavia, spostandosi sul piano cinematografico, l'ambiguità non solo rimane, ma si moltiplica. Possibile che Valeria Bruni Tedeschi si senta autorizzata a parlare così ossessivamente (non qui per la prima volta) della sua famiglia, del suo mestiere, dei suoi amici, e di intrecciare in modo così plateale verità e finzione, a proposito della sua vita e di quella dei colleghi famosi (Valeria Golino e Riccardo Scamarcio in primis)? È in grado, questa brava attrice e regista, di reggere sulle proprie spalle le citazioni da Philippe Garrel, il cameo di Frederick Wiseman, le allusioni a La regola del gioco di Jean Renoir, il finale apertamente felliniano?
A tutte queste domande si rischierebbe di dare una risposta superficiale. Ciò che rovescia l'impianto, e che salva I villeggianti dal passatempo per snob, è proprio la consapevolezza. Non solo autoironia, dunque, ma perfetta coscienza dei meccanismi che regolano la rappresentazione della borghesia.
E così, a ben vedere, tutto il film diventa una lunare presa per i fondelli di questa società e di questo cinema. Come se, sottilmente, Valeria Bruni Tedeschi - mettendo in scena il suo personaggio di nevrotica, inadeguata, incerta - ponesse sullo stesso piano tutta la materia narrativa. Quindi non bisogna credere troppo alle citazioni, né pensare che a lei basti l'inside joke intorno al jet set del cinema italo-francese. Lo dimostra il ricorso al comico: le gag stralunate, la regia scombiccherata, la scrittura spiazzante, le singole sequenze al posto di un mosaico più fluido, il montaggio apparentemente casuale con pochi nessi di causa ed effetto tra una scena e l'altra, e così via. E la fiducia nella gag come forma di parodia, se non addirittura di sabotaggio, della credibilità dei personaggi.
Confesso un debole per i film diretti da Valeria Bruni Tedeschi, fin dall'esordio È più facile per un cammello... Anche quando si tratta di lavori imperfetti, ci sono spesso scene memorabili, e soprattutto un'acutezza, uno humour e una cattiveria di fondo difficili da trovare nel cinema italiano, e un po' anche in quello francese. Sono ritratti di alta borghesia, divertenti e spietati, con forti elementi [...] Vai alla recensione »
"I Villeggianti", quarto lungometraggio scritto diretto e interpretato da Valeria Bruni Tedeschi, prosegue il "romanzo" in cui l'Autrice parla di sé stessa e della propria famiglia non senza deridersi ed evidenziando meschinità e sciocchezze con una sincerità che la rende simpatica. Si fa chiamare Anna e viene abbandonata dal marito prima di partire per la villa sulla Costa Azzurra.
Una regista che prepara un film sul fratello morto anni prima, dolore e ispirazione di tutta una vita, si vede piantare dal compagno amatissimo e più giovane proprio mentre stanno per partire per le vacanze (Valeria Bruni Tedeschi e Riccardo Scamarcio). E come se non bastasse, ancora frastornata, si trova a discutere il film davanti alla commissione che dovrebbe finanziarlo, tra critiche e frecciate... [...] Vai alla recensione »
Evviva chi racconta i fatti propri, se lo sa fare come Valeria Bruni Tedeschi. Si capisce che ha imparato da Woody Allen, ma con un'autoironia più feroce: autoperfidia rende meglio l'idea. Su qualche personaggio del film potremmo mettere facilmente il nome vero, per esempio alla sorella che ha sposato un miliardario (l'attrice è Valeria Golino), o al fidanzato che non sa come dire "me ne vado per sempre" [...] Vai alla recensione »
La grande forza di Valeria Bruni Tedeschi sta nella sua grande fragilità. O, meglio, nella capacità di esporla, senza pudore, senza timore del ridicolo, e anche senza compiacimenti. Nei Villeggianti, di cui è regista e interprete, è una donna ferita dall'abbandono del compagno (Riccardo Scamarcio), ma anche capace di fare quello che molte donne abbandonate farebbero, se non fossero oppresse dall'orgoglio, [...] Vai alla recensione »
Che, come regista, Valeria Bruni Tedeschi faccia sempre lo stesso film, è lei stessa a confessarlo, in una scena molto divertente all'inizio dei Villeggianti: un'audizione al Ministero in cui la protagonista Anna, regista di origini alto-borghesi, deve presentare il suo nuovo progetto, e scoppia in lacrime davanti alla commissione. Appena lasciata dal marito (Scamarcio), Anna raggiunge la famiglia [...] Vai alla recensione »
Nei film di Valeria Bruni Tedeschi le storie e i personaggi (e alcuni attori) si rincorrono, li ritroviamo da uno all'altro - lei, la madre, Marisa Borini - in un universo familiare che a ogni passaggio appare però diverso, come se in queste variazioni scoprano qualcosa che non sapevano di sé, una improvvisa malinconia e una strana crudeltà. Attrice e regista Bruni Tedeschi mescola come una maga le [...] Vai alla recensione »
Anna (Valeria Bruni Tedeschi) e la figlia Celià (Celìne Bruni Garrel) si recano ogni estate in Costa Azzurra nella bella e ricca villa di famiglia. Quest'anno Luca (Riccardo Scamarcio), compagno di Anna, è assente, perché si è innamorato di una donna più giovane. In villeggiatura Anna dovrebbe lavorare alla sceneggiatura del suo prossimo film, insieme alla collega Nathalie, che da esterna alla famiglia [...] Vai alla recensione »
«Ma non puoi mica mettere nel tuo film tutto quello che vedi, tutto quello che succede, ogni parola, ogni cosa, ogni gesto!» rimprovera l'anziana madre alla figlia regista. E invece Valeria Bruni Tedeschi ci mette proprio tutto; sa che non può, ma semplicemente deve, non può farne a meno. In I villeggianti, sua «autobiografia immaginaria», ha messo mezza famiglia (mamma, zia, figlia adottiva), sopperendo [...] Vai alla recensione »
È un miscuglio particolare di realtà e finzione Les Estivants (I Villeggianti) di Valeria Bruni Tedeschi, film che si configura come un capitolo di un'autobiografia immaginaria. Già a partire da un'occhiata al cast ci rendiamo conto che buona parte degli attori interpretano quello che è il loro ruolo all'interno della vita della regista, che per il suo ultimo film veste i panni della sua alias Anna. Siamo [...] Vai alla recensione »
Una commissione armata di scetticismo è schierata davanti a una Valeria Bruni Tedeschi velocemente travestitasi da poveraccia con tutina acrilica rimediata al volo dall'agent. Bisogna chiedere un contributo ministeriale. «Qual è la differenza tra questo film e i tre precedenti?» chiede una signora. Silenzio. «Si rende conto che la sceneggiatura è debole?» aggiunge un'amabile vecchina.
Chissà se Orson Welles, postumo a Venezia con The Other Side of the Wind, avrebbe mutuato per lei quel che diceva di Fellini ne La ricotta: "Egli danza, egli danza". Danza Valeria Golino, dietro la macchina da presa - applaudita a Cannes, la sua opera seconda Euforia uscirà il 25 ottobre - e anche davanti, insieme ai villeggianti (Les estivants) dell'amica Valeria Bruni Tedeschi, fuori concorso alla [...] Vai alla recensione »