Un manifesto di euristica, un'esortazione alla divagazione e alla permeabilità e alla ricerca della libertà, a dispetto di ogni segnale contrario. Documentario, USA2016. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Un'analisi dell'arte sperimentale e molto personale di David Lynch, uno dei registi contemporanei più affascinanti e misteriosi della storia del cinema. Espandi ▽
Ritratto di un artista da giovane, raccontato dall'artista da vecchio. Tallonato da tre filmmaker appassionati ai suoi film, dopo oltre dieci anni di richieste, David Lynch ha aperto le porte del suo studio da pittore tra le colline di Hollywood e si è disposto a raccontarsi, forse anche per lasciare una narrazione di sé all'ultima figlia, Lula, nata nel 2012. The Art Life, la vita da artista del regista di Missoula, Montana gradualmente si manifesta per ciò che è, ossia l'inizio di tutto. Non c'è intento parodico (niente Vita da bohème alla Aki Kaurismaki) né apologetico: assistiamo a un flusso ben congegnato di riflessioni associate a immagini artistiche, frutto dell'incessante lavoro di Lynch. Recensione ❯
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Un raro sguardo al linguaggio segreto della sessualità delle donne, tra passione e vergogna, pudore e piacere. Espandi ▽
Lea Glob - regista insieme a Petra Costa di Olmo e il gabbiano (2014) presentato al Biografilm Festival 2016 - e Mette Carla Albrechtsen, entrambe registe danesi, organizzano un casting a Copenhagen nel 2015, in cui intervistano centinaia di ragazze sul tema della sessualità. L'intento è di realizzarne un film, ma ben presto si rendono conto che esso è già iniziato sotto i loro occhi, un film dove il femminile e il suo rapporto col sesso fanno da padroni. Si tratta di una selezione di circa una ventina delle tante interviste raccolte, in cui le ragazze interpellate si aprono raccontando le loro esperienze intime, il loro rapporto col sesso, le loro fantasie, restituendo una loro idea di cosa sia la sessualità. Recensione ❯
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Un cinema sensoriale capace di stupire, anche con tocchi di ironia surreale. Drammatico, Danimarca, Islanda2017. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una faida famigliare mette a repentaglio la vita tranquilla di due fratelli. Espandi ▽
In una località periferica della Danimarca avvolta da un rigido inverno, due fratelli molto diversi, Emil e Johan, lavorano in una cava di gesso. Emil è un giovane stravagante, incapace di relazionarsi con gli altri, sogna un amore impossibile con la vicina di casa, si compra un fucile e vende di contrabbando ai colleghi uno strano liquore Moonshine, da lui distillato con sostanze chimiche rubate dalla fabbrica di estrazione dove lavora. Quando uno di loro si ammala, forse a causa di quel liquore adulterato, Emil viene preso di mira dal capo e dagli altri colleghi.
Il primo film di Hlynur Pálmason mostra il conflitto tragicomico tra il singolo e la comunità, facendo già emergere lo sguardo originale e affascinante di un autore.
Al netto di un uso a volte fin troppo compiaciuto delle immagini, in questa tragedia un po' ridicola di un uomo alla ricerca di qualcosa a cui aggrapparsi, emerge uno sguardo registico capace di stupire cambiando direzione, anche con tocchi di ironia surreale. Un cinema sensoriale che, attraverso il suono e la fotografia grigia e raggelata, quel freddo lo fa sentire. Recensione ❯
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Il ritratto di un 'compagno di cammino' che trova il suo senso più profondo nel suo valore di catalizzatore della Storia. Documentario, Italia2017. Durata 76 Minuti.
La storia di un uomo che ha attraversato molti eventi drammatici (terrorismo degli anni di piombo, Tangentopoli, conflitti, corruzione, crisi del lavoro, solitudini). Espandi ▽
Chi era Carlo Maria Martini, e perché ha significato tanto per i milanesi e in generale i cattolici? Si pongono questa domanda Ermanno Olmi e Marco Garonzio, giornalista del Corriere della Sera che per decenni ha seguito l'uomo destinato (a sua insaputa) a diventare arcivescovo di Milano, e insieme ne ripercorrono la vicenda umana e spirituale parlando in prima persona, come se fosse lo stesso Carlo Maria Martini a raccontarsi. Recensione ❯
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Ryuichi Sakamoto, il popolare compositore giapponese, è al centro di un documentario che indaga nel suo mondo. Espandi ▽
È dai luoghi del disastro di Fukushima e dal suono di un pianoforte, sopravvissuto allo tsunami, che ha inizio l'indagine di Stephen Schible nel mondo di Ryuichi Sakamoto. Un documentario che intende svelarci la dimensione privata del compositore e il suo lavoro quotidiano e instancabile alla ricerca della perfezione. Il confronto con il disastro compiuto da una natura impazzita diviene lo spunto per una riflessione sul contrasto tra natura e civiltà, che sembra attraversare l'intera carriera di Sakamoto: il pianoforte stesso, lo strumento su cui quotidianamente il musicista si esercita, diviene metafora di una forzatura dello stato naturale, compiuta per costituire un suono che risulti "giusto" alle orecchie umane. Ma è solo quel che appare corretto dal nostro punto di vista, e che la furia dello tsunami riporta allo stato di natura. Sakamoto non smette mai di pensare e sperimentare, o di interrogarsi su quel che sembra invisibile all'occhio umano. Perennemente intento a registrare field recordings per includerli nelle sue composizioni, il compositore ci appare quasi come una sorta di monaco, ossessionato dalla ricerca di un suono che sia il più possibile puro. Recensione ❯
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Un documentario che stimola la necessità "fisiologica" di riscoprire un visionario allo stesso tempo onirico e reale. Documentario, Italia2017. Durata 77 Minuti.
Un viaggio nel cosmo unico - insieme sovrannaturale e terragno - dell'autore. Un uomo che abbandona gli studi di veterinaria ma mai gli animali, scegliendo di occuparsi principalmente dell'essere umano nella sua essenzialità corporea e desiderante. Per avvicinare al mondo frastagliato e organico, per alcuni ostico di Ferreri, il film offre clip dei suoi film spagnoli, italiani e francesi, tra cui El cochecito, La cagna, L'ultima donna, Dillinger è morto, La grande abbuffata, Chiedo Asilo, Ciao maschio, Storia di Piera, La donna scimmia. Ascoltiamo il controverso regista riflettere sulla nomea di "provocatore" che l'ha sempre seguito, perennemente accompagnato da censure, scandali, contestazioni, accuse velenose. Recensione ❯
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Tra disprezzo e indifferenza, Seidl propone una radiografia delle sue comparse che si offrono al suo sguardo con impressionante abnegazione. Documentario, Austria, Danimarca, Germania2016. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Molti turisti tedeschi e austriaci trascorrono le loro vacanze nelle distese in Africa a caccia di animali. Spesso li uccidono senza remore. Espandi ▽
Al centro del quadro un uomo e una donna in completo kaki, il corpo decadente e il braccio armato ed è subito Seidl touch. Documentarista prolifico, l'autore austriaco prosegue la sua disamina feroce sull'Austria e suoi cittadini, 'posati' daccapo in lunghi piani frontali e colti in conversazioni sature di concupiscenza razzista. Recensione ❯
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Un ricordo rispettoso, un appello appassionato e filologico, a non dare mai per scontata la libertà e a non smettere di impegnarsi per un mondo diverso. Documentario, Italia2017. Durata 76 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Qual è stato il ruolo delle donne nella Resistenza italiana e soprattutto cosa ha significato per loro quel periodo di lotta ed emancipazione personale? Espandi ▽
L'8 settembre 1943 in Italia segnò chiaramente uno spartiacque, l'inizio di un caos al quale nessuno poteva sottrarsi, a maggior ragione le donne, depositarie dell'economia domestica. Poco più di un anno dopo (il 26 novembre 1944) nel programma d'azione dei Gruppi di difesa della Donna e per l'assistenza ai combattenti della libertà si legge: «donne di ogni ceto sociale, fede religiosa, tendenza politica, donne senza partito si uniscono per la comune necessità di lottare e per il bisogno di pane, pace e libertà». Un documento in cui si chiedeva «uguale salario degli uomini, di partecipare alla vita sociale nei sindacati e nei corpi elettivi e la possibilità di accedere a qualsiasi impiego. Unico criterio di scelta: il merito». Recensione ❯
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Il fenomeno "Elena Ferrante" in un documentario che non appiattisce le testimonainze e cura le luci, le ambientazioni, le inquadrature. Docu-fiction, Italia2017. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un viaggio che parte dall'America fino ai vicoli di Napoli attraverso l'opera di Elena Ferrante, i luoghi dei suoi romanzi e lo sguardo di grandi personaggi e testimoni d'eccezione. Espandi ▽
Come si spiega un fenomeno editoriale internazionale come il successo di Elena Ferrante? Giacomo Durzi e Laura Buffon provano a suggerire qualche risposta intervistando una piccola selezione di testimoni autorevoli, dalla traduttrice della Ferrante Ann Goldstein al direttore di Europa Editions Michael Reynolds, da colleghi scrittori come Roberto Saviano e Francesca Marciano, ma anche Elizabeth Strout e Jonathan Franzen, fino ai registi che hanno adattato per il grande schermo i primi romanzi della Ferrante: Mario Martone e Roberto Faenza. Recensione ❯
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Hong Sang-soo prosegue la sua ricerca sui temi dell'esistenza con un'opera lieve e dall'ironia sottile e coinvolgente . Drammatico, Corea del sud2017. Durata 101 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una celebre attrice si chiede cosa provi davvero per l'uomo sposato con cui ha avuto una relazione. Espandi ▽
In una città estera, la giovane attrice Younghee, dopo una relazione in Corea con un regista sposato, cerca di trovare del tempo per se stessa. Lui le ha detto che intende raggiungerla ma per lei non è importante sapere se lo farà davvero. Tornata in patria, a Gangneung, si trova a cena con amici. Si beve molto e Younghee inizia a non frenare più i propri pensieri e dice loro ciò che prova veramente. Recensione ❯
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Sei colpevoli di omicidio vengono reintegrati in un paesino di provincia, senza che gli abitanti ne sappiano nulla. Thriller, Giappone2017. Durata 126 Minuti.
Un gruppo di assassini che ha confessato i propri reati viene mandato a vivere in un paese sulla costa. Dove avviene un omicidio. Espandi ▽
Sei sconosciuti vengono mandati a vivere nella piccola città di Uobuka. Gli abitanti li accolgono senza sapere che tutti e sei sono assassini che hanno ammesso il reato e per questo motivo fanno parte di un programma di reinserimento sociale. Quando avviene un omicidio, i sospetti ricadono su di loro. Recensione ❯
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Autobiografia letteraria e rimozione collettiva del fascismo, a partire dal colonialismo italiano in Etiopia. Documentario, Italia2017. Durata 67 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Francesca affronta per la prima volta l'eredità del padre, un razzista e fascista convinto durante il Ventennio. Espandi ▽
La sceneggiatrice e scrittrice Francesca Melandri (Eva dorme, Più alto del mare) sta effettuando le ricerche per la stesura del suo nuovo romanzo, Sangue giusto, ambientato tra Italia ed Etiopia durante il ventennio. Consapevole del fatto che il padre Franco ha militato nel partito fascista, per poi rivedere le sue convinzioni dopo la campagna di Russia, si imbatte in un suo articolo, di cui ignorava l'esistenza, in cui il genitore teorizza la superiorità della razza bianca su quella africana. La sua indagine si amplia quindi in un arco di cinque anni, spostandosi a cercare in Etiopia il segno violento che l'occupazione italiana e la guerra vi hanno lasciato - nella lingua, nelle famiglie miste, nel paesaggio, oltre che nei libri di storia - fino ai motivi per i quali il ricordo di quel periodo colonialista sia ancora visto con orgoglio da alcune realtà neofasciste nazionali e funga loro da appoggio teorico. Recensione ❯
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Un ritratto stratiforme, adulto, anticonvenzionale della performer giamaicana, lontano dai clamori della disco anni ’80. Documentario, Gran Bretagna, Irlanda2017. Durata 116 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Selvaggia, spaventosa e androgina il documentario tratteggia il profilo di Grace Jones mostrandola come amante, figlia, madre, sorella e anche nonna. Espandi ▽
Né un biopic e nemmeno propriamente un film concerto, nonostante ospiti una dozzina di hit interpretate da Grace Jones sui palchi di tutto il mondo, da Slave to the Rhythm a Pull Up to the Bumper, fino alle più recenti, personali Hurricane e William's Blood. Piuttosto, un diario, un pedinamento autorizzato, la cui produzione ha abbracciato un arco temporale di circa dieci anni, riuscendo così ad avere accesso agli aspetti più privati della storia familiare della performer. Recensione ❯
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Un gruppo di professionisti accetta di partecipare al reality tv più rivoluzionario di sempre: lo show del lavoro, il talent in cui per vincere basta lavorare. Possibilmente senza lamentarsi. Drammatico, Spagna2016. Durata 80 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
In un capannone industriale, 11 persone vengono contrattate per fare il proprio lavoro davanti
a un pubblico che non vedono. Espandi ▽
Un gruppo di lavoratori dalle diverse competenze - un muratore, un macellaio, un magazziniere, una telefonista, un informatico, un meccanico - viene convocato e selezionato da una misteriosa azienda per partecipare a un esperimento di natura sociologica: un reality tv girato all'interno di un capannone, nel quale ciascuno di loro dovrà semplicemente svolgere il proprio lavoro. Il tutto di fronte a un pubblico di spettatori che potrà intervenire commentando, fischiando e applaudendo i "preferiti". Il progetto, partito sull'onda dell'entusiasmo dei partecipanti, presto comincia a mostrare un lato oscuro: per chi stanno lavorando davvero i "concorrenti"? Recensione ❯
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L'impatto del muro tra Israele e Palestina, documentato dal fotografo dell'invasione sovietica di Praga. Documentario, Germania, Repubblica ceca2015. Durata 76 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Gli anni di reportage in Palestina del fotografo della Magnum Josef Koudelka, divenuto celebre per i suoi scatti giovanili durante la Primavera di Praga. Espandi ▽
Tra il 2008 e il 2012 Josef Koudelka, fotografo dell'agenzia Magnum il cui nome è indissolubilmente legato agli scatti della fine della Primavera di Praga del 1968, documenta a più riprese la costruzione del muro tra Israele e Palestina. Catturare l'intuizione, il punto di vista del fotografo, il suo sguardo sul reale: è in quel punto preciso che Gilad Baram (a sua volta fotografo, sorta di assistente invisibile del maestro nato nel 1938) posiziona la sua macchina da presa: alle spalle di Koudelka, mentre questi cerca la giusta distanza da cui fermare il tempo. Baram lo pedina per riprodurne il processo creativo, mentre Koudelka scopre paesaggi nuovi o torna su scenari, per lo più in esterni, già catturati dall'obiettivo e ne riscontra stratificazioni, cambiamenti. Recensione ❯
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