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Kim Min-hee

Kim Min-hee è un'attrice sudcoreana, sceneggiatrice, è nata il 1 marzo 1982 a Seul (Corea del sud).
Nel 2017 ha ricevuto il premio come miglior attrice al Festival di Berlino per il film On the Beach At Night Alone. Kim Min-hee ha oggi 42 anni ed è del segno zodiacale Pesci.

Il primo Orso d'Argento a un'attrice sud-coreana

A cura di Fabio Secchi Frau

In Germania, Kim-Min-hee si è aggiudicata il premio come miglior attrice al 67° Festival Internazionale del Cinema di Berlino per il suo ruolo in On the Beach At Night Alone, un film che esplora il significato dell'amore attraverso relazioni non convenzionali, battendo ben diciassette colleghe internazionali di prim'ordine e portando così alla Corea del Sud il suo primo Orso d'Argento in quella categoria.
Nel suo discorso di ringraziamento, non ha mancato di esprimere profonda gratitudine e amore per il regista Hong Sang-soo (alla tua terza incurisione alla Berlinale) e poi si è semplicemente goduta il momento più clou della sua carriera, dopo un debutto disastroso, all'interno del quale per oltre dieci anni era stata bombardata da critiche negative per le sue performance scadenti e di consigli nei quali le ripetevano di tornare a lavorare come fotomodella, lasciando definitivamente la recitazione a chi era più preparata di lei.
L'opinione è fortunatamente cambiata dopo il film di Byun Young-joo Helpless (2012) e ancora di più proprio dopo l'incontro con Hong Sang-soo, che la volle in Right Now, Wrong Then (2015), nel brillante ruolo di una giovane pittrice corteggiata da un anziano regista. Da quel momento in poi, Hong Sang-soo farà di Kim Min-hee la sua attrice feticcio e, esattamente come nel film, la sua amante, scatenando un enorme scandalo nazionale che quasi offuscava il finalmente trovato successo di questa promessa del cinema sudcoreano, condannando entrambi all'esilio sociale.
Una miscela di realtà e finzione che si è però estesa anche in altre loro collaborazioni. Guarda caso, quasi sempre invariabili storie romantiche complicate e, talvolta, illecite.Da Right Now, Wrong Then a Introduction, i lineamenti di Kim Min-hee hanno incarnato egoismi e involontari caos emotivi femminili in mezzo a difficili rapporti uomini-donne. Un'imposizione che non è passata inosservata a Park Chan-wook che, nel 2016, l'ha voluta come protagonista di uno dei suoi cult: Mademoiselle.
Come tutti i film di Park Chan-wook, anche questo era elegantemente trasgressivo, un esperimento intellettuale ed estetico, meticolosamente costruito (del tutto estremo al cinema naturalistico di Hong Sang-soo), ma è valso alla Min-hee la conquista dello status di musa del cinema sudcoreano. Basato sul romanzo "Ladra" della scrittrice britannica Sarah Waters, l'attrice interpreta Lady Hideko, una donna ricca degli Anni Trenta, che vive in una Corea occupata dai giapponesi assieme allo zio arrogante e feticista Kouzuki. Da simbolo di statuaria e passiva bellezza in un mondo dominato dagli uomini, il suo personaggio evolve grazie alla rigenerante influenza della sua ancella, tentando di ribellarsi alla gerarchia domestica, ma con risultati drammatici.
Provenendo da una cultura che offre alle attrici molto meno spazio di espressione rispetto agli uomini, il lavoro di Kim Min-hee non può che emergere maggiormente, slegandosi dal suo aspetto iconico e superficiale e acquistando invece una profondità che va al di là dell'artificio cinematografico. Ne è un esempio la sua sottile e straordinaria performance in The Woman Who Ran, dove tra conversazioni serpeggianti, bicchieri di alcol e tipici barbecue coreani, l'attrice interpreta una donna che fa visita a tre sue care amiche, conducendo flussi di conversazioni molto simili con ciascuna di esse, seppur partendo da argomenti lontanissimi come la tenerezza degli occhi di una mucca o l'efficacia della danza come forma d'arte. Il fulcro, essendo un film di Hong Sang-soo, è sempre lo stesso: le relazioni platoniche, romantiche e sessuali tra uomini e donne.
Non sarebbe una sorpresa se questa sorprendente attrice acquistasse maggiore visibilità internazionale in futuro, adattando il suo stile recitativo alla sensibilità di un autori occidentali di più grandi produzioni.

Il Triumvirato della Generazione N
Tutto iniziò mentre frequentava il liceo e venne notata da un rappresentante di un noto brand coreano di moda. Imposta nel fashion world asiatico assieme a colleghe come Shin Min-a e Kim Hyo-jin, ebbe con queste così tanto successo da essere soprannominate "il Triumvirato della Generazione N".

Da fotomodella ad attrice
Il passaggio successivo era quello cinematografico. Ma prima, nel 1999, Kim Min-hee tenta la strada della tv con i teen drama Hakgyo, dove interpretava una studentessa ribelle, e Look Back in Anger. Seppur molto apprezzata dal pubblico e meritevole di un Young Acting Award ai KBS Drama Awards, la critica cinematografica non l'accoglie così positivamente davanti alla prestazioni da non protagonista offerta in Sunaebo (2000).

Pausa, ritorni e delusioni
A questo punto, decide di prendersi una pausa dalla cinepresa, durante la quale riuscirà a diplomarsi. Nel marzo del 2001, entrerà alla Dankook University, studiando recitazione e tornerà a recitare l'anno dopo, come protagonista del dramma "L'età dell'innocenza". Purtroppo, sembra che le ore passate a lezione di arte drammatica non siano servite poi a molto. La critica teatrale è feroce con la sua capacità di immedesimazione (alcuni scrivono che recita come se leggesse un libro). Entra in depressione, ma non si scoraggia e continua a lavorare, apparendo nella serie tv She is Nineteen e nel film Seopeuraijeu (2002). Poi, non trovando altre scritture, comincia ad accettare anche pubblicità.

Il ritorno sul set
Successivamente, dopo un periodo di larga inattività, torna con il telefilm melodrammatico Gootbai sollo (2006). Qualcosa è cambiato, la critica riscopre l'attrice che, finalmente, mostra le sue più mature capacità attoriali. L'impressione è confermata nel ruolo della sceneggiatrice Ami in Ddeu-geo-woon-geot-e-jo-a e nel serial Yeonae Keolheun.
Nel 2012, interpreta una donna che vuole fuggire dal suo passato in Hoa-cha e, a questo punto, la sua eccezionale rivalutazione la porta a essere candidata per i più prestigiosi premi cinematografici asiatici, vincendo molti di questi.
Decide di rallentare e di scegliere di fare solo un film all'anno, evitando una sovraesposizione che potrebbe rivelarsi dannosa. Nel 2013, viene diretta con Lee Min-ki da Deok Noh nel romantico Yeonaeui wondo. Poi dopo l'incontro artistico e sentimentale con Hong Sang-soo e quello esclusivamente professionale con Park Chan-wook, arriva l'Orso d'Argento come miglior attrice al Festival di Berlino. Ben accolta dai media stranieri, Kim Min-hee scrive la storia del cinema sudcoreano e On the Beach At Night Alone diventa il punto più alto della sua carriera.
Continuerà a lavorare ininterrottamente con Hong Sang-soo mietendo un successo dopo l'altro.

Vita privata
Dopo una relazione con l'attore Lee Jeong-jae, Kim Min-hee ha frequentato il collega Lee Soo-hyuk e Jo In-seong. Nel giugno del 2016, scoppia la sua scandalosa relazione con il regista Hong Sang-Soo, che all'epoca era sposato. I due si erano conosciuti sul set di Right Now, Wrong Then e avevano cominciato a uscire insieme sempre più spesso, fino a essere paparazzati sulle riviste di gossip sudcoreane. Non potendo più nascondere la sua liason con l'attrice, il regista ha scelto di divorziare e, da allora, è il suo compagno.

Ultimi film

Drammatico, (Corea del sud - 2018), 66 min.

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