L'Olocausto ha lasciato un segno nel corpo e nell'animo dei Rom e dei Sinti sopravvissuti. Ma volti e storie esprimono una straordinaria vitalità. Espandi ▽
Poco si sa circa la tragedia dei rom e sinti durante la seconda guerra mondiale. Sono stati uccisi a decine, centinaia e migliaia, nei campi di concentramento, ai bordi delle fosse comuni e sui bordi delle strade, nel silenzio. Per anni sono esistiti ed esistono ancora ai margini della società. Sono sopravvissuti e mantengono la memoria e le cicatrici come prova. In un mondo dove il fasciscmo si sta diffondendo ancora una volta, sono gli ultimi testimoni viventi dell'Olocausto. Esistono con un buco in testa, un'impronta del passato. Recensione ❯
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Il percorso dei pugili Reginaldo Holyfield e Luciano Todo Duro, che trovarono nella boxe un mezzo per fuggire dalla miseria diventando due dei più grandi idoli dello sport nordestino. La loro rivalità mise sul piede di guerra la Bahia e il Pernambuco degli anni '90. Dopo 20 anni di scontri e a più di 50 anni di età, i due nemici decidono di affrontarsi per l'ultima volta. Recensione ❯
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Robert Lachmann era un etnomusicologo ebreo-tedesco. Nel 1930, il suo programma radiofonico "Musica Orientale" esplorava le tradizioni musicali della regione palestinese e comprendeva regolari esibizioni live di musicisti provenienti da diversi gruppi etnici e religiosi.
Ispirata dagli studi di Lachmann, la regista israelo-palestinese Jumana Manna, viaggia attraverso Israele e nei territori palestinesi di oggi con le registrazioni del programma. Che cosa significano queste canzoni se suonate da Samaritani, beduini, marocchini, curdi, o ebrei yemeniti?
Quando il fascino per la storia incontra i suoni del ribab, il saz, oud, il Darbuka e barattoli di latta, la diversità culturale emerge per sovvertire la distinzione tra "arabo" e "ebraico". Non ci sono confini nazionali qui, solo cucine diverse in cui le persone fanno musica insieme - con i loro ospiti, durante la cottura, mentre qualcuno fa il caffè. Recensione ❯
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Con una popolazione stimata di 4.000.000, il Libano vanta circa 200.000 lavoratori domestici stranieri, assunti nell'ambito di un sistema di piena custodia che li priva dei diritti fondamentali. Attuato a partire dal l'inizio della guerra civile (1975), questo sistema è preso in prestito da altre realtà simili nei paesi del Golfo. Esso si basa su una transazione in cui il lavoratore non sta fornendo un servizio, ma è piuttosto mercificato come un prodotto, con le agenzie specializzate chiamate ad organizzare la loro importazione in condizioni non dissimili da quelli di un moderno sistema di schiavitù. Il regista Maher Abi Samra filma l'interno degli uffici dell'agenzia El Raed con la piena complicità del suo proprietario Zein. Con diligenza, senza dare nell'occhio, osserva e indaga come le componenti di questo rigido sistema statale annullino metodicamente i diritti dei datori di lavoro, l'abilità dell'agente di commercio e l'oggettivazione di uomini e donne ridotti quasi ad uno stato di schiavitù. Recensione ❯
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Mentre va in cerca della rara balena blu, il giornalista Craig Leeson scopre montagne di plastica in quello che dovrebbe essere un oceano limpido.
Dopo anni di ricerche, viaggi e riprese, è uscito nelle sale cinematografiche del mondo il film documentario sulla plastica che inquina gli oceani "A Plastic Ocean", prodotto dalla rete internazionale di fondazioni "Plastic Oceans": nel lavoro, che racconta gli studi scientifici sull'inquinamento degli oceani portati avanti da ricercatori dei cinque continenti, una parte è dedicata al progetto "Plastc Busters" dell'Università di Siena. Recensione ❯
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Lou Castel si apre a un lungo flusso di (in)coscienza sul suo ruolo di attore e al tempo stesso di militante politico. Espandi ▽
La parabola artistica ed esistenziale dell'artista di origini svedesi Lou Castel. Un vissuto «intrappolato» tra due personaggi diretti da Marco Bellocchio: l'Alessandro di I pugni in tasca (1965) e il Giovanni di Gli occhi, la bocca (1982). Attraversando una Roma sospesa tra archeologia postindustriale e relitti pasoliniani, Castel si apre a un lungo flusso di (in)coscienza sul suo ruolo di attore e al tempo stesso di militante politico, in un generoso atto d'amore verso ciò che resta del suo mestiere oggi. Recensione ❯
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Misha è affetto da fibrosi cistica, una malattia incurabile. Ha nove anni quando si rende necessario un trapianto di fegato. Una profonda consapevolezza di sé, delle grandi questioni della vita ed una candida visione del mondo lo hanno accompagnato nelle lunghe degenze negli ospedali di tutta Europa. Il padre di Misha, regista di questo intimo, emozionante lavoro, filma il tempo e lo spazio di una testimonianza che incanta, durante i mesi che precedono e che seguono il trapianto. Recensione ❯
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Uno sguardo interiore al progetto di Christopher Kirkley "Sahel Sounds", che è iniziato come un blog per diffondere le registrazioni sul campo, si è evoluto in un'etichetta discografica e ora serve da piattaforma per esplorare le arti e la musica della regione del Sahel attraverso il lavoro etnografico non tradizionale. Non un ritratto rigoroso, né un documentario musicale in senso stretto, il film offre una panoramica musicale degli artisti attuali dal Niger. Recensione ❯
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Un'intensa ricognizione poetica per disegnare un suggestivo "paesaggio interiore", quello della regista, che ci conduce a visitare Lika, la terra che fu dei suoi antenati e che sarà dei suoi discendenti. Espandi ▽
Lika è un campo coperto di erba; è un alveare pieno di miele; è montagna, lago, aria, vento, albero, fiore. D'inverno, è un campo coperto di neve. Un'intensa ricognizione poetica per disegnare un suggestivo "paesaggio interiore", quello della regista, che ci conduce a visitare Lika, la terra che fu dei suoi antenati e che sarà dei suoi discendenti. Un paesaggio magico e speciale, perché non risiede nel Regno del Reale, ma in quello, incontaminato e incorruttibile, dell'anima. Un film che guarisce le ferite interiori, perché fatto da chi l'anima ebbe ferita. Recensione ❯
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La vita nella città del Giappone famosa per le uccisioni delle balene. Espandi ▽
La telecamera scava nelle vite dei balenieri locali, attivisti globali e un giornalista americano nella "città delle uccisioni di balene e delfini" di Taiji, in Giappone, rivelando che non tutto è bianco e nero come sembra. Recensione ❯
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In una Roma decaduta Mauro Bonanni si affaccia alla vecchiaia con profondo disagio esistenziale. Espandi ▽
In una Roma decaduta, dove la nevrosi dei tempi moderni si esprime attraverso un umorismo cinico e volgare, Mauro Bonanni si affaccia alla vecchiaia con profondo disagio esistenziale. Come tanti, lamenta l'invasione di extracomunitari, ma il suo razzismo, di vita più che ideologico, si rivela contraddittorio. Mauro, infatti, è così attratto da quelle terre lontane da partire improvvisamente per Cotonou, nel Benin, dove anni addietro ha condiviso un viaggio con un dipendente beninese. Recensione ❯
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Dopo il crollo finanziario del 2008 l'Abacus è stata accusata di frodi sul mutuo. Il processo è durato cinque anni. Espandi ▽
La famiglia Sung, originaria della Cina e proprietaria dell'Abacus Federal Savings di Chinatown, è accusata di truffa sui mutui dal procuratore distrettuale di Manhattan, Cyrus R. Vance. In questo modo l'Abacus diventa l'unica banca degli Stati Uniti ad affrontare le accuse penali dopo la crisi finanziaria del 2008. Il processo durerà cinque anni. Recensione ❯
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Un film intimo e lucido sull'ostracismo burocratico che incontrano le donne costrette ad abortire Espandi ▽
Nel 1973, la Corte Suprema ha sancito il diritto di ogni donna ad abortire. Dal 2011, più della metà degli stati della nazione hanno significativamente limitato l'accesso ad aborti. Nel 2016, l'aborto rimane una delle questioni più discusse in America, in particolare nel Missouri, dove ogni anno il diritto recede dietro sempre più numerose restrizioni. Tracy Droz Tragos getta nuova luce sulla controversia, con una particolare attenzione non sul dibattito, ma piuttosto sulle donne che per un motivo o per un altro sono costrette ad abortire. Il film tratteggi il profilo più intimo di queste donne attraverso le loro storie personali, che prendono vita brillantemente attraverso l'approccio dolce e rispettoso della macchina da presa. Recensione ❯
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Ghostheads è un documentario che esplora il lato estremo del fenomeno fandom del film Ghostbusters. Lo spettatore è invitato a unirsi al viaggio in cui ogni Ghosthead è unico, ogni Franchising è singolare e ogni cultura pop si fonde con le altre per creare un'enorme comunità di adepti. Recensione ❯
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Un'opera che nasce da un bisogno profondo e fonde tre modalità di sguardo, tutte e tre appassionate. Documentario, Italia2016. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un percorso nel cuore del cinema italiano attraverso più di cento film ai quali Carlo di Palma ha collaborato. Espandi ▽
Il film-documentario non è solo il racconto della vita artistica di Carlo di Palma, ma é un vero e proprio percorso all'interno del cinema italiano attraverso più di cento film ai quali ha collaborato: dal neorealismo di Visconti, De Sica, Rossellini alla commedia all'italiana di Monicelli, Scola, Germi, ai capolavori che hanno segnato la storia della cinematografia mondiale come Deserto Rosso e Blow Up, alla lunga collaborazione con Woody Allen. Recensione ❯
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