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Il documentario si concentra sul cinema poliziesco e sociale dove prendono spunto le tematiche di quel periodo duro e violento. Il percorso storico ha come inizio nella Strage di Piazza Fontana e prosegue fino alla morte di Pasolini e la Strage del Circeo. Si analizza l'ispirazione di tutto il cinema d'azione da questi fatti di cronaca e riportati sul grande schermo. Testimonianza di persone che hanno vissuto quei momenti, docenti di storia, agenti di polizia e di cineasti che ne hanno testimoniato la loro drammaticità. Recensione ❯
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Lota e Tigist, due ragazze che vivono in paesi molto diversi come Bangladesh e Etiopia sono unite dallo stesso difficile viaggio. Entrambe provengono da villaggi in zone rurali e hanno vissuto povertà o abusi. L'unica possibilità per loro è la fuga verso inquietanti megalopoli, Dacca e Addis Abeba. Un viaggio parallelo in cui entrambe incontrano i loro destini e le loro speranze. Nonostante la dura realtà delle loro vite Lota e Tigist hanno una grande forza interiore, grande dignità e speranza nel futuro. Sono fuggite dalla povertà dei loro villaggi e si sono ritrovate in condizioni perfino peggiori ma, nonostante tutto, non smettono di lottare per una vita che, forse domani, sarà migliore. Recensione ❯
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Un documentario che racconta la storia di sei persone nate e cresciute intorno all'Arno. Espandi ▽
55 minuti per raccontare la storia di sei personaggi nati e cresciuti intorno al corso d'acqua, ripercorrendo il fiume attraverso le voci di chi lo conosce, in un itinerario che ricostruisce la toscanità, in tutti i suoi risvolti culturali, naturalistici e di tradizione popolare. Recensione ❯
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La storia di un particolare contributo alla produzione cinematografica, che alterna spezzoni di film realizzati con quel meccanismo e interviste agli addetti ai lavori. Espandi ▽
L'Articolo 28 è stato un finanziamento dello Stato a favore del cinema italiano d'autore, riservato in particolar modo alle opere prime e seconde. Questo documentario intende ripercorrere la storia di quel particolare contributo alla produzione, alternando spezzoni di film realizzati con quel meccanismo e interviste agli addetti ai lavori, che in qualche modo ne sono stati testimoni o protagonisti diretti. Nonostante pettegolezzi, polemiche e presunti scandali, l'Articolo 28 ha consentito la realizzazione di molte pellicole valide, alcune anche di successo al botteghino, lanciando attori e registi oggi di primaria importanza. Recensione ❯
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L'esplorazione del ruolo chiave di Commodore nella progettazione del futuro in cui viviamo. Espandi ▽
Quando Jack Tramiel ha inventato Commodore negli anni '70, ha immaginato l'utilizzo dei computer per le masse e non solo per le classi agiate. Spingendo la rivoluzione della tecnologia del PC e combattendo giganti come Apple e IBM, Commodore è diventato un nome familiare cambiando il modo in cui interagire, creare e giocare con i computer. Dall'avvento dei giochi innovativi Atari e Tetris all'evoluzione del design tecnologico contemporaneo, 8-Bit Generation si immerge nella storia del computer per utilizzo casalingo. Recensione ❯
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Ai piedi delle Alpi, in due paesini, ricomincia un nuovo anno scolastico e per la comunità di cinesi c'è una novità: un laboratorio teatrale dedicato a loro. Espandi ▽
Barge e Bagnolo sono due piccoli comuni ai piedi delle Alpi, in cui da secoli l'attività principale è l'estrazione della pietra e in cui, dalla fine degli anni Novanta, è presente la seconda comunità cinese d'Europa. È qui che per i ragazzi cinesi inizia un altro anno scolastico, con la stessa incertezza rispetto al futuro, ma con una novità: un laboratorio teatrale ideato e realizzato per loro. Recensione ❯
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Il racconto delle giornate del 25 e 26 giugno 1965 in cui i Beatles arrivarono a genova, girovagarono nella notte, indisturbati, per la città e tennero due concerti presso il Palazzo dello Sport. Foto, filmati inediti, testimonianze e ricordi di oltre 30 ragazzini che parteciparono a quello storico concerto. Recensione ❯
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Lou Castel si apre a un lungo flusso di (in)coscienza sul suo ruolo di attore e al tempo stesso di militante politico. Espandi ▽
La parabola artistica ed esistenziale dell'artista di origini svedesi Lou Castel. Un vissuto «intrappolato» tra due personaggi diretti da Marco Bellocchio: l'Alessandro di I pugni in tasca (1965) e il Giovanni di Gli occhi, la bocca (1982). Attraversando una Roma sospesa tra archeologia postindustriale e relitti pasoliniani, Castel si apre a un lungo flusso di (in)coscienza sul suo ruolo di attore e al tempo stesso di militante politico, in un generoso atto d'amore verso ciò che resta del suo mestiere oggi. Recensione ❯
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Misha è affetto da fibrosi cistica, una malattia incurabile. Ha nove anni quando si rende necessario un trapianto di fegato. Una profonda consapevolezza di sé, delle grandi questioni della vita ed una candida visione del mondo lo hanno accompagnato nelle lunghe degenze negli ospedali di tutta Europa. Il padre di Misha, regista di questo intimo, emozionante lavoro, filma il tempo e lo spazio di una testimonianza che incanta, durante i mesi che precedono e che seguono il trapianto. Recensione ❯
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In una Roma decaduta Mauro Bonanni si affaccia alla vecchiaia con profondo disagio esistenziale. Espandi ▽
In una Roma decaduta, dove la nevrosi dei tempi moderni si esprime attraverso un umorismo cinico e volgare, Mauro Bonanni si affaccia alla vecchiaia con profondo disagio esistenziale. Come tanti, lamenta l'invasione di extracomunitari, ma il suo razzismo, di vita più che ideologico, si rivela contraddittorio. Mauro, infatti, è così attratto da quelle terre lontane da partire improvvisamente per Cotonou, nel Benin, dove anni addietro ha condiviso un viaggio con un dipendente beninese. Recensione ❯
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Un'opera che nasce da un bisogno profondo e fonde tre modalità di sguardo, tutte e tre appassionate. Documentario, Italia2016. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un percorso nel cuore del cinema italiano attraverso più di cento film ai quali Carlo di Palma ha collaborato. Espandi ▽
Il film-documentario non è solo il racconto della vita artistica di Carlo di Palma, ma é un vero e proprio percorso all'interno del cinema italiano attraverso più di cento film ai quali ha collaborato: dal neorealismo di Visconti, De Sica, Rossellini alla commedia all'italiana di Monicelli, Scola, Germi, ai capolavori che hanno segnato la storia della cinematografia mondiale come Deserto Rosso e Blow Up, alla lunga collaborazione con Woody Allen. Recensione ❯
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Il film, basato sul tessuto di molteplici testimonianze di amici e conoscenti di Mama Casset, è dedicato alla figura e all'opera del fotografo senegalese (Saint Louis 1908 - Dakar 1992), della generazione che ha dato vita negli anni '50 alla grande stagione del ritratto fotografico di studio in Africa Occidentale. Nel 1943 apre il suo studio African Photo nella Medina di Dakar, che in breve tempo diventa uno degli studi più alla moda della città. I ritratti di Mama Casset, opere d'arte raffinate ed eleganti, richiamano clienti dalle classi popolari, dalla borghesia e personalità del mondo politico e religioso. Interprete del suo tempo, Mama Casset restituisce con le sue immagini la società di un'epoca, la moda, le acconciature, la vita e l'atmosfera della Dakar tra gli anni '50 e '70. La storia di uno dei primi fotografi senegalesi si intreccia così alle grandi trasformazioni politiche, sociali e culturali che portarono nel 1960 all'indipendenza del Senegal. ... Recensione ❯
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Torini, piccole grandi comunità di senzatetto vivono tra disagio e difficoltà, e la loro vita è tutt'altro che quella vista nei film. Espandi ▽
Ci siamo "noi", al di qua. E in un invisibile aldilà vivono "loro", i senzatetto, una società parallela sempre più numerosa e priva di diritti, ma, spesso, ricca di umanità. Il regista Corrado Franco ci porta nella quotidianità dei senzatetto torinesi, che in questi film interpretano se stessi mettendo in scena una vita più accidentata, intensa e drammatica di qualsiasi fiction, e un'emergenza sociale che la crisi degli ultimi anni ha ulteriormente acuito. Un lavoro scabro e indimenticabile il cui fulcro narrativo risplende in una scena da brivido: la marcia dei senzatetto verso l'ospedale dove dare l'estremo saluto a uno di loro: un'immagine che richiama, non per caso, il "Quarto Stato" di Pellizza da Volpedo. Recensione ❯
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