In occasione dell'uscita del sequel con Emily Blunt, disponibile ora su TIMVISION il film che ha appassionato intere generazioni.
di Pino Farinotti
Pamela Travers Lyndon (1899-1996) scrittrice australiana senza grandi ambizioni, non avrebbe mai immaginato, scrivendo "Mary Poppins" nel 1934, per dare un po' di serenità alle sorelle depresse, che sarebbe diventata un'eroina dello spettacolo e della formazione. Certo con un alleato formidabile, tale Walt Disney, che nel 1963 si mise in testa di fare un film su quel libro e dovette letteralmente rincorre, assediare l'originale signora che non voleva saperne di concedere la sua opera a una disciplina come il cinema, che considerava minore.
Il corteggiamento di Disney è raccontato nel film Saving Mr. Banks diretto da John Lee Hancock nel 2013, con Emma Thompson e Tom Hanks. Disney dichiarò sempre che mai aveva così fortemente voluto un progetto come quello e che mai aveva fatto tanta fatica a ottenerlo.
La storia insegna che c'era una ragione per questa insistenza, perché Mary Poppins divenne un fenomeno, un unicum, perché non esiste in tutta la storia del cinema un'opera che contenga tanti valori, fondamentali, efficaci, di formazione, con un altro valore, il più forte, la trasversalità: Mary Poppins funziona per tutti, figli genitori e nonni.
Per ottenere qualcosa del genere occorreva mettere in campo le funzioni dello spettacolo al più alto livello: la storia, gli attori, il racconto, la musica, e quel quanto indefinibile che hanno certe opere. Mary Poppins aveva tutto. Supercalifragilistichespiralidoso è un sortilegio che tutti ci portiamo dietro da quel 1964, inserito nella memoria e nel recondito, qualcosa di buono e garante.
Mary Poppins (Julie Andrews) arriva come governate, siamo nel 1910, dai Banks, famiglia esemplare londinese, che poi così esemplare non sarebbe, se la magica Mary non dovesse intervenire su ciascuno dei componenti, che sono Jane e Michael, due bambini troppo vivaci, la signora Banks, vivace e attiva, suffragetta della prima ora, il signor Banks, il modello di padre perfetto ma senza fantasia.
A Mary si accompagna Bert, lo spazzacamino artista che racconta e canta e disegnando figure col gesso. C'è Mr Davers, banchiere tetragono e autoritario, capace solo di intendere le sterline. Alla fine, grazie a Mary, giocherà con gli aquiloni. Mary Poppins è eterne. Un ulteriore elemento di eternità gli deriverà dal suo "ritorno", con Emily Blunt, la nuova Mary.