Il film affronta il tema del doping. Espandi ▽
Renzo Carbonera, dopo l'interessante ed originale
Resina, torna ad analizzare le reazioni di un microcosmo di montagna nel momento in cui viene messo a confronto con una realtà che va oltre le nuvole che spesso lo avvolgono. Libero De Rienzo, nell'ultimo ruolo da coprotagonista, riesce a rendere fisica la frustrazione e il bisogno di rivalsa di un uomo che ha smesso da tempo di vedere lo sport come una competizione pulita. Carlotta Antonelli, per parte sua, con un'andatura doverosamente oscillante da marciatrice, finisce con il rappresentare quasi simbolicamente lo stato d'animo di Maria. Carbonera, con questa storia in cui ad ogni passo di marcia in avanti se ne fanno cento indietro sul piano del concetto di sportività, ci ammonisce ricordandoci, a poca distanza di tempo dalle Olimpiadi di Tokyo, che la mala pianta del doping va estirpata innanzitutto come atteggiamento che coinvolge gli atleti in formazione.