8a edizione della Festa del Cinema di Roma, il programma dei 28 film genere documentario. Roma - 8/17 novembre 2013. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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La cronaca di un amore come tutti gli altri, l'affresco privato di una famiglia solo apparentemente non convenzionale. Documentario, Italia2013. Durata 70 Minuti.
Un matrimonio che si svolge a Roma, con due abiti da sposa. Espandi ▽
Meccanico romano con la passione per le gare di rally, Pino sente ad un tratto il bisogno di vestirsi da donna e di prendere gli ormoni. Con il nome di Beatrice continua a vivere più o meno come prima almeno fino all'incontro con Marianna, badante rumena dell'anziana madre, di cui si innamora al primo sguardo. Entrambe vestite da sposa, riescono a far celebrare il loro matrimonio presso il comune di Nemi. Insieme all'affiatatissima coppia, in una casa di campagna, abitano anche la madre di Beatrice e Davide, il figlio di Marianna. Recensione ❯
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Documentario che scavalca la cronaca giornalistica per privilegiare l'approccio empirico nella storia dell'ultima minatrice italiana. Documentario, Italia2013. Durata 72 Minuti.
Una miniera a rischio chiusura, un universo parallelo da scoprire, un nuovo punto di vista, orgogliosamente femminile, sul mondo sotterraneo. Espandi ▽
Dal Profondo ribalta le prospettive mostrando come 500 metri sotto il livello del mare si nasconda la vita. Una lunga notte senza fine, senza stagioni, senza tempo. Un lavoro secolare che è orgoglio, maledizione. Chilometri di gallerie. Buio. Uomini neri. Una donna. Patrizia, unica minatrice in Italia dialoga con un padre morto, un ricordo mai sepolto. 150 minatori, gli ultimi, pronti a dare guerra al mondo "di sopra" per scongiurare una chiusura ormai imminente. Un'esperienza unica per chi ha filmato, per chi guarderà, per chi quel mondo "capovolto" l'ha costruito. Il tutto al ritmo di una preghiera che ai morti è dedicata, ai vivi chiede ascolto: "De profundis, clamavi ad te, O Domine...". Recensione ❯
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Un viaggio inedito, attraverso le ragioni dei pastori e la loro realtà quotidiana, alla ricerca delle origini della protesta. Espandi ▽
"Testa o croce" che diventa "Capo e Croce". Un gioco d'azzardo che i pastori giocano ogni volta che fanno investimenti per migliorare la propria condizione, che accettano i termini di una nuova politica europea, o decidono di non adeguarvisi. Un gioco di luci ed ombre che li vede protagonisti di un'immagine "folcloristicamente autentica della Sardegna" e allo stesso tempo discriminati come ribelli, simbolo di candore bucolico e allo stesso tempo di rozzezza e ignoranza, nonostante abbiano cresciuto, scaldato e mandato a studiare un popolo intero. Nel giugno del 2010 migliaia di pastori provenienti da ogni parte della Sardegna si riuniscono nel Movimento Pastori Sardi per dar luogo a una protesta clamorosa. Durante una lunga estate i pastori invadono porti, aeroporti, strade, inondano le vie del capoluogo Cagliari, occupano il palazzo del Consiglio Regionale per cercare di ottenere dignità e un giusto prezzo per il loro prodotto principale: il latte. Recensione ❯
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Il Parco Saraceno è situato all'interno del Villaggio Coppola a Castel Volturno, a 20 Km da Napoli e 30 da Caserta. Espandi ▽
Il racconto realistico di un periferia italiana e dei suoi surreali abitanti, la comunità abusiva del Parco Saraceno. Come rinchiusi in un luogo infinitamente degradato e senza tempo, da almeno dieci anni, gli abitanti abusivi del Parco vivono la propria vita tra miserie e illegalità, sospesi tra violenze quotidiane e il sogno di una vita normale. Ma il destino del Parco Saraceno è segnato. Nell'arco di qualche anno verrà abbattuto per far posto ad un enorme porto turistico, simbolo del rilancio del territorio. Come un ritratto corale e grottesco composto dai volti e dalle parole degli abitanti, il film segue le vicende e l'umanità di questa comunità estrema e dimenticata che non ha altro posto dove vivere se non questo piccolo luogo abusivo del sud Italia. Recensione ❯
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Una stravagante storia delle ferie estive degli italiani. Espandi ▽
Dall'incontro con le immagini dell'Archivio Nazionale dei Film di Famiglia - Home Movies e la penna di Ermanno Cavazzoni, scrittore e sceneggiatore tra le altre cose dell'ultimo film di Federico Fellini (La voce della luna), nasce questa stravagante storia delle ferie estive degli italiani. Giocando sul fraintendimento, l'errore e l'ovvietà, Cavazzoni racconta un secolo di vacanze al mare attraverso la lente straniata del reperto, riuscendo a offrirci un ritratto dell'umanità balneare comico e irresistibile. Lamberto Borsetti firma il montaggio del documentario. Recensione ❯
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Un anziano scultore vaga nel cimitero di Hope, interrogando le tombe dei lavoratori della pietra che a cavallo tra Ottocento e Novecento partendo da Carrara e da mezza Europa giunsero a Barre, nel Vermont, dove si aprivano le più grandi cave di granito del mondo. Un viaggio metafisico nel presente della provincia americana, in cui i vivi prestano voce e corpo ai fantasmi dei loro avi. Un affresco sorprendente che ritrae l'epopea tragica di un'intera comunità impegnata nella perenne e titanica lotta contro la pietra, tra drammatiche battaglie sociali e morti bianche, tra lo splendore dell'arte scultorea e l'utopia anarchica, tra speranza e tragedia. Recensione ❯
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Fausto delle Chiaie è già stato protagonista di altri documentari. Espandi ▽
Il film racconta le bizzarrie artistiche di Fausto delle Chiaie, o meglio la sua filosofia creativa. L'artista, nato nel 1944, si è formato seguendo gli influssi della pop art, dell'arte povera e dell'informale. Le sue creazione sono mostrate al pubblico in spazi non dedicati, all'aperto e per le strade e lasciate lì: l'artista si allontana e rende i passanti stessi custodi dell'opera. La sua arte riguarda la "robaccia", "spazzatura" e le sue azioni sono basate sul concetto di "infra-azione", cioè l'azione attraverso cui l'artista colloca e dona le proprie opere alla comunità. Recensione ❯
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Il documentario e` il racconto dei giorni che vanno dal 31 ottobre 1993, data della morte di Fellini, fino al momento dell'ultimo saluto, tre giorni dopo, attraverso i ricordi dei tanti amici e colleghi del regista scomparso, l'unico italiano ad aver ricevuto 5 premi Oscar. Al termine della camera ardente nel "suo" Teatro 5 a Cinecitta`, affollato da oltre 100mila persone, i funerali di Federico Fellini vennero celebrati il 3 novembre, in forma solenne, dal cardinale Achille Silvestrini, nella basilica di Santa Maria degli Angeli di Roma. Tre giorni che, sotto gli occhi delle tv di tutto il mondo, si trasformarono subito nel primo grande evento mediatico incentrato sulla scomparsa di un uomo di cinema. Recensione ❯
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Un viaggio fatto di storie di vita, dure e drammatiche, ma anche di tanti sogni, che ci presenta l'Italia di ieri (e forse di oggi) da un punto di vista inedito. Espandi ▽
2 giugno 2013. Roma all'alba, una città che si sveglia lentamente. Nel pomeriggio, sul marciapiede che corre lungo la strada principale che separa la residenza del Presidente dalla città, una lunga fila di persone è in attesa che si aprano le porte dei giardini del Quirinale, un appuntamento ormai consolidato per festeggiare il giorno della Repubblica. Lungo i viali della residenza del Capo dello Stato, tre uomini stanno seguendo una guida che racconta la storia dei giardini. Chi sono questi tre signori? Per scoprirlo dobbiamo fare un passo indietro. È il 1969. Da Tortoreto, un piccolo paese dell'Abruzzo, tre ragazzini, sulla scia dell'euforia collettiva scatenata dallo sbarco sulla Luna degli americani, scrivono e firmano una lettera al Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat, chiedendo che li aiuti ad andare su Marte. Recensione ❯
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Dopo una crisi lavorativa, Riccardo tornò sugli schermi grazie a Federico, ne I vitelloni. Espandi ▽
Il documentario parla di Riccardo, fratello del celebre cineasta: un personaggio sconosciuto ai più con una storia travagliata che in più momenti si è intrecciata con quella di Federico. Una storia riscoperta casualmente dai due registi, che si sono avvicinati ad un uomo destinato a perdere nel confronto con il fratello, ma comunque capace di abitare i suoi incubi e di infiltrarsi nelle sue fragilità. Arrivato a Roma per diventare cantante, Riccardo diventerà attore, tra gli altri, anche per suo fratello. Il suo esordio alla regia darà inizio alla rottura tra i due fratelli. Recensione ❯
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Un film capace di cogliere l'entusiasmo di una difficile avventura agli inizi. Documentario, Francia2014. Durata 89 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La regista segue gli sforzi di alcuni ragazzi stranieri per apprendere la nuova lingua durante il corso dell'anno scolastico. Espandi ▽
Sono tutti appena arrivati in Francia. Possono essere Irlandesi, Serbi, Brasiliani, Tunisini, Cinesi o Senegalesi. Questi giovani tra gli 11 ed i 15 anni si ritrovano insieme nella stessa classe in una scuola media parigina per imparare il francese. La regista Julie Bertuccelli segue i loro sforzi per apprendere la nuova lingua durante il corso dell'anno scolastico. In questa arena multiculturale, vediamo l'innocenza, l'entusiasmo ed i tumulti interiori di questi adolescenti, colti nel pieno del principio di una nuova vita. Questa visione sfida le idee preconcette a proposito della scuola, della religione e dell'integrazione e manda un messaggio pieno di speranza. Recensione ❯
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Sensibile documentario, sospeso sui confini dove convergono due civiltà, che si interroga sulla relazione tra corpo sociale e corpo fisico. Documentario, Gran Bretagna, Messico2013. Durata 84 Minuti.
Un documentario che approfondisce l'enigma racchiuso dietro a un corpo senza nome e un tatuaggio inspiegabile. Espandi ▽
Nel deserto di Sonora il sole brucia la terra e la vita di un uomo, rinvenuto dalla Polizia di Frontiera dell'Arizona. Morto solo e a un passo dal sogno americano, l'uomo non ha documenti, nome e identità. Povero corpo in decomposizione su cui indaga, dall'altra parte del confine, un team di antropologi forensi, interrogando le tracce fisiche superstiti e leggibili. L'informazione più preziosa è un tatuaggio inciso sul petto, un nome esibito come un dono: Dayani Cristal. Recensione ❯
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Stefano Liberti ed Enrico Parenti narrano la vita nel campo ROM più grande d'Europa, in Via Salone a Roma. Espandi ▽
Miriana aspetta due gemelle e una casa decente in cui far crescere i suoi quattro figli. Remi ripara le auto che i clienti portano a questo meccanico abile ed economico (anche perché lavora in nero) ma senza un'officina. Giuseppe prende il camioncino ogni mattina e va a cercare pezzi di ferro, in una forma originale di riciclaggio che procura alla sua famiglia (è il marito di Miriana) il minimo indispensabile per vivere. Brenda ha diciotto anni e ha già abbandonato il sogno di diventare dottoressa. Sasha, Diego, Marta, Cruis frequentano le scuole elementari arrivando regolarmente in ritardo, e prendendosi i rimproveri delle maestre. Recensione ❯
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