Festival internazionale del cinema di Berlino 2016 forum
66° Festival internazionale del cinema di Berlino, il programma dei 60 filmforum. Berlino - 11/21 febbraio 2016. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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Un cast di elevata qualità al servizio di una riflessione sull'importanza della memoria. Commedia drammatica, Romania, Polonia, Francia2016. Durata 85 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Lo scontro generazionale di un padre costretto a confrontarsi con i figli ormai adulti. Espandi ▽
Seduto a tavola con i suoi quattro figli adulti e i loro partner, il vedovo Victor ha il ruolo di patriarca della famiglia. Tiene conversazioni sulla fisica e il vino, fin quando suo figlio Cosma lo affronta domandando come mai il suo nome è presente in alcuni documenti storici di denuncia nei confronti di donne che lottavano per il diritto all'aborto, vietato fino al 1989. Victor si difende sottolineando che egli è contro l'aborto e che i gemelli, Sasha e Romi, devono la loro stessa vita a questo fatto - la loro madre voleva abortire. Da quel momento si apre una crisi che avrà un'ulteriore svolta quando Sasha scoprirà di essere incinta di suo fratello. Recensione ❯
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Se dovessimo domandare a un gruppo di cinefili, che paese è attualmente il meno appropriato per un esilarante e davvero stravagante commedia romantica, probabile in cima alla lista spiccherebbe l'Arabia Saudita. Contro ogni pronostico, un film come Barakah yoqabil Barakah offre prove più che sufficienti per affermare il contrario. La storia di un umile funzionario comunale s'intreccia con la vita di una bellezza selvaggia, adottata da una famiglia abbiente. Il destino li unisce in un ambiente ostile ai corteggiamenti di ogni tipo, ma i due mostrano un ingegno incredibile nell'aggirare il sistema tradizionale col suo galateo e la sua polizia religiosa. Recensione ❯
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L'amore epistolare tra Ingeborg Bachmann e Paul Celan, entrambi importanti rappresentanti della poesia tedesca del dopoguerra Espandi ▽
Non è raro per un film raccontare una struggente storia d'amore. Eppure questo particolare lungometraggio è insolito, gli amanti qui sono Ingeborg Bachmann e Paul Celan, entrambi importanti rappresentanti della poesia tedesca del dopoguerra. La storia del rapporto tra l'austriaca e l'Ebreo di Czernowitz è raccontata attraverso la loro corrispondenza durata quasi 20 anni (1948-1967). O, più precisamente, una giovane donna e un giovane uomo leggono le loro lettere in uno studio di Funkhaus, a Vienna. Nelle loro parole sono palpabili il desiderio, le accuse, i dubbi, le espressioni di intimità e di alienazione, le notizie della separazioni e lunghi silenzi. Si sente la loro lotta per un amore impossibile racchiusa nell'uso magistrale del verbo. Recensione ❯
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Il documentario shock sui migranti che tentano di oltrepassare le barriere della frontiera spagnola nel nord del Marocco. Espandi ▽
Il Monte Gurugu affaccia sull'enclave spagnola di Melilla, sulla costa mediterranea settentrionale dell'Africa. L'Unione europea e l'Africa sono separati qui da un impianto di confine ad alta sicurezza, composto da tre recinzioni. I rifugiati, per lo più provenienti dalla regione sub-sahariana, vivono in un centro ai piedi del monte. Da qui sono in molti a tentare di attraversare la frontiera terrestre tra il Marocco e la Spagna. Uno di loro è Abou Bakar Sidibé, proveniente dal Mali, che in Les Sauteurs è sia il protagonista che uno dei registi. Dopo 14 mesi nel campo e numerosi tentativi falliti di battere il sistema di recinzione, Abou inizia le riprese concentrandosi sulla sua routine quotidiana, le sue perlurstrazioni della zona e le attese noiose tra un "salto" e l'altro. Le immagini che ne escono sono un documento imprescindibile per capire l'organizzazione sociale della comunità dei rifugiati, senza tralasciare quel velo di tristezza rappresentato dalla presunta Eldorado d'Europa. Recensione ❯
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Le immagini potrebbero essere prese da un film di fantascienza impostato sul pianeta Terra dopo che è diventato inabitabile. Edifici abbandonati, complessi residenziali, negozi, cinema, ospedali, uffici, scuole, una biblioteca, parchi di divertimento e prigioni. Luoghi e spazi bonificati dalla natura circostante, come un bar coperto di muschio di felci che cresce appunto tra le feci, un distributore di bevande analcoliche ora ricoperto di vegetazione, o carri armati nella foresta. Gli uccelli volano in cerchio intorno alla cupola di un reattore dismesso. Completamente privo di dialoghi, gli unici rumori percepiti sono i suoni di questa natura finalmente padrona di spazi che una volta appartenevano - o si credeva appartenessero - all'uomo. Tutti questi luoghi portano le tracce dell'esistenza umana a testimoniare una civiltà che ha portato avanti l'architettura, l'arte, l'industria dell'intrattenimento, le tecnologie, le ideologie, guerre e disastri ambientali, e che ha inevitabilmente finito per autodistruggersi. Nikolaus Geyrhalter mostra un panorama desolante post-apocalittico. Non ci sono persone nel suo film, eppure - come suggerisce il titolo - è chiaro come le immagini rappresentino il futuro dell'umanità. Recensione ❯
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Un ragazzo si ritrova nel futuro a combattere contro un gruppo di vampiri che vogliono togliere la luce dal mondo utilizzando una bomba alimentata dalla vita di una donna. Recensione ❯
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Per cominciare, la macchina da presa scivola sopra una città in miniatura fatta di Lego, mentre si sente canticchiare un bambino fuori campo. Poi vediamo una donna che racconta una fiaba al figlio.Più tardi, vedremo i genitori del piccolo parlare della loro separazione, già avvenuta, ma non ancora verbalizzata in tribunale. Nel mezzo, ci sono flashback del passato, dal tenero gesto di un padre che sfrega l'olio sul pancione della mamma, all'immagine del piccolo appena nato. I ricordi prendono forma dalle foto in bianco e nero, dando seguito ad una favola alla continua ricerca del padre scomparso quando il bambino era ancora molto piccolo. Recensione ❯
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Una donna ricerca la sua identità grazie ad una vacanza a Strasburgo dopo aver lasciato il suo lavoro. Espandi ▽
Ana, dopo la drastica decisione di lasciare il lavoro, decide di andare a far visita alla nonna a Strasburgo. La città di confine con l'Europa è la sua casa e le consente di vivere una spensierata estate. Può indossare vestiti attillati, i jeans corti e scarpe da ginnastica. Nel corso dell'estate, i pochi tratti visibili della sua identità si uniscono e si fondono per formare la personalità di una giovane donna già adulta, ma intenta a continuare la ricerca di quel che vorrebbe e potrebbe essere la sua vita. Recensione ❯
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Nella provincia ceca una manciata di persone si incontrano. Il loro incontro testimonia ribellione e speranze irrazionali, ma anche crudeltà. Espandi ▽
Da qualche parte in mezzo al nulla nelle province ceche, una manciata di persone si incontrano: una guardia carceraria paranoica, il suo vicino ipocondriaco e silenzioso, la moglie disperata di quest'ultimo, un gestore di discoteche innamorato e una spogliarellista che è una mamma single. Qui, la pace, la gioia e la speranza sono solo uno slogan su una maglietta. Anche se vivono su una strada di collegamento, la vita per i cinque personaggi di questo film non offre che un vicolo cieco. Eppure, colori più brillanti sono presto mescolati alla loro piatta esistenza monocromatica. Gli incontri tra i personaggi testimoniano ribellione e speranze irrazionali, così come crudeltà. La raffigurazione di questo ambiente si sposta tra il realistico e il bizzarro. Le molte carrellate e le lunghe strade conferiscono all'azione una nota quasi metaforica. Dove siamo davvero, e dove stiamo andando? Recensione ❯
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Miriam, accusata ingiustamente, torna a casa, e in un viaggio tra paese e memoria del carcere racconta crudeli realtà. Espandi ▽
Un gruppo di persone innocenti è accusato di traffico di esseri umani e per questo gettato in prigione. Le autorità annunciano che hanno inferto un duro colpo alla criminalità organizzata; il pubblico è rassicurato. "Pagadores" è il nome dato alle vittime innocenti di tali procedure in Messico. Nel suo secondo documentario, Tatiana Huezo racconta il viaggio di una giovane madre attraverso l'inferno: innocente, derubata della sua libertà, la donna si consegna a coloro per i quali sta pagando con la vita, in una prigione privata controllata dal Cartello del Golfo.
Tempestad è un road movie: 2000 chilometri in autobus da Matamoros a Cancun, attraverso un paese tetro e ventoso e la regista Tatiana Huezo in questo viaggio vi filtra con sensibilità i racconti delle due donne per comporre il quadro a tinte forti di un Paese vittima della criminalità e della corruzione elevate a sistema ineludibile. Recensione ❯
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Khalid è un regista. Più osserva i personaggi dei suoi lavori e più essi - insieme alla sua vita - sembrano svanire nel nulla. Espandi ▽
Khalid è un regista egiziano che sta tentando di girare un film sulla città in cui abita, Il Cairo. Siamo nel 2009 e il regime instaurato da Osni Mubarak inizia a mostrare le prime crepe dinanzi alle manifestazioni di piazza. Khalid ha il desiderio di mostrarne l'evolversi e, al contempo, si confronta con colleghi che stanno girando film su altre città. Intanto fa visita alla madre che è ospedalizzata, cerca un nuovo appartamento e si confronta con una storia d'amore che sta finendo. Recensione ❯
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Gérard Depardieu siede da solo al suo tavolo da pranzo parlando con il cane. Stanno impostando una battuta di caccia nel bosco ma una volta giunti tra gli alberi il cane scompare e il cacciatore si perde. Lo stesso bosco di sempre lentamente si trasforma in un luogo misterioso, pieno di strane creature.
Depardieu, fulcro fisico del curioso racconto, rende partecipi dei suoi sforzi mentre cerca maldestramente di trovare una via di fuga tra alberi e felci, quando improvvisamente la sua pistola e il suo telefono scompaiono ed è costretto, senza queste vestigia della civiltà, a mostrare il lato più animale del suo volto, man mano sempre più palpabile. Recensione ❯
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Un giovane in difficoltà con i suoi compagni di scuola, decide di partire alla ricerca del padre che non ha mai conosciuto. Espandi ▽
Estate a Parigi. Il quindicenne Vincent si rifiuta di partecipare alle torture dei suoi compagni sui ratti o alla vendita di sperma su Internet. Vive con la madre single, Marie, e vorrebbe scoprire chi è suo padre. Le sue indagini lo portano ad una famosa casa editrice dove conosce Giuseppe, figura che cambierà la sua vita in un lampo. Recensione ❯
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Un uomo in una veste bianca si trova in una piscina sorvegliata da uomini in occhiali da sole neri. Ricordano di guardie del corpo. Uno degli uomini entra in acqua e spinge l'uomo sotto la superficie, più e più volte: un battesimo, un rito di iniziazione o una tortura?
L'acqua diventa nera. Poco dopo, si vede l'uomo sparire tra gli alberi, due soldati della Zayovsky Squadron lo trascinano via. Questo film può essere ambientato nel passato, nel presente o nel futuro, i suoi personaggi sembrano essere al di fuori del tempo. Sono archetipi della mitologia russa e storie che incarnano i vari estremismi della loro patria. Una foresta nelle paludi offre loro il santuario in cui un messaggero, che conosce i percorsi labirintici, può comunicare con gli uomini: partigiani, cosmonauti e scienziati, l'importante è preparare un elisir d'immortalità. Recensione ❯
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Un omaggio all'action di Hong Kong e una rilettura della sua storia, in chiave criminosa, da parte di una nuova generazione di registi. Thriller, Spionaggio - Hong Kong, Cina2016. Durata 97 Minuti.
Hong Kong e le trasformazioni in seno alle triadi nel periodo che precede la consegna della Corona come Colonia Britannica alla Cina. Espandi ▽
Cheuk, Yip e Kwai sono tre criminali uniti da un destino invisibile nella Hong Kong che si appresta a ritornare in seno alla Cina. Per ragioni diverse sono costretti dal mutamento politico ad accettare nuovi compromessi, a riciclarsi in altri traffici o a camuffarsi nella legittimità. Cheuk sogna di unire i tre "Re dei Ladri" e fare fronte comune: apparentemente una follia, ma di fronte al nuovo scenario socio-politico l'ipotesi diventa sempre di più una prospettiva sensata. Recensione ❯
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