Ora che Arendelle e la sua famiglia vivono in armonia, Elsa non vorrebbe turbare la quiete, ma sente una voce che le promette risposte sulla sua identità. Per seguire questo richiamo, decide di attraversare la foresta incantata di cui le parlava il padre.
Dopo lunga attesa, è finalmente possibile tornare nel mondo magico delle creazioni di ghiaccio. Andando all'origine della magia e delle sue motivazioni, si è perso per strada il mistero, in favore di un racconto più prevedibile, ma non per questo meno emozionante e avventuroso. L'umorismo c'è ancora, ma la crescita dei protagonisti impone un tono più drammatico.
Tanto materiale, forse troppo, o non tutto adeguatamente sviluppato, ma certamente abbastanza per tenere i bambini a bocca aperta per tutto il tempo. Poi ricominceranno subito a cantare.