fabrizio friuli
|
venerdì 12 maggio 2023
|
non è un film eccezionale
|
|
|
|
Elsa, la regina di Arendelle, pur continuando ad adempiere adeguatamente al suo dovere di regina , ode un suono simile ad una voce melodiosa che la rende inquieta e inconsapevolmente, gli elementi vengono risvegliati e ciò mette in pericolo Arendelle e per salvare Arendelle, Elsa, Anna, Sven, Kristoff e Olaf si recano nel Nord per scoprire cosa sta succedendo ( seguendo il consiglio del Re dei Troll ) e nel corso della loro avventura, vengono scoperte le " forme fisiche " degli elementi ed anche che il legame con la natura è stato compromesso dalla costruzione di una diga, voluta dal crudele Runeard, il padre del loro stesso padre, che voleva contrastare i Northundri, un popolo connesso con la natura.
[+]
Elsa, la regina di Arendelle, pur continuando ad adempiere adeguatamente al suo dovere di regina , ode un suono simile ad una voce melodiosa che la rende inquieta e inconsapevolmente, gli elementi vengono risvegliati e ciò mette in pericolo Arendelle e per salvare Arendelle, Elsa, Anna, Sven, Kristoff e Olaf si recano nel Nord per scoprire cosa sta succedendo ( seguendo il consiglio del Re dei Troll ) e nel corso della loro avventura, vengono scoperte le " forme fisiche " degli elementi ed anche che il legame con la natura è stato compromesso dalla costruzione di una diga, voluta dal crudele Runeard, il padre del loro stesso padre, che voleva contrastare i Northundri, un popolo connesso con la natura.
Frozen 2 - Il segreto di Arendelle , essendo un seguito di un film della Disney , non è capace di reggere il confronto con il lungometraggio animato che lo ha preceduto, per via di parecchie componenti scomode presenti nel lungometraggio : Il generale di colore è la prima componente inopportuna del film , è non per il colore della sua pelle, ma il film si svolge nel Nord Europa e nel periodo storico in cui si svolge il film gli uomini di colore non vivevano nemmeno nell' Europa del Nord, un altro personaggio sbagliato del film è lo spirito del fuoco ( in questo film appaiono degli spiriti legati agli elementi della natura ) e lo spirito del fuoco in questo film appare come una salamandra o un geco celeste che , quando non è agitato , ha un aspetto adorabile, ed è palesemente basato su Pascal, il camaleonte che appare nel lungometraggio animato della Disney Rapunzel- L' intreccio della torre, invece lo spirito dell' aria viene rappresentato come una brezza invisibile che muove delle foglie ( ed ha senso ) , probabilmente sarebbe stato meglio rappresentare lo spirito del fuoco come un volatile capace di generare l' elemento stesso, e pur essendo basato sull' Araba Fenice, uno spirito con queste caratteristiche sarebbe stato più credibile ( a differenza della salamandra/geco celeste ). Un altro problema di questo film è l' inutile canzone di Kristoff e il personaggio del film cerca costantemente di fare la rende proposta alla sua amata Anna, riuscendoci solamente alla fine. Durante la loro avventura, i personaggi principali scoprono che il legame con la natura è stato compromesso a causa di un atto crudele, compiuto dal loro nonno , naturalmente, il film termina con il lieto fine : Il legame con la natura torna ad essere armonioso, Elsa , avendo scoperto di essere anche lei una sorta di spirito della natura, prende la decisione di diventare la protettrice della Foresta Incantata e vi risiede per garantire l' equilibrio degli elementi, ed Anna diventa la Regina di Arendelle.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a fabrizio friuli »
[ - ] lascia un commento a fabrizio friuli »
|
|
d'accordo? |
|
67user
|
martedì 1 febbraio 2022
|
una sola parola: stupendo!
|
|
|
|
Ricordo che il primo "Frozen, il regno di ghiaccio", la prima volta che l'ho visto non mi aveva convinto molto: la trama mi era sembrata troppo insolita e l'azione frenetica, nella parte finale, un pò troppo pesante; ho dovuto rivederlo più volte per apprezzarne fino in fondo le indubbie qualità.
L'impatto con questo secondo capitolo, forse anche perché ormai conoscevo la storia, gli scenari e i personaggi, ha avuto un impatto iniziale di ben altra portata: me ne sono subito innamorato! La storia, meno frenetica rispetto al primo capitolo, le stupende ambientazioni e gli affascinati personaggi (ora anche più curati nell'aspetto) ne fanno uno dei film di animazione più belli che il connubio Disney/Pixar abbia realizzato nel corso della sua storia: ti prende, ti affascina, ti coinvolge dall'inizio alla fine.
[+]
Ricordo che il primo "Frozen, il regno di ghiaccio", la prima volta che l'ho visto non mi aveva convinto molto: la trama mi era sembrata troppo insolita e l'azione frenetica, nella parte finale, un pò troppo pesante; ho dovuto rivederlo più volte per apprezzarne fino in fondo le indubbie qualità.
L'impatto con questo secondo capitolo, forse anche perché ormai conoscevo la storia, gli scenari e i personaggi, ha avuto un impatto iniziale di ben altra portata: me ne sono subito innamorato! La storia, meno frenetica rispetto al primo capitolo, le stupende ambientazioni e gli affascinati personaggi (ora anche più curati nell'aspetto) ne fanno uno dei film di animazione più belli che il connubio Disney/Pixar abbia realizzato nel corso della sua storia: ti prende, ti affascina, ti coinvolge dall'inizio alla fine... e quando si arriva alla fine, ti dispiace pure che la storia non continui oltre; c'è da sperare che prima o poi venga realizzato un Frozen 3, in quanto le avventure delle due coraggiose e affascinanti principesse di Arendelle e dei loro allegri amici non meritano di finire così: c'è ancora molto da raccontare di loro e del futuro del loro meraviglioso territorio (avendo visitato la Norvegia, so quanto quei luoghi siano realmente incantevoli).
Un film bellissimo, che merita di essere visto e rivisto in alta definizione, su un tv a grande schermo e con un adeguato impianto audio per poterne cogliere ogni minima sfumatura.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a 67user »
[ - ] lascia un commento a 67user »
|
|
d'accordo? |
|
kyotrix
|
giovedì 26 marzo 2020
|
musical noioso
|
|
|
|
I film disney stanno lentamente tornando alla mediocrità dei musical che ci ha perseguito per decenni.
Film per bambini, pessima trama, sentimenti ed emozioni che non attaccano, poco divertente, noioso.
Il trittico Ratatouille, Wall-E, UP, di oltre 10 anni fa, faceva ben sperare, ma temo fu solo un caso.
|
|
[+] lascia un commento a kyotrix »
[ - ] lascia un commento a kyotrix »
|
|
d'accordo? |
|
rudy_50
|
lunedì 30 dicembre 2019
|
tutto scombussolato
|
|
|
|
l'ho visto in formato 4DX, un trauma, sono stato quasi sempre in piedi, poltrone che si muovono vento acqua, per fortuna ero solo in sala.
[+] ma hai visto il film o il musical live?
(di 67user)
[ - ] ma hai visto il film o il musical live?
|
|
[+] lascia un commento a rudy_50 »
[ - ] lascia un commento a rudy_50 »
|
|
d'accordo? |
|
the importance of being not il brandani
|
domenica 29 dicembre 2019
|
frozen 2, quando il seguito ha ragione d’essere
|
|
|
|
È il caso di dirlo: è lecito rimpiangere che Frozen sia diviso in due capitoli quando la compiutezza data da questo seguito potrebbe sei anni addietro dare vita in un'opera unica, Frozen del 2013, a un riferimento per lo stesso Tangled (per noi peninsulari Rapunzel) di cui era incaricato di seguire i buoni spunti di rinnovamento della formula degli Studios di Burbank. Il secondo capitolo non convincerà parecchie persone, non soltanto tra i già affermati denigratori di casa Disney che per partito preso non percepiranno validi elementi, ma addirittura tra i più accaniti difensori della forma "classica" che non apprezzeranno alcunché sia fuor di quella, l'elemento "neo" (nuovo) che anela a convivere col classico.
[+]
È il caso di dirlo: è lecito rimpiangere che Frozen sia diviso in due capitoli quando la compiutezza data da questo seguito potrebbe sei anni addietro dare vita in un'opera unica, Frozen del 2013, a un riferimento per lo stesso Tangled (per noi peninsulari Rapunzel) di cui era incaricato di seguire i buoni spunti di rinnovamento della formula degli Studios di Burbank. Il secondo capitolo non convincerà parecchie persone, non soltanto tra i già affermati denigratori di casa Disney che per partito preso non percepiranno validi elementi, ma addirittura tra i più accaniti difensori della forma "classica" che non apprezzeranno alcunché sia fuor di quella, l'elemento "neo" (nuovo) che anela a convivere col classico. Il "neoclassicismo Disney", come è ormai il caso di nominare il filone d'ispirazione fiabesca avviato nel 2010 da Tangled, in Frozen II si avvia alla realizzazione e alla meta non può mancare molto. Non più i "fillers" di sei anni fa, siano le sfilze di trovate comiche con cui Olaf era chiamato a vivacizzare (con risultati altalenanti) la sceneggiatura di Lee, che a tratti lasciava intravedere un buon potenziale ma più frequentemente cadeva, complice un'incompiuta strutturazione; siano i personaggi non compiuti e inseriti nelle vicende in maniera pure forzata, vedasi il Duca di Weselton o lo stesso Hans (efficacia del colpo di scena a parte), che nella "memoria dell'acqua" riprenderanno vita per un attimo che sarà sufficiente a farci rimpiangere che quanto visto in questo seguito non fosse presente in loro vece allora. È ormai prossima la maturità di Jennifer Lee, subentrata a John Lasseter nel ruolo di "creative director" dei Disney Studios? Il tempo ci darà responso. La forma assunta dal "nuovo", il richiamo all'introspezione che possiamo pure letteralmente udire nella voce che echeggia nell'animo di Elsa, fa ben sperare.
[-]
[+] per me è stato il contrario
(di 67user)
[ - ] per me è stato il contrario
|
|
[+] lascia un commento a the importance of being not il brandani »
[ - ] lascia un commento a the importance of being not il brandani »
|
|
d'accordo? |
|
the importance of being not il brandani
|
sabato 28 dicembre 2019
|
frozen ii, quando il seguito ha ragione d’essere
|
|
|
|
È il caso di dirlo: è lecito rimpiangere che Frozen sia diviso in due capitoli quando la compiutezza data da questo seguito potrebbe sei anni addietro dare vita in un'opera unica, Frozen del 2013, a un riferimento per lo stesso Tangled (per noi peninsulari Rapunzel) di cui era incaricato di seguire i buoni spunti di rinnovamento della formula degli Studios di Burbank. Il secondo capitolo non convincerà parecchie persone, non soltanto tra i già affermati denigratori di casa Disney che per partito preso non percepiranno validi elementi, ma addirittura tra i più accaniti difensori della forma "classica" che non apprezzeranno alcunché sia fuor di quella, l'elemento "neo" (nuovo) che anela a convivere col classico.
[+]
È il caso di dirlo: è lecito rimpiangere che Frozen sia diviso in due capitoli quando la compiutezza data da questo seguito potrebbe sei anni addietro dare vita in un'opera unica, Frozen del 2013, a un riferimento per lo stesso Tangled (per noi peninsulari Rapunzel) di cui era incaricato di seguire i buoni spunti di rinnovamento della formula degli Studios di Burbank. Il secondo capitolo non convincerà parecchie persone, non soltanto tra i già affermati denigratori di casa Disney che per partito preso non percepiranno validi elementi, ma addirittura tra i più accaniti difensori della forma "classica" che non apprezzeranno alcunché sia fuor di quella, l'elemento "neo" (nuovo) che anela a convivere col classico. Il "neoclassicismo Disney", come è ormai il caso di nominare il filone d'ispirazione fiabesca avviato nel 2010 da Tangled, in Frozen II si avvia alla realizzazione e alla meta non può mancare molto. Non più i "fillers" di sei anni fa, siano le sfilze di trovate comiche con cui Olaf era chiamato a vivacizzare (con risultati altalenanti) la sceneggiatura di Lee, che a tratti lasciava intravedere un buon potenziale ma più frequentemente cadeva, complice un'incompiuta strutturazione; siano i personaggi non compiuti e inseriti nelle vicende in maniera pure forzata, vedasi il Duca di Weselton o lo stesso Hans (efficacia del colpo di scena a parte), che nella "memoria dell'acqua" riprenderanno vita per un attimo che sarà sufficiente a farci rimpiangere che quanto visto in questo seguito non fosse presente in loro vece allora. È ormai prossima la maturità di Jennifer Lee, subentrata a John Lasseter nel ruolo di "creative director" dei Disney Studios? Il tempo ci darà responso. La forma assunta dal "nuovo", il richiamo all'introspezione che possiamo pure letteralmente udire nella voce che echeggia nell'animo di Elsa, fa ben sperare.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a the importance of being not il brandani »
[ - ] lascia un commento a the importance of being not il brandani »
|
|
d'accordo? |
|
|
sabato 28 dicembre 2019
|
emozionante
|
|
|
|
|
|
[+] lascia un commento a »
[ - ] lascia un commento a »
|
|
d'accordo? |
|
fraruppola
|
lunedì 23 dicembre 2019
|
il più brutto film della disney
|
|
|
|
A mia memoria non ricordo un film più brutto della Disney.
Ma non come sequel o prequel. In assoluto.
Persino i film usciti solo in home video (La Sirenetta 2, Cenerentola 2 e 3, ecc) sono fatti meglio.
Scontatissimo. Che lei fosse il quinto elemento (Luc Besson, perdonali) si capiva dai titoli di testo.
Manca una storia, manca il cattivo, manca il pathos, manca tutto.
L'assurdità delle scene, come quella di Elsa che cavalca un cavallo di ghiaccio è seconda solo al "salto dello squalo di Fonzie" (per veri nerd).
Persino i bambini si sono annoiati.
Terribile.
|
|
[+] lascia un commento a fraruppola »
[ - ] lascia un commento a fraruppola »
|
|
d'accordo? |
|
edwardblu
|
sabato 21 dicembre 2019
|
tutto fumo e niente arrosto ( attenzione spoiler )
|
|
|
|
Questo film è bello solamente per la grafica e le brevi scene d'azione, senza dimenticare la trasformazione finale di Elsa, ma per il resto ma diverse mancanze. Anzitutto questo film sarebbe basato sul tema della crescita e della maturazione ( tema che tra l'altro c'era già nel primo frozen dove Elsa deve imparare ad trovare il suo equilibrio), solo che in questo film non c'è alcuna crescita ne maturazione! La storia parte con Elsa serena, sicura di se stessa e soddisfatta della sua vita e così arriva fino alla fine dove riceve la sua bellissima quanto inutile illuminazione. A cosa è servita? E' servita a farla diventare una persona matura determianta e fiduciosa di se stessa? è servita a farle scoprire le sue origini? o ad ottenere il potere di sconfiggere il nemico? nulla di tutto ciò.
[+]
Questo film è bello solamente per la grafica e le brevi scene d'azione, senza dimenticare la trasformazione finale di Elsa, ma per il resto ma diverse mancanze. Anzitutto questo film sarebbe basato sul tema della crescita e della maturazione ( tema che tra l'altro c'era già nel primo frozen dove Elsa deve imparare ad trovare il suo equilibrio), solo che in questo film non c'è alcuna crescita ne maturazione! La storia parte con Elsa serena, sicura di se stessa e soddisfatta della sua vita e così arriva fino alla fine dove riceve la sua bellissima quanto inutile illuminazione. A cosa è servita? E' servita a farla diventare una persona matura determianta e fiduciosa di se stessa? è servita a farle scoprire le sue origini? o ad ottenere il potere di sconfiggere il nemico? nulla di tutto ciò. Lei era già sicura di se e maturata perchè lo aveva fatto nel primo film, le sue origini le aveva già scoperte durante il suo viaggio ed era già capace di sconfiggere i suoi nemici, ossia i 4 elementi che infatti doma uno ad uno. Ecco parliamo degli elementi: loro dovrebbero essere gli antagonisti della storia ma come tali lasciano davvero a desiderare.. rompono solo un pò le scatole ai protagonisti e tempo mezzo minuto vengono subito domati da Elsa. Tra l'altro loro avrebbero dovuto devastare il regno di Arendelle perchè il nonno di ELsa aveva fatto un grave torto al popolo dei Northundra, ma di fatto non fanno NULLA. non c'è alcuna devastazione o pericolo imminente per Arendelle, c'è solo una forte raffica di vento a inizio film, e le torce che si spengono. FINE. alla faccia della vendetta degli elementi! I titani di Hercules si che erano una minaccia concreta per il protagonista! Che poi il popolo di Arendelle si trova già al sicuro quindi non c'è alcuna tensione in questo film. ELsa sarebbe dovuta partire per salvare il suo popolo ma essendo già al sicuro, la cosa diventa solo un avventura alla scoperta della voce misteriosa che ELsa sente, che altro non è che il ricordo di sua madre che canta e vedere quel ricordo che fa fare un LEVEL UP stile sailor moon he però non serve a nulla se non dare ad Anna la possibilità di diventare lei l'eroina della storia facendo abbattere la diga dai giganti. cioè ok, ma ad Elsa a cosa è servito? a nulla, il che è deludente dal momento che il film parla del SUO viaggio alla scoperta di se stessa. E poi perchè si congela da sola?? non si sa. totalmente a caso. non si sa nemmeno perchè gli spiriti tengano prigioniero il popolo dei Northundra dentro la nebbia. avrebbero dovuto farlo con Arendelle piuttosto! infine non si capisce perchè Elsa sbologni Arendelle Ad Anna. cioè solo perchè una degli indigeni le ha detto che siccome è il quinto elemento allora appartiene a quel posto? ok.. una morivazione in più magari? poteva tranquillamente tornare a casa come regina di Arendelle E come regina del bosco dei Northundra, no? no, a quanto pare ELsa deve sentirsi inadeguata per Arendelle anche quanto diventa una semidea... totalmente inutile Kristoff, avrebbero potuto benissimo non inserirlo, tanto come spalla comica c'era già Olaf la cui morte TEMPORANEA è l'unico momento di vero pathos all'interno del film. Anche vedere i genitori di Elsa che stavano per morire avrebbe dovuto esserlo, ma la situazione di dramma dura decisamente troppo poco.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a edwardblu »
[ - ] lascia un commento a edwardblu »
|
|
d'accordo? |
|
edwardblu
|
venerdì 20 dicembre 2019
|
tutto fumo e niente arrosto
|
|
|
|
Questo film è bello solamente per la grafica e le scene d'azione, per il resto ha diverse mancanze. Elsa non ha nessuna crescita-sviluppo-maturazione. È partita sicura, serena, consapevole di se, determinata e soddisfatta della sua vita e così è arrivata fino alla fine dove riceve la sua totalmente inutile illuminazione. A cosa è servita? Cos'è cambiato in lei a parte l'aspetto? È diventata matura, cosciente di se e di qual è il suo scopo? No, perché la maturazione la aveva già avuta alla fine del primo film, e il suo scopo lo aveva capito, non era più confusa e timorosa.
[+]
Questo film è bello solamente per la grafica e le scene d'azione, per il resto ha diverse mancanze. Elsa non ha nessuna crescita-sviluppo-maturazione. È partita sicura, serena, consapevole di se, determinata e soddisfatta della sua vita e così è arrivata fino alla fine dove riceve la sua totalmente inutile illuminazione. A cosa è servita? Cos'è cambiato in lei a parte l'aspetto? È diventata matura, cosciente di se e di qual è il suo scopo? No, perché la maturazione la aveva già avuta alla fine del primo film, e il suo scopo lo aveva capito, non era più confusa e timorosa. Ha potenziato i suoi poteri per sconfiggere il nemico? Nemmeno, perché i nemici sarebbero gli spiriti degli elementi e lei li ha sottomessi uno ad uno ben prima di avere la sua realizzazione. Tra l'altro questi spiriti come antagonisti lasciano davvero a desiderare, a parte che si fanno battere subito da una che ancora tecnicamente non avrebbe ancora raggiunto il suo massimo potenziale,dato che deve avere una realizzazione versi la fine, ma poi non dovevano devastare Arendelle? Si limitano solo a rompere un po le scatole ai protagonisti 2 minuti e poi basta. addirittura ci giocano... Della devastazione che doveva colpire arendelle Non c'è traccia a parte una raffica forte di vento a inizio film. Poi tutti gli abitanti sono al sicuro, quindi in questo film non c'è tensione ne nessun pericolo incombente... nell'intenzione del film Elsa sarebbe dovuta partire per placare gli elementi e salvare il suo popolo, ma siccome il suo popolo è già al sicuro, la cosa si limita a diventare semplicemente una piccola avventura alla scoperta della voce misteriosa che Elsa sente, che altro non era che il ricordo della mamma di Elsa che canta, e vedere il ricordo di quella canzone le fa fare un level up da sailor moon ma che non serve a nulla a parte diventare ancora più figa e far sbavare tutti i fan di Elsa che non vogliono altro che vederla glorificata. Perchè poi alla fine vuole dare la corona ad Anna? Solo perchè l'indigena le ha detto che appartiene a quel posto in quanto lei è il quinto elemento? Ma questa nuova consapevolezza non ha significato nulla per lei, quel popolo finora non ha mai avuto bisogno di una regina e nemmeno gli spiriti degli elementi, quindi a che scopo sbolognare Arenelle ad Anna? insomma un film col vago tema della crescita personale spiegato e sviluppato in modo approssimativo.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a edwardblu »
[ - ] lascia un commento a edwardblu »
|
|
d'accordo? |
|
|