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Gina Lollobrigida, il ricordo di un'anima sorprendente

Pino Farinotti omaggia la Lollo, scomparsa oggi, la testimone più felice dell'Italia povera e viva del Dopoguerra. 
di Pino Farinotti

Gina Lollobrigida (Luigina Lollobrigida) 4 luglio 1927, Subiaco (Italia) - 16 Gennaio 2023, Roma (Italia).
lunedì 16 gennaio 2023 - Focus

Amavo la “Lollo”, l’ho anche conosciuta e quell’incontro vale la pena di essere raccontato, perché lei si rivelò…sorprendente.

1982, ero fra i responsabili del palinsesto di Retequattro. Ebbi un’idea che a posteriori si rivelò importante. Venne ripresa da tante emittenti, vive tutt’ora, anzi, è persino troppo viva. L’idea era di fare della Lollobrigida la testimone dei pomeriggi del week-end. Andai a Roma, sull’Appia antica, a casa sua. Casa splendida, naturalmente. Ricordo che mi aveva accompagnato il tassista che era stato a disposizione di Robert Taylor quando girava Quo Vadis. Retequattro aveva fatto recapitare alla signora un monumentale vaso di fiori. Sapevo quasi tutto di lei. E mi sembrava, ma sì, di essere Alice. L’essenziale: non aveva grande simpatia per i divi suoi partner nei film. Naturalmente non faccio nomi, dico solo quelli “positivi”, Sean Connery e Frank Sinatra. Questo posso dirlo: quando le chiesi di Rock Hudson, mi disse, “però ci ha provato”.

Mi mostrò le stanze dove c’erano i cimeli della sua arte, la fotografia. Pochi giorni prima aveva subito una rapina e mi indicò i punti dov’erano finite alcune pallottole.

“Volevano impaurirmi, non mi conoscevano”.

Poi venni al tema. Le dissi che l’intenzione di Retequattro era di affidarle gli spazi che ho detto sopra. “Lei sarà la padrona di casa, in senso letterale, inviteremo le persone più in vista, dello spettacolo, della comunicazione, della cultura. Lei le intratterrà. Sarà lei a scegliere gli argomenti. Come ho detto, Gina padrona di casa.”

Mi sorrise, era sempre bella, elegante alla sua maniera. Ci pensò un po’, poi, con quel suo sorriso mi disse: “Non sono all’altezza”.

Certo ero sconcertato: “Ma che mi dice Gina, lei… non all’altezza. Avrà un contratto… adeguato”. “...è  così” ribadì “non sono all’altezza".

Ce la misi tutta ma non riuscii a farle cambiare idea.

L’attrice. Inutile raccontarla, ha avuto come partner una fila di superdivi da Bogart a Flynn, Curtis, Lancaster, Brynner, Quinn e sono solo alcuni. I registi che l’hanno chiamata, alcuni, italiani: De Sica, Monicelli, Germi, Blasetti, Soldati, Comencini. Stranieri: Huston, Clair, Siodmak, Reed, Vidor, Mulligan. Siamo davvero nella parte più alta del cinema. É talmente infinita la filmografia della Lollo, che devo stare alle sintesi.

Spesso mi si chiedono delle classifiche. Gli attori più grandi, i film più belli. Sto alla mia discrezione personale. Tra i film italiani cito, di getto, 8 e 1/2, Ladri di biciclette (guarda la video recensione), Ossessione, Paisà, La grande guerra, Una vita difficile. Ma poi aggiungo: “Però non mi stanco mai di guardare Pane, amore e Fantasia e gelosia. Tutte le volte che viene proposto, e nell’era lo era praticamente tutti i giorni, stavo lì, a guardare fino alla fine". É l’Italia povera e viva del dopoguerra, e lei Gina, ne era il testimone più felice.

Ti saluto col cuore, Gina. Dovunque tu sia.       


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