È stata la mano di Dio ce l’ha fatta. Il film di Paolo Sorrentino targato Netflix è in corsa nella cinquina per il miglior film straniero. L’avversario più pericoloso è Drive My Car di Ryûsuke Hamaguchi che ha ricevuto altre tre nomination (film, regia e sceneggiatura non originale), seguito da La persona peggiore del mondo, il documentario d’animazione danese Flee e il bhutanese Lunana. A Yak in the Classroom. Dopo La grande bellezza, È stata la mano di Dio potrebbe bissare l’Oscar che è stato vinto nel 2014. E Sorrentino non è comunque l’unico italiano in nomination. Con lui ci sono anche Enrico Casarosa come miglior film d’animazione per Luca e Massimo Cantini Parrini per i costumi di Cyrano.

La presentazione delle nomination per i 94° Academy Awards, la cui cerimonia si svolgerà il prossimo 27 marzo al Dolby Theatre di Hollywood, è iniziata alle 14.18 (ora italiana). Dopo il saluto del Presidente dell’Academy David Rubin, le candidature delle 23 categorie sono state annunciate da Tracee Ellis Ross, figlia di Diana Ross che nel 2017 ha vinto il Golden Globe per la serie Black-ish e Leslie Jordan che ha vinto l’Emmy nel 2006 per il ruolo di Beverly Leslie nella serie Will & Grace.
 

Tra i grandi favoriti c’è Il potere del cane. Non ha il record di candidature di Eva contro Eva, Titanic (guarda la video recensione) e La La Land (guarda la video recensione), che ne avevano 14, ma il film diretto da Jane Campion entra nella storia degli Oscar con 12 nomination e va ad affiancarsi ad altri titoli tra cui Schindler’s List (guarda la video recensione), My Fair Lady, Balla coi lupi, Fronte del porto, Ben-Hur e Il paziente inglese. Seguono Dune con 10 e West Side Story e Belfast con 7.

Due considerazioni. La prima è che da una parte le nomination per gli Oscar 2022 hanno ribadito le vittorie dei 79° Golden Globes. Sono infatti in gara tutti i premiati ad eccezione di Rachel Zegler, la protagonista di West Side Story. L’impressione è che molti di loro possano bissare il successo con la statuetta, a cominciare da Il potere del cane per proseguire con Nicole Kidman con Being the Ricardos (anche se lo meriterebbe Kristen Stewart per la straordinaria interpretazione di Lady Diana in Spencer), Will Smith per Una famiglia vincente. King Richard (a cui si preferisce Andrew Garfield in Tick, Tick…Boom!), Belfast per la miglior sceneggiatura originale o Encanto come miglior film d’animazione. 

La seconda è che le candidature non abbiano voluto scontentare nessuno. Tra i film in nomination ci sono infatti alcuni dei titoli più attesi dell’anno, dallo strepitoso Paul Thomas Anderson di Licorice Pizza a Guillermo del Toro con La fiera delle illusioni fino ad Adam McKay con Don’t Look Up. 

Tra le esclusioni più vistose c’è invece quella di Lady Gaga per la sua ottima prova di House of Gucci; avrebbe infatti meritato di stare nella cinquina come miglior attrice protagonista e di Un eroe di Asghar Farhadi come miglior film straniero. Non mancano però alcune sorprese. Non mancano però alcune sorprese. Tra queste ci sono Coda e La figlia oscura, esordio come regista di Maggie Gyllenhaal, entrambi con tre nomination.

Osservando l’elenco delle categorie, gran parte dei risultati, soprattutto per quanto riguarda questa edizione, appaiono piuttosto scontati. Forse, il film che potrebbe intralciare il trionfo di Il potere del cane è West Side Story. Un paragone con il musical diretto da Robert Wise e Jerome Robbins potrebbe portare fortuna a quello di Spielberg; il film del 1961 aveva fatto quasi en-plein: con 11 nomination, si è aggiudicato 10 Oscar mancando soltanto quello per la sceneggiatura non originale. E se si ripetesse una storia simile?