Titolo originale | Lunana: A Yak in the Classroom |
Anno | 2019 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Bhutan |
Durata | 110 minuti |
Regia di | Pawo Choyning Dorji |
Attori | Sherab Dorji, Ugyen Norbu Lhendup, Kelden Lhamo Gurung, Pem Zam, Sangay Lham . |
Uscita | giovedì 31 marzo 2022 |
Tag | Da vedere 2019 |
Distribuzione | Officine Ubu |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,62 su 20 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 28 marzo 2022
Un insegnante viene mandato nella scuola più remota del mondo. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, In Italia al Box Office Lunana - Il villaggio alla fine del mondo ha incassato 484 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Ugyen è un giovane insegnante di città che sogna di lasciare il Bhutan per raggiungere l'Australia e lì diventare un cantante. Intanto però, dato il suo scarso rendimento viene inviato per punizione a completare l'incarico a Lunana un paesino con 56 anime che si trova ad 8 giorni di cammino e ad un'altezza di 4.800 metri. Lì manca qualsiasi comfort. La scuola non è altro che una stanza in cui si deve scrivere sul muro perché non esiste una lavagna. I bambini però sono molto affettuosi e partecipi tanto da spingerlo a farsi arrivare del materiale didattico dalla città. Il sogno dell'Australia resisterà a una inattesa e calorosa accoglienza comunitaria?
Lunana - Il villaggio alla fine del mondo è un viaggio tra due mondi all'interno della stessa nazione compiuto da un giovane maestro che parte, di malavoglia, per insegnare e finisce con l'apprendere un possibile e inaspettato modo diverso di vivere.
Se, come una certa propaganda recita, il Bhutan è il Paese più felice del mondo perché i giovani sognano di lasciarlo per raggiungere il consumistico Occidente? Forse perché le sue sirene ammaliatrici cantano con una tonalità molto forte nei centri urbani. È necessario allora fare silenzio per poter apprezzare un canto differente e limpido nella sua profonda purezza. Questo è quello che Pawo Choyning Dorji chiede al suo protagonista a cui inizialmente offre tutte le caratteristiche di un giovane che si potrebbe trovare ovunque.
In Bhutan come in Australia, suo oggetto del desiderio. Ugyen ha imboccato la strada dell'insegnamento ma è convinto di non essere portato per quella professione. Lavorare per il governo, come dice alla nonna, non lo interessa. L'unico suo obiettivo è ottenere il visto per andarsene dal Paese. Costretto a prendere una strada diversa sembra non vedere l'ora di raggiungere la meta (con un lungo e faticoso percorso) per poter al più presto tornare indietro. Nulla sembra interessarlo al di là di quello che può sentire nelle sue cuffie che calza stabilmente quasi fossero un copricapo.
Lunana non è un luogo di finzione. È effettivamente un villaggio sul tetto del mondo situato lungo la catena dell'Himalaya al confine tra Bhutan e Tibet. Tutti gli abitanti sono stati coinvolti nelle riprese di una storia che potrebbe ad ogni sequenza precipitare nella retorica. Perché i bambini sono tutti simpatici e ubbidienti, perché Ugyen viene attratto dalla fanciulla più carina che ogni giorno si colloca su un'altura per offrire il suo canto all'ambiente che la circonda, perché la povertà del luogo è estrema. Il rischio viene però ampiamente superato grazie ad un elemento che si rivela fondamentale: la sincerità.
Non c'è nulla di artefatto in questo film che merita la candidatura all'Oscar perché evita il documentarismo etnografico pur calandosi con estrema naturalezza in una comunità e in uno spazio che non lasciano margini a dubbi.
A Lunana si vive davvero così e, nonostante la corrente elettrica quasi sempre in blackout e le stufe che prendono vita grazie allo sterco degli yak, la vita è possibile ed ha una qualità specifica che non si può trovare altrove. Senza facili ammiccamenti ma con uno sguardo che sembra essere depurato da qualsiasi volontà dimostrativa la camera si cala in quello spazio.
Per chi conosce il cinema di Khyenste Norbu sarà facile capire che Pawo è stato suo assistente e ne ha assorbito un modo di fare cinema in cui la naturalezza non è pura improvvisazione ma, al contempo, non si lascia sopraffare dalle esigenze delle riprese. Si osservi la presenza di Pen Zam, la piccola capoclasse che vive una vita non facile come quella del suo ruolo nel film. Basta guardarla negli occhi o vederla correre via con i suoi passettini per comprendere che non recita. Vive con semplicità il suo personaggio e vivendolo ce ne trasmette la purezza e la spontaneità.
LUNANA - IL VILLAGGIO ALLA FINE DEL MONDO disponibile in DVD o BluRay |
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Ugyen è un giovane maestro bhutanese poco motivato, ormai deciso a smettere con l’insegnamento e a cercare fortuna con la musica in Australia. In attesa del visto, accetta l’ultimo incarico di tirocinio e va a insegnare a Lunana, un paesino di 56 anime a 4800 m di quota, raggiungibile solo dopo 8 giorni di cammino dalla stazione più vicina, un villaggio che più lontano [...] Vai alla recensione »
Ugyen sta terminando la scuola per diventare maestro, quando capisce di non essere portato per quel lavoro. Sogno un visto per l’Australia dove poter mettere a frutto la sua vocazione di cantante, visto che nel Bhutan, dove vive nella capitale, non ci sono tante possibilità. Viene comunque mandato dal governo a Lunana, a fare il maestro, per una stagione, nella “scuola più [...] Vai alla recensione »
Non ci dimenticheremo facilmente di questo film che nella sua semplicità tocca le corde nascoste del nostro animo. E non ci dimenticheremo facilmente di Pem Zam, qeusta bambina vivacissima che vive realmente a Lunana, dove non c'è elettricità e dove non ha mai visto un'automobile. Film bellissimo che incanta. Se la bellezza salverà il mondo avrà bisogno anche [...] Vai alla recensione »
Candidato come miglior film straniero. Un film dal Buthan di Pawo Choyning Dorji per farci ricordare che la natura senza internet, telefonini e computer, l'elettricita' e con la calda accoglienza di persone semplici possono essere un paradiso che abbiamo completamente scartato e dimenticato. Lunana - A Yak in the classroom. Lo Yak del titolo e' un bovino, una sorta di buffalo che viene regalato al [...] Vai alla recensione »
Anch'io come astromelia trovo che il film è manchevole sul piano della rappresentazione perché sembra che nel villaggio abitino solo i 9 bambini della scuola: dove sono i loro genitori? E i loro fratelli e sorelle? E poi la scuola sembra completamente abbandonata: aspettano il nuovo maestro ma non sistemano né la scuola né la casa dove egli deve abitare? È vero [...] Vai alla recensione »
credo che la sceneggiatura avesse più margine di sviluppo di quel che si è visto,il film è bello e fa bene al cuore, semplice ed abbastanza esaustivo ma con più possibilità espressive di quanto visto...troppo contenuto nel contesto comunque da vedere,classico esempio dove non serve un capitale economico e coreografico per fare un film di tutto rispetto...
la sceneggiatura poteva comprendere molto più di quel che lascia vedere, comunque bel film che determina quel senso di fare cinema con poco ma con compostezza e semplicità estrema da vedere ma lascia del margine da sviluppare...
Ci voleva una pandemia per imporre uno sguardo radicalmente nuovo sulle leggi che governano il pianeta e ricondurre al suo posto la nostra supposta superiorità rispetto a piante e animali. Un "piccolo" film che con uno stile narrativo esente da inutili estetismi ci obbliga a a riflettere su tutto quanto è vita.
«Tu sei un maestro: puoi toccare il futuro». Questa frase, sussurrata all'insegnante da un piccolo alunno, riassume l'essenza del film: «Lunana. Il villaggio al- la fine del mondo», splendi - da opera prima di Pawo Dorji, di origini bhutanesi, arrivato con questo suo importante lavoro alla nomination all'Oscar (miglior film in lingua straniera). Lunana, villaggio situato lungo la catena dell'Himalaya, [...] Vai alla recensione »
Un dépliant dell'Australia esce dalla tasca del giovane Ugyent, "il meno motivato" dei mille insegnanti del Buthan. Il sogno di emigrare e fare il cantante sbatte contro l'assegnazione di una cattedra a 4.800 metri in Tibet dove non c'è nulla, la lavagna è un muro, ma gli allievi sembrano la serenità incarnata. Come buttare tutto all'aria? Commedia antropo-sociale dove lo spettatore scopre un mondo, [...] Vai alla recensione »
Nella società globalizzata succede meno, ma ci sono tuttora occasioni in cui il cinema fa scoprire (letteralmente) mondi lontani, universi sconosciuti ai più. Accade con «Lunana - Il villaggio alla fine del mondo» di Pawo Choyning Dorji, che deriva il titolo da un minuscolo insediamento lungo l'Himalaya, a quasi 4800 metri, dove il Bhutan confina con il Tibet.
Lunana esiste davvero. È un villaggio situato lungo la catena dell'Himalaya, al confine tra Bhutan e Tibet, dove si svolge parte della storia di Ugyen, un insegnante che sogna di trasferirsi in Australia per diventare un cantante. A causa del suo scarso rendimento, il governo lo spedisce proprio nello sperduto paesino di montagna per completare il suo mandato e poter finalmente trasferirsi.
Lunana è il villaggio più isolato del Buthan. Situato a circa 4.800 metri di altezza, abitato da una cinquantina di persone (56 per precisione), la vita si svolge con le stagioni e il sito è raggiungibile solo fino all'autunno, prima di finire sotto coltri di neve e rimanere isolato, a otto giorni di cammino a piedi tra le montagne dall'ultimo centro abitato.
Di Pawo Choyning Dorji, ha molto, se non tutto, per farsi piacere, a partire dalla sua nazionalità: che sia efferata critica al capitalismo, come il pluripremiato Parasite, o elogio di un altro mondo possibile, come il para-asiatico Minari e il vincitore di quest'anno Drive My Car, l'estremo Oriente conquista l'occidente, e segnatamente l'academy, con un sistema (contro)valoriale che sulla nostra tabula [...] Vai alla recensione »
La fine del mondo sta a una settimana di cammino (unico mezzo di trasporto l'asino che poi deve riposarsi per tre giorni) dalla capitale del Bhutan. Thimphu, la terza al mondo per altitudine: nel film ci vive un giovanotto che si fa svegliare ancora dalla mamma, lavora come maestro di scuola, sogna un visto per l'Australia e la carriera di cantante.
Un giovane insegnante del Bhutan moderno, Ugyen, si sottrae ai suoi doveri mentre progetta di andare in Australia per diventare un cantante. Come rimprovero, i suoi superiori lo inviano nella scuola più remota del mondo, nel villaggio di Lunana, a 4.800 metri di quota e otto giorni di cammino. Sebbene poveri, gli abitanti del villaggio accolgono con gioia l'insegnante, che deve affrontare il difficile [...] Vai alla recensione »
Il cinema, quando schiude le porte di realtà lontane e sconosciute, ha già di per sé svolto una funzione importante. È quello che succede con "Lunana - Il viaggio alla fine del mondo", primo film buthanese ad approdare agli Oscar (era nella cinquina dei candidati come miglior opera internazionale insieme a "È' stata la mano di Dio" e "Drive my car").
Ci sono un paio di finte soggettive curiose e molto marcate, sul finire del film, quando Ugyen si reca da Saldon per un ultimo saluto: mentre lei spiega perché i bambini sentiranno la mancanza del loro maestro, lui guarda le mani della ragazza accarezzare nervosamente la staccionata che materialmente li separa. Inoltre lei, con la testa inclinata, appare imbarazzata, vulnerabile allo sguardo dell'altro. [...] Vai alla recensione »
Con questo Lunana - Il villaggio alla fine del mondo, film bhutanese datato 2019, arriva nel nostro paese un frammento di una cinematografia lontana, pochissimo trattata anche dal circuito dei festival, almeno rispetto a quelle ormai ben poco esotiche della maggior parte dei paesi del sud-est asiatico. Il Bhutan, minuscolo stato himalayano retto da una monarchia, il cui indice di benessere è misurato [...] Vai alla recensione »
Il cinema non conosce confini, supera ogni barriera e proietta verso realtà sconosciute. Il Bhutan è una monarchia dell'Asia meridionale, sulle montagne dell'Himalaya. Ha meno di un milione di abitanti e detiene già un record: per la prima volta un suo titolo è stato candidato a miglior film internazionale. E con merito. Lunana - Il villaggio alla fine del mondo dell'esordiente Pawo Choyning Dorji [...] Vai alla recensione »
Un giovane insegnante demotivato viene spedito a Lunana, il remoto villaggio realmente esistente tra Bhutan e Tibet, dove riesce a farsi apprezzare e amare dalla comunità dei pastori himalaiani. E quando dovrà partire, sognando l'Australia... L'emigrazione è un tasto dolente in Bhutan, soggetto all'emorragia di giovani attratti dall'Occidente come il protagonista di questo film, decisamente ricco di [...] Vai alla recensione »
Ugyen, cattivo maestro di Thimphu (Bhutan) vuol scappare in Australia e fare il cantante, anche se il visto tarda ad arrivare. Intanto il ministero lo spedisce a rieducarsi nel più sperduto villaggio del nord. Dopo otto giorni di impervia salita a piedi e un iniziale shock perché è senza luce, cellulare, ragazza, musica, quaderni e lavagna, tra cibo assurdo, gelo, gabinetto esterno e povertà («bruciare [...] Vai alla recensione »
Nel Buthan, pacifico regno asiatico ai confini con il Nepal, il giovane Ugyen (Sherab Dorji) vive facendo l'insegnante nella capitale Thimphu. E' però un lavoro che non gli piace, la noia lo assale e la piccola nazione va stretta alle sue ambizioni. Nonostante la nonna insista per fargli cambiare idea, egli intende infatti lasciare il suo impiego, che trova frustrante, ed abbandonare tutto per fare [...] Vai alla recensione »
Ad un primo impatto Lunana: Il villaggio alla fine del mondo ricorda l'escapismo di Al di là delle montagne. In continuità con il film di Jia Zhang-ke, dove la volontà di evadere dalle costrizioni sociali della terra natia si tramuta per il protagonista in un perdita di coordinate (esistenziali, geografiche, spaziali), il percorso del giovane Ugyen segue (inizialmente) una direzione simile, con l'evasione [...] Vai alla recensione »
Ugyen è un giovane maestro che vive nella moderna capitale del Bhutan. Vive con la nonna, che lo ha cresciuto, ma il suo sogno è quello di andare in Australia per fare il cantante. Gli mancano solo i documenti che il governo nazionale, la monarchia, deve rilasciargli. Per seguire questa passione si sottrae ai suoi doveri. "Come rimprovero", i superiori lo spediscono a insegnare nella scuola più remota [...] Vai alla recensione »
È entrato nella rosa dei candidati all'Oscar per il miglior film straniero (prima volta per il Bhutan!) sbaragliando titoli autorevoli come A Hero di Farhadi. Eppure, solo chi non avesse compreso la ratio delle recenti scelte dell'Academy può realmente dirsi sorpreso dell'exploit di un piccolo film del Buthan come Lunana (dal 31 marzo nelle nostre sale con Officine UBU).
Lunana, A Yak in the Classroom é una delicata storia di crescita interiore. Il film é stato girato fra le alte montagne himalayane. Presentato fuori concorso alla 30ª edizione del Festival del Cinema Africano, d'Asia e America Latina di Milano Lunana, A Yak in the Classroom, il primo lungometraggio del giovane regista buthanese Pawo Choyning Dorji.