Una combinazione vincente di forza estetica e narrativa, che poggia su archetipi profondi, rivisitati in chiave emotiva e spettacolare. Recensione di Marianna Cappi, legge Roberta Azzarone.
di A cura della redazione
Rose ha diciassette anni, un fidanzato facoltoso e una vita pianificata. Imbarcata sul Titanic, incontra Jack, romantico disegnatore della terza classe che ha vinto a poker un biglietto per l'America. Contro le convenzioni e il destino, che chiederà il conto in una notte senza luna, Rose e Jack si innamorano. Ma il Titanic, colpito al cuore da un iceberg, affonderà millecinquecento persone e il futuro dei due giovani amanti.
Ogni film di James Cameron è un viaggio, una 'traversata' che coniuga spettacolarità, azione, emozione e precipitazione struggente. E del movimento, inteso soprattutto come disposizione dello spirito, al di là di divieti e convenzioni, Titanic è l'esempio più compiuto.
Film smisurato nel budget e nella generosità sentimentale, Titanic 'riprende' il mare a 20 anni dall'uscita e dagli 11 Oscar.
Roberta Azzarone interpreta la recensione di Marzia Gandolfi. Oggi è l'ultimo giorno per rivedere Titanic sul grande schermo.