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Francesco Serpico: «Il mio sogno? Lavorare con Sorrentino»

L'attore napoletano sarà presto nella terza stagione de L'amica geniale, ancora nei panni di Nino Sarratore.
di Ilaria Ravarino

venerdì 7 maggio 2021 - Celebrities

Napoletano, 23 anni, Serpico ha esordito in tv nel 2018, scelto da Saverio Costanzo per la serie internazionale tratta dai romanzi di Elena Ferrante L'amica geniale (guarda la video recensione). Nei panni del bel Nino Sarratore fin dalla prima stagione (e atteso anche nella terza), Serpico interpreta uno dei personaggi più controversi della saga, al centro degli interessi di entrambe le protagoniste.

La prima volta su un palco: quando?
A sei, sette anni, quando nel parco sotto casa giocavo ad acchiapparella fingendo di avere i superpoteri. Oppure quando, sul letto dei miei, facevo il wrestling con mio padre. O meglio ancora alle medie, quando la professoressa di musica mi notò e mi fece cantare davanti a tutti l'ultimo assolo di "A Natale Puoi" (il celebre spot del 2005 di un panettone, ndr).
La prima volta su un palco vero?
Al primo anno di liceo. Non avevamo un palco, facevamo teatro sperimentale nei sotterranei della scuola. Mettemmo in scena una rappresentazione itinerante, Illuminescenze, sul modello di Dignità Autonome di Prostituzione. Avevo un testo che citava Leonardo Da Vinci e il desiderio dell'uomo di volare. E pensare che oggi il regista di quello spettacolo ha cambiato completamente vita: fa il broker.
La prima volta che hai recitato fuori da un palco?
Sfatiamo questo mito che gli attori sappiano recitare nella vita reale. Ogni volta che volevo dire una bugia finivo per avvitarmi su mezze verità, sentendomi terribilmente in colpa. Più che mentire, ho sempre preferito omettere.
Il ruolo per cui potrebbero riconoscerti per strada?
L'unico che ho interpretato, Nino Sarratore de L'amica geniale. Mi capita spesso che mi riconoscano, soprattutto a Napoli.
Il tuo cavallo di battaglia ai provini?
Ultimamente ho portato una cosa che sto scrivendo io: la storia di Alberto Mastroianni, un personaggio con un disturbo dissociativo della personalità. Lo sto finendo, è una specie di sussidiario, una raccolta di frammenti dal diario di un uomo con due personalità.
C'è una cosa che sai fare bene, e che vorresti fare in un film?
Sono un lettore di fumetti, quindi il mio sogno sarebbe interpretare Lupin o Corto Maltese.
Cosa non deve mancare nel tuo camerino?
Un divano e della musica. Ogni stagione de L'amica geniale ho ascoltato un brano diverso. Nella prima Black Betty, nella seconda alcune canzoni di Gino Paoli.
Sul set o sul palco ti senti sicuro se...
... ho accanto persone cui voglio bene, cui mi sento legato.
A chi porteresti il caffè sul set pur di vederlo recitare?
Avrei detto Luca Marinelli, ma lui l'ho già visto: una volta venne sul set de L'amica geniale e chiesi ad Alba (Rohrwacher, ndr) di presentarmelo. Mi sono avvicinato a questo gigante, presentandomi supertimidamente, e lui mi ha dato una pacca sulla spalla sfottendomi con affetto. Marinelli a parte, mi piacerebbe vedere sul set anche Elio Germano, un attore eclettico che sa rompere schemi e varcare confini.
Qual è il film che, se lo vedi iniziato in tv, non puoi smettere di guardare?
The Departed - Il bene e il male di Martin Scorsese, un ricordo dell'infanzia. Lo guardavo con mio padre, che ha sempre amato thriller e polizieschi.
Il film di cui cambieresti il finale?
Nomadland, ha un finale vago. Liquida troppo presto la storia, avrei voluto saperne di più.
Serata a casa, Netflix & chill: cosa guardi? Cosa ordini?
Mi guardo qualche film indipendente su Mubi e ordino in una paninoteca di Napoli, Puok, un panino strabiliante con triliardi di cose dentro.
Un personaggio del cinema con cui passeresti una serata?
Il Jep Gambardella de La grande bellezza. Andrei con lui a Procida, o su qualche isola, a fare il vitellone.
Protagonista di un film di genere: quale?
Un film di supereroi. Tutti vogliono fare l'eroe superpalestrato ma a me andrebbe benissimo il cattivo. Anche perché ormai, avendo interpretato Nino, sui cattivi sono preparato.
Se non facessi l'attore come ti guadagneresti da vivere?
Studio medicina all'università, quindi farei il medico. Non so ancora che tipo: psichiatria mi piace molto, ma vediamo. Ormai sono quasi al quinto anno.
Chi può dirti che stai sbagliando?
Mia nonna Giovina, la mamma di mia mamma. Papà lo ascolto, ma se mi critica accuso il colpo. Invece pendo dalla labbra di nonna.
Da chi vorresti sentirti dire che sei bravo?
Da Paolo Sorrentino, il mio sogno totale.
Gli ultimi tre brani ascoltati sul telefono?
Nun me scoccià di Pino Daniele, Caravan Petrol di Renato Carosone, Col Nome Giusto di Carmen Consoli.
Dopo questa intervista che farai?
Mi rimetto a studiare: mi tocca il capitolo sugli anestetici generali...


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