lunedì 1 ottobre 2018 - Splendor
Parte la nuova stagione di SPLENDOR - SUONI E VISIONI, il programma di intrattenimento culturale condotto dal critico cinematografico Mario Sesti. Ospiti della prima puntata sono gli attori Niccolò Senni, Pietro Castellitto, il regista Pippo Mezzapesa, il direttore di RomaEuropa Festival Fabrizio Grifasi, e l'attrice Cristina Marino. Infine, ospiti musicali sono i VIITO.
Niccolò Senni ha iniziato a recitare a 14 anni e in venti anni ha fatto tantissimi film in ruoli che, a suo dire, sono così brevi che tutti insieme "faranno al massimo un film di due ore". Il primo fu L'albero delle pere: "Dovevo essere figlio di Sergio Rubini e Valeria Golino, cercavano un bambino moro e scuro ma in realtà alla fine ero piaciuto io e mi presero lo stesso mettendomi una parrucca".
Quello fu il suo esordio: "Dopo feci un altro paio di film di cui uno con Giuseppe Bertolucci! All'epoca pensavo che recitare fosse un piano B, anche se non sapevo quale potesse essere un piano A. Pensavo che i registi cascassero nei miei tranelli quando mi prendevano". Ora nella serie Romolo + Giuly è Giangi Flaminio Petersoli, proprietario delle miniere di cocaina di Roma Nord, schierato in un'ipotetica guerra tra Roma Nord e Roma Sud: "Anche se io sono nato dall'altra parte di Roma". Senni partecipò anche alla prima stagione di Boris, l'altra grande serie umoristica italiana: "Feci una parte nella prima stagione, il catalico, quando ancora non si pensava che Boris avrebbe avuto successo e il set in cui lavoravamo sembrava proprio il set de Gli occhi del cuore".
Al cinema con La Profezia dell'armadillo, Pietro Castellitto ha ricevuto molte critiche positive per questa sua interpretazione: "Il personaggio che interpreto, Secco, sembra il classico pischello di periferia ma ha una sua visione delle cose, una sua visione del mondo". Inizialmente avrebbe dovuto interpretare il protagonista, Zerocalcare: "Avevo fatto tantissimi provini per Zero e forse alla fine proprio aver preparato quel personaggio lì ha fatto sì che il mio Secco fosse un po' diverso". Ora Castellitto (guarda la video recensione) è sul set di Freaks Out, diretto da Gabriele Mainetti, ma diventare attore non è sempre stato il suo obiettivo. Figlio di Sergio Castellitto, Pietro ha messo piede su un set per la prima volta a 6 anni e tra i suoi interessi c'è il tennis: "Sono fortissimo nei colpi in controbalzo perché sono cresciuto guardando Federer in tv". Non a caso ha una riproduzione proprio di Federer a grandezza naturale in camera: "È un poster gigante che ho fatto attaccare ad una sagoma, mi è costato 500 euro. Io inizialmente volevo proprio fare un mestiere sportivo anche se non sapevo quale, ma era già tardi. Poi quando ho iniziato a leggere ho desiderato un mestiere intellettuale, ma anche lì ho capito che non ero capace".
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Il 4 ottobre arriva al cinema Il bene mio (guarda la video recensione) diretto da Pippo Mezzapesa, un film di finzione sull'ultimo abitante (interpretato da Sergio Rubini di un paese rimasto disabitato a seguito di un terremoto: "È un paesino fatto di strade senz'anima in cui è rimasto solo il deserto e il rumore del vento. Elia, il protagonista, vorrebbe riportare la vita un luogo che non vuole tradire. È una specie di strano eremita, un uomo che resiste e vuole diventare custode della memoria di un posto chiamato Provvidenza, perché non vuole dimenticare. Per lui non si può andare avanti senza ricordare". Mezzapesa conosce bene questa realtà, in cui l'assenza è una grande presenza, è di Bitonto e conosce la vita di provincia, quella semplice di una comunità unita. Nel film tuttavia c'è anche l'idea che siano proprio stranieri a poter ridare vita a questi paesi: "Il punto è che in Provvidenza i confini sono ben marcati, ma tutti li vorrebbero aprire, in primis Elia che non riesce a lasciare il paese ma vorrebbe aprirsi al mondo, l'unica maniera per continuare a vivere".
Fino al 25 novembre tutto il meglio della creazione contemporanea è in scena a Roma grazie a Roma Europa Festival, manifestazione giunta alla 33esima edizione e quest'anno strutturata in 26 spazi. "Una presenza a macchia di leopardo sulla città - ha spiegato il direttore Fabrizio Grifasi - cercando di tenere insieme istituzioni e persone, musei storici, spazi aperti e luoghi importantissimi che il pubblico può attraversare in 2 mesi con 70 spettacoli e dallo scorso anno anche una sezione Kids!". Roma Europa ha l'ambizione di portare a Roma chi solitamente non ci passa, cercando anche di dare visibilità a nuovi artisti. La contaminazione di arti ed esperienze diverse è l'obiettivo finale, anche perché come ricorda Grifasi: "Siamo tutti sollecitati a passare nel corso della nostra giornata da un argomento all'altro, da uno strumento all'altro. Averli tutti insieme è straordinario.
In Cristina Marino c'è la danza, i social, il cinema, le serie a partire da un piccolo blog che parla di sport ("Faccio fatica a definirmi attrice") perché recitare ha dei tempi morti pazzeschi a differenza della danza: "L'ho riscoperta recentemente con "Dance Dance Dance". L'avevo frequentata da piccola ma solo ora ho compreso come possa essere un mezzo d'espressione". La Marino ha recitato in Tafanos, film omaggio al cinema horror degli anni '70, qualcosa di poco usuale per l'Italia: "Ero un po' basita quando ho letto la sceneggiatura ma mi è sembrata subito un'esperienza unica, un film girato con ragazzi della mia età. Gran parte della pellicola era in postproduzione e quindi abbiamo recitato immaginando". La sua carriera ha avuto inizio con Amore 14 di Federico Moccia, che la scelse anche se non intendeva fare l'attrice, lei aveva già fatto diverse pubblicità e aveva una certa confidenza con il set: "Mi ero però un po' stufata di questo lavoro ma un'agenzia di moda mi fece fare il provino senza dirmi cosa fosse, Federico Moccia poi mi ha accolto benissimo e mi sono convinta". Paragonata a Brigitte Bardot che ha sempre considerato un'icona di stile Cristina Marino ora crede in una carriera da attrice e ha una precisa idea riguardo quel che vorrebbe interpretare: "Recitare ti porta a contatto con te stessa e mi piacerebbe fare un personaggio lontano da me, cosa che non mi è ancora capitata.
I VIITO sono gli ospiti musicali della prima puntata di questa nuova edizione, insieme hanno approfittato della possibilità di raggiungere il grande pubblico con alcuni brani di successo a partire dalla rete come Industria porno: "Hanno avuto subito tanta fortuna, sono piaciuti prima ai nostri amici e poi con sorpresa ad una platea più vasta di ascoltatori". Non perdono tempo a definirsi: "Ci siamo solo chiusi in casa a scrivere testi e canzoni. I risultati i migliori li abbiamo messi in un album. Della musica italiana ci piacciono entrambe le anime, sia quella pop che quella d'autore. La ascoltiamo tutti i giorni".