Anno | 2007 |
Genere | Commedia |
Produzione | Italia |
Durata | 25 minuti |
Regia di | Luca Vendruscolo, Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre |
Attori | Alessandro Tiberi, Francesco Pannofino, Caterina Guzzanti, Antonino Bruschetta, Paolo Calabresi Pietro Sermonti, Roberta Fiorentini, Alberto Di Stasio, Luca Amorosino, Carlo Luca De Ruggieri, Antonio Catania, Carolina Crescentini, Eugenia Costantini, Arnaldo Ninchi, Roberto Herlitzka, Luisa Ranieri. |
Tag | Da vedere 2007 |
MYmonetro | 3,51 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento giovedì 7 maggio 2020
La serie tv racconta le vicende della troupe televisiva che lavora alla sdolcinata soap Gli Occhi del Cuore 2. La serie è stato premiato a Roma Fiction Fest,
CONSIGLIATO SÌ
|
Prima una soap opera, Gli Occhi del Cuore 2, poi una serie medical in stile americano, infine un film per il cinema. Questo è il percorso del regista Renè Ferretti e della sua troupe, condannati a una televisione di serie B e sempre alla ricerca di progetti di qualità che sembrano non arrivare mai.
Un piccolo capolavoro di intelligenza e comicità. Boris, nato dalle geniali penne di Luca Vendruscolo, Giacomo Ciarrapico e Mattia Torre, è forse la migliore serie comedy italiana di sempre. La televisione che prende in giro la televisione, dove tutti sono importanti ma nessuno conta niente, è un parallelo nascosto della società del nostro paese. Precari, manager qualunquisti, artisti non creativi, talenti sprecati, raccomandati, convivono in un micromondo in cui tutti devono sopravvivere. L'unico collante è l'amicizia (sincera o virtuale) perché la troupe protagonista, in alcuni casi, sembra dover lavorare in miniera. Utilizzare una soap per parlare poi di televisione di qualità (e i cinepanettoni nel film per ironizzare sul cinema di massa) mette lo spettatore di fronte alla triste e alquanto non ironica realtà delle cose.
I PERSONAGGI
Renè Ferretti (Francesco Pannofino): Regista di mestiere, proprietario del pesce Boris (da Boris Becker), il suo portafortuna, ha a che fare con una troupe scalcagnata e con degli attori di quarta categoria che si credono Marlon Brando o Joan Crawford. Le tensioni della produzione sono tutte su di lui, che periodicamente va in crisi. Vorrebbe realizzare un progetto per la televisione per lasciare il segno.
Alessandro (Alessandro Tiberi): Stagista, ultima ruota del carro, è bistrattato da tutti, in particolare dall'attore Stanis La Rochelle. Risponde direttamente ad Arianna, l'assistente alla regia, della quale è segretamente innamorato. Quando c'è da fare qualche lavoro "sporco" è sempre il suo turno.
Arianna (Caterina Guzzanti): Assistente alla regia, si trova sempre a dover assistere a situazioni improbabili o a risolvere problemi assurdi che si presentano a causa della poca professionalità delle persone e in particolare degli attori. Tratta lo stagista Alessandro con durezza, ma alla fine gli vuole bene.
Stanis La Rochelle (Pietro Sermonti): Attore protagonista di gran parte dei lavori di Renè, è presuntuoso, si crede bellissimo e affascinante. È un interprete di quarta categoria, capace in scena di mono-espressioni uniche. Pensa di potersi imporre sempre al regista fingendo di non sapere che considerazione ha di lui la troupe.
Augusto Biascica (Paolo Calabresi): Capo elettricista, romanista sfegatato e romano convinto, ha un modo di fare rozzo e manesco. Mena sempre "Lorenzo", il suo schiavo, a cui fa fare di tutto. Crede di essere il boss, ma nessuno gli dà troppo conto.
Duccio Patanè (Ninnni Bruschetta): Direttore della fotografia svogliato, si fa di coca in ogni momento della giornata. Il suo "smarmella" è un marchio di fabbrica. In un certo senso è quello che ha più talento.
Diego Lopez (Antonio Catania): Delegato di rete impegnato a gestire le relazioni fra produzione, regia e rete televisiva, è ipocrita, superficiale, egoista. È un borghese piccolo piccolo che pensa solo ai suoi interessi.
CURIOSITÀ
» La serie in origine doveva chiamarsi Sampras, titolo del pilot.
» Il primo episodio di Boris è stato presentato nel 2006 al Festival del Cinema di Roma, sezione Extra.
» I pesci precedenti a Boris posseduti da Renè si chiamavano Stan (Smith), Adriano (Panatta), Bjorn (Borg), Ivan (Lendl), Serena (Williams), Venus (Williams), McEnroe. Nella terza stagione Boris viene sostituito da Federer.
» La sigla di apertura e di chiusura è composta da Elio e le Storie Tese.
» La canzone di chiusura dell'ultimo episodio della prima stagione è composta ed eseguita da Francesco Pannofino.
» Numerosi personaggi famosi hanno partecipato come ospiti ad alcune puntate. Tra questi ricordiamo Corrado Guzzanti, Valerio Mastandrea, Laura Morante, Valentina Lodovini, Filippo Timi, Giorgio Tirabassi.
» Nel 2008 Boris ha vinto il premio Telegrolla d'Oro per il Miglior Soggetto al Premio Saint Vincent.
» Al Roma Fiction Fest del 2008 ha ottenuto tre premi: Miglior Attore sitcom a Pietro Sermonti, Miglior produttore a Lorenzo Mieli, Miglior Lunga Serie. Ha ottenuto anche una menzione speciale come miglior prodotto televisivo.
IN TELEVISIONE
In Italia Boris è andata in onda in prima visione assoluta su Fox dal 16 aprile 2007. La terza stagione è andata in onda su FX. Dal 18 dicembre del 2009 è stata trasmessa in chiaro su Cielo.
La quarta stagione della serie
Recensione di Andrea Fornasiero
Probabilmente il più atteso evento della Tv italiana 2022 è il ritorno di questa comedy di culto. L'avevamo lasciata su Fox (e poi al cinema) e ora la ritroveremo su Star/Disney+, scritta e diretta dagli autori originali Luca Vendruscolo e Giacomo Ciarrapico, purtroppo senza il compianto Mattia Torre. Tornano tutti i protagonisti, a cominciare da Francesco Pannofino che per anni aveva caldeggiato la ripresa della serie e ora potrà finalmente rimettere i panni di René Ferretti, alle prese ancora una volta con la pigrizia della troupe, i capricci degli attori e i diktat imperscrutabili dell'Azienda, in un mondo però diverso, dove sono arrivati i social e gli influencer. C'è purtroppo anche una cattiva notizia: questa nuova stagione sarà di soli sei episodi da mezz'ora.Rimanendo in ambito nazionale, probabilmente la più alta commedia sociale dei nostri tempi. Una lettura baldanzosamente partigiana dell'intera società italiana, di cosa significhi per ampie fette della nostra collettività vivere e condividere l'esperienza della socialità nel clima simbolico e morale di un Paese atrofizzato da un potere politico immobile, e in [...] Vai alla recensione »
Più che a quello drammatico, questa serie appartiene certamente al genere della commedia, se non a quello comico.
"Che straordinario odore di set, mi sento a casa, e vi invidio signori. Voi artigiani che lavorate con mano e con occhio, con sapienza ed è per rispetto profondo della concretezza che trasuda da queste pareti che io mi sento di esprimere un mio umile pensiero: andatevene affanculo tutti! (Stanis La Rochelle: Il mio primo giorno, episodio 1)" "UUUUUU CAPRERA! Mamma mia la monnezza che ho fatto.