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Nominations agli Emmy Awards: il trionfo di Netflix

La piattaforma streaming di Los Gatos scalza il primato detenuto da HBO.
di Andrea Fornasiero

The Crown

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Claire Foy (Claire Elizabeth Foy) (40 anni) 16 aprile 1984, Stockport (Gran Bretagna) - Ariete. Interpreta La principessa Elisabetta nel film di Stephen Daldry, Philip Martin, Julian Jarrold, Benjamin Caron, Philippa Lowthorpe, Samuel Donovan, Jessica Hobbs, Christian Schwochow The Crown.
venerdì 13 luglio 2018 - Premi

Dopo 17 anni il primato come rete con più nomination al prestigioso premio della Tv americana è stato spezzato da Netflix: balzata a quota 112 contro le 91 dell'anno scorso scalza HBO fermatasi a 108 (ma anche il risultato dell'anno scorso di HBO, ossia 111, non sarebbe stato sufficiente). Netlifx, con la propria ampia produzione, ha occupato tutte le categorie. The Crown ha ottenuto 13 nomination, 12 Godless e Stranger Things.
Dall'altra parte Il trono di spade ottiene 22 nomination, Westworld 21. Altri candidati di punta nella gara sono il solito Saturday Night Live a quota 21; le più quotate tra le produzioni streaming The Handmaid's Tale (guarda la video recensione) a 20; L'assassinio di Gianni Versace: American Crime Story è in testa alle miniserie a 18; la comedy più nominata è Atlanta a 16.

Tra le novità di questa edizione spicca The Marvelous Mrs. Maisel, seconda comedy a 14 e già consacrata agli scorsi Golden Globe, Barry a 13, Godless a 12, Twin Peaks a 9 (molte delle quali per il sensazionale ottavo episodio) e diversi altri titoli a seguire come L'alienista, Ozark, Patrick Melrose, fino alle due nomination di Killing Eve, che sono però di gran peso.
Andrea Fornasiero

La serie, prossimamente in esclusiva italiana su TIMvision e molto apprezzata da critica e pubblico americani, è stata candidata per la migliore attrice protagonista in un drama con Sandra Oh e per la miglior sceneggiatura di un drama con un episodio firmato da Phoebe Waller-Bridge. Da segnalare anche la prima nomination di Rick and Morty come miglior programma animato per l'episodio Pick Rick.


In foto una scena di Stranger Things.
In foto una scena di Westworld.
In foto una scena di The Handmaid's Tale.

Tra gli assenti delle nomination principali spiccano due fra i titoli migliori del 2018: Mosaic di Steven Soderberg e The Terror prodotta da Ridley Scott, ma fa discutere anche come Twin Peaks non sia stata neppure nominata tra le migliori miniserie, sebbene per molti critici di tutto il mondo fosse il miglior "film" dello scorso anno. David Lynch si può comunque consolare con la candidatura come regista, ma le sue speranze per l'attore protagonista Kyle MacLachlan sono rimaste deluse. Sarà invece abituato a essere ignorato David Simon, autore di The Deuce insieme a George Pelecanos, serie drammatica dell'anno scorso completamente assente dalle categorie principali, i cui premi saranno assegnati la notte del prossimo 17 settembre.
Del resto nemmeno Il trono di spade può festeggiare del tutto visto che le sue due star, Kit Harington ed Emilia Clarke sono rimaste a bocca asciutta. Tra le altre novità di maggior pregio dell'anno scorso delusione anche per Mindhunter di David Fincher la cui unica nomination non tecnica è per l'attore "guest" Cameron Britton, che interpreta il corpulento serial killer Edmund Kemper.

Grande soddisfazione personale invece per Jeff Daniels con doppia nomination per due miniserie, protagonista in The Looming Tower e non protagonista in Godless. Laura Dern, che avrebbe di certo meritato per il suo ruolo in Twin Peaks, si è rifatta come protagonista del Tv movie The Tale, candidato anche come miglior film, dove sfida l'episodio di Black Mirror che fa la parodia di Star Trek, ossia USS Callister, che ha fruttato una nomination anche al suo protagonista Jesse Plemons.
Andrea Fornasiero

Avrebbe probabilmente raggiunto un risultato importante Roseanne, la comedy di maggior successo dell'anno, se non fosse stato per il suicidio d'immagine della sua protagonista con un tweet razzista che ha portato ABC a chiudere la serie, per cui è stata candidata solo Laurie Metcalf come non protagonista.
Notevole poi nel settore dei documentari la performance di Wild Wild Country, targato Netflix, che ha pareggiato le cinque nomination di Blue Planet II. Tra gli show competitivi Ru Paul's Drag Race pareggia con l'evergreen The Voice a 10 nomination, mentre tra i conduttori di night show Last Week Tonight with John Oliver è solo al comando con 9 candidature.
Passando infine alle sfide tra i vari network, dopo i due titani Netflix ed HBO si piazza NBC a 78 (contro le 64 del 2017). Segnano invece un calo le posizioni successive con FX Networks a 50 (da 55), CBS a 34 (da 39), ABC a 31 (da 36) mentre sono in leggera crescita le altre due principali piattaforme streaming Hulu a 27 (da 18) e Amazon Prime Video a 22 (da 16), così come Showtime è salita a 21 (da 15). Ancora una volta dunque la presenza dei network viene sostituita dalle cable e dallo streaming, quest'ultima ormai forza inarrestabile della "TV" americana.


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