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Film nelle sale: dove si è cacciato l'uomo dei sogni?

In uscita anche L'ultimo esorcismo, Jackass 3D e Tre all'improvviso.
di Nicoletta Dose

Ashley Bell interpreta Nell Sweetzer nel film di Daniel Stamm, L'ultimo esorcismo.
Ashley Bell (37 anni) 26 maggio 1986, Santa Monica (California - USA) - Gemelli. Interpreta Nell Sweetzer nel film di Daniel Stamm L'ultimo esorcismo.

venerdì 3 dicembre 2010 - News

Il principe azzurro, comprensivo, virile e affascinante. E la donna perfetta, bella, intelligente e disponibile. I due stereotipi più diffusi nell'inconscio e sulle pagine delle riviste rosa sono estremi e irraggiungibili. Non servirebbe ribadirlo ma la cocciutaggine è un difetto umano: quei modelli, così patinati e assoluti, non esistono. Scorazzano allegri nei sogni notturni ma svaniscono il mattino dopo, poi ritornano a confortare i cuori sofferenti, tra un pensiero e l'altro, ma solo per qualche minuto, senza impegno né promesse. Torna a confrontarsi con questi miraggi Woody Allen che, ancora una volta, assembla un gruppo di attori, di generazioni e tipi diversi, per analizzare con disincanto tormentate faccende amorose. Sembrano tutti disperatamente soli in Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni, dalla signora Helena (Gemma Jones) abbandonata dal marito (Anthony Hopkins) alla figlia Sally (Naomi Watts) innamorata del proprio capo (Antonio Banderas), dalla vicina di casa (Freida Pinto) in crisi pre-matrimoniale a Roy (Josh Brolin) stanco della relazione con Sally. Il cerchio si chiude, ma non riesce ad evitare i contraccolpi. La raffinatezza dei dialoghi riempie con eleganza un film pieno di passioni ma monco di una solidità sentimentale permanente. Dopo la parentesi spagnola di Vicky Cristina Barcelona e il rientro in patria di Whatever Works, il regista ritorna a Londra per raccontare, con la consueta e disarmante ironia, i moti della vita, rappresentando le debolezze umane con lucidità, mostrandoci quanto siamo buffi e inesorabilmente impreparati ad affrontare l'amore.

Paura e delirio in America
Dopo quasi quarant'anni dal primo capitolo di uno dei filoni horror più inquietanti della storia del cinema, in sala si ripresenta l'ennesima ragazzina indiavolata, vittima e carnefice, posseduta da Satana e pronta a diffondere il male. Il film si intitola L'ultimo esorcismo e qualcuno penserà: "Speriamo che sia l'ultimo". Ma il lungometraggio di Daniel Stamm non va maltrattato solo perché riprende uno stilema già frequentato assiduamente dai cineasti del passato. La storia del reverendo Cotton Marcus, finito in Louisiana a tentare di esorcizzare l'adolescente Nell, è anche la vicenda di un uomo truffaldino che tenta di rivalersi dai sensi di colpa, sfruttando l'occasione di salvare una persona dal baratro. Ma la conoscenza del Male non fa tornare indietro nessuno. A giocare con la morte, con tutto un altro stile, ci pensano invece gli stuntmen di Jackass 3D, documentario sulle ultime imprese dei, tanto famosi quanto demenziali, 'ragazzacci' di Mtv. Dimenticate le vecchie candid camera o le provocazioni grottesche delle "iene" televisive. Johnny Knoxville, Chris Pontius, Bam Margera e compagni vanno oltre la decenza. E in quella sfrontatezza, tra una sfida a tori poco mansueti e lanci incredibili verso il nulla, trovano il successo che questa volta si arricchisce anche dell'effetto 3D. Guardate, divertitevi e sorridete, ma non imitate a casa.

L'ebbrezza della Swinging London
Se pensate a Londra, vi viene subito in mente Carnaby Street? Vuol dire che amate gli intriganti capricci trasgressivi della Swinging London e, forse, oltre a musica, stile e movimento Mod, vi viene in mente la rivoluzionaria minigonna. Se così è, allora non sono ammesse lamentele. Il weekend in sala vi porta proprio a rivivere gli anni Sessanta londinesi (e non solo), e lo fa in due modi diversi, dandovi la possibilità di scegliere. Da un lato si propone la prima protesta femminile nella provincia inglese di un gruppo di operaie che ha portato alla legge sulla parità di retribuzione. Dall'altro l'intima biografia di John Lennon. We Want Sex di Nigel Cole e Nowhere Boy di Sam Taylor-Wood, due punti di vista per raccontare un periodo di grande fermento culturale, dove la lotta sociale per i diritti si intreccia alla storia personale di un giovane John Lennon nel pieno del suo successo con i Beatles. Da dove deriva il talento di una delle pop star più amate al mondo? La risposta sta nelle origini straziate, tra una madre assente ma piena di vita, e una zia dispotica e troppo raziocinante. L'infanzia felice, spesso, non appartiene ai geni.

Viaggio di riconciliazione
Erano i limoni e ora è la fotografia di una donna morta in un attentato. Il regista israeliano Eran Riklis parte da un punto di vista molto diverso rispetto al precedente Il giardino di limoni ma la riflessione ruota nuovamente attorno al concetto di frontiera, al suo sereno superamento o, al contrario, alla sua intrinseca affermazione di confine. Nella dimensione del solco da guardare, comprendere per poi attraversare e andare oltre, vive il tormento del protagonista del film Il responsabile delle risorse umane, messo sotto accusa da un giornalista che millanta onestà intellettuale e mette in luce l'indifferenza del soggetto di fronte alla morte di un'operaia della sua azienda. Per risolvere l'inghippo e recuperare credibilità, il responsabile delle risorse umane parte per un lungo viaggio alla ricerca dei parenti della donna. Un viaggio difficoltoso e pieno di imprevisti, che balza da una destinazione all'altra, oltrepassando confini materiali e limiti umani. Tratto dall'omonimo romanzo di Abraham Yehoshua, il film ruba la struttura narrativa e la arricchisce con immagini rivelatrici che parlano direttamente allo spettatore. Che in questo caso deve lasciare a casa i pregiudizi.

La ricerca dell'amore perfetto
La commedia sentimentale americana vince sui concorrenti se, nel cast, annovera Katherine Heigl. L'attrice, dai tempi dell'esordio in Molto incinta ha collezionato una serie di film d'amore conditi dall'ingrediente dell'umorismo e dall'happy end assicurato. Basta che funzioni insomma, e così il filone continua. In sala arriva Tre all'improvviso di Greg Berlanti, storia di una donna e un uomo diversissimi ma costretti a vivere sotto lo stesso tetto dopo che la coppia di amici in comune, morta in un incidente, lascia loro in affidamento la figlia neonata. Tra un litigio e l'altro, l'amore innesterà le sue trappole, le spargerà tra una pappetta e un bagnetto, e infine i due cominceranno a piacersi un po'. Niente cinismo in casa Heigl. Se preferite storie più difficili e approfondite, allora scegliete Tornando a casa per Natale di Bent Hamer, tratto da una serie di racconti del norvegese Levi Henriksen. L'intreccio di vite solitarie sullo sfondo di una città immaginaria sarà un'occasione per riflettere sull'importanza dell'amicizia, senza buonismi di sorta.

Una piccola storia per tutti
E infine l'animazione per gli spettatori piccini. Il cartone animato di produzione italo-francese Mià e il Migù di Jacques-Rémy Girerd racconta la vicenda di una bambina rimasta senza mamma e con un papà lontano. Quando un presentimento la mette in guardia sul malessere del padre, decide di partire per raggiungerlo. I tratti del disegno sono semplici, ben diversi da quelli della Pixar o della Dreamworks, ma la storia è ricca di insegnamenti e lezioni di vita che i bambini (e i genitori) apprezzeranno. Rimangono in sala il penultimo capitolo del maghetto, Harry Potter e i doni della morte – Parte I, i lunghi capelli magici di Rapunzel e la risata caciarona di A Natale mi sposo.

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