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John Turturro ancora una volta a Napoli per lo spettacolo "Fiabe italiane"

La seconda incursione teatrale dell'attore/regista.
di Fiorella Taddeo

Un'opera tratta da Calvino
John Turturro (John Michael Turturro) (67 anni) 28 febbraio 1957, New York City (New York - USA) - Pesci.

martedì 2 febbraio 2010 - News

Un'opera tratta da Calvino
Chissà se si sente più a suo agio tra le strade caotiche di Broadway o in quelle, altrettanto caotiche ma per ragioni diverse, del centro storico partenopeo. Sta di fatto che John Turturro è ormai di casa all'ombra del Vesuvio, attratto da un'alchimia fatta di origini, storia, musica e teatro. L'attore e regista italo americano sbarca oggi nuovamente nel golfo per portare all'amatissimo e storico Teatro San Ferdinando (quello di Eduardo De Filippo) il suo nuovo spettacolo "Fiabe Italiane – Italian Folktales", liberamente ispirato all'omonimo lavoro di Italo Calvino e alle fiabe di Giambattista Basile e Giuseppe Pittrè, e prodotto dalla Fondazione del Teatro Stabile di Torino e dal Teatro Stabile di Napoli, in un progetto speciale realizzato con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Si tratta della seconda incursione teatrale a Napoli dell'artista di Brooklyn, dopo il successo della trasposizione di "Questi fantasmi" di De Filippo (titolo dello spettacolo "Soul of Naples"), portato in scena nel 2006 al Teatro Mercadante.
Il testo di "Italian Folktales", in cartellone fino al 7 Febbraio, scritto da Katherine Borowitz, Carl Capotorto, Max Casella e John Turturro, è interpretato dall’attore statunitense – che firma anche la regia – e da Jess Barbagallo, Katherine Borowitz, Max Casella, Richard Easton, Erika La Ragione, Aurora Quattrocchi, Giuliano Scarpinato, Aida e Diego Turturro. Le musiche, rigorosamente dal vivo, sono della Compagnia Artistica "La Paranza del Geco".
«Ho scelto le Fiabe italiane – ha dichiarato l’attore e regista – perché sono state il primo regalo ricevuto da mia moglie Katherine Borowitz, quando eravamo ancora fidanzati. Sono un grande estimatore delle opere di Calvino. Trovo irresistibili la parsimonia e la bellezza delle fiabe. Sono storie piene di grazia e al tempo stesso umili, sono lo specchio di un’Italia senza confini, un continente più che una nazione. Il loro è un afflato universale che trascende tempo e luogo. Sono l’espressione di una realtà dura e poverissima; cercano di ridare speranza a chi non ne ha, rendendo la loro esistenza più sopportabile".
Turturro non nasconde la soddisfazione di portare in scena un lavoro su cui avevano riposto notevoli aspettative grandi del nostro passato artistico. "Oggi- ha affermato- essere il primo che riesce a mettere in scena Fiabe italiane è un onore che mi è difficile descrivere. Anche perché, prima di me, ci aveva provato il grande Federico Fellini. Negli anni Settanta lui e Calvino si erano incontrati più volte per discutere il progetto, mai andato in porto".
Intanto, è prevista per giugno l'uscita nelle sale di Passione, titolo provvisorio per il film che John Turturro ha voluto realizzare per raccontare la storia della canzone napoletana. L'occhio straniero, ma non troppo, del regista attraversa la città portando alla ribalta antichissime e più moderne melodie: dal "Canto della lavandaie del Vomero" del 1200 a "Napule è" di Pino Daniele. Nel cast anche Lucio Dalla, gli Avion Travel, James Senese, Pietra Montecorvino, Massimo Ranieri, Lina Sastri e Fiorello.

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