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5x1: cinque amori impossibili a base di sangue

Ho perso la testa per un vampiro.
di Stefano Cocci

Il mito del vampiro
Robert Pattinson (38 anni) 13 maggio 1986, Londra (Gran Bretagna) - Toro. Interpreta Edward Cullen nel film di Catherine Hardwicke Twilight.

mercoledì 19 novembre 2008 - Approfondimenti

Il mito del vampiro
Il mito senza tempo, vecchio quasi quanto l'Uomo, del vampiro, dell'essere che dissangua le sue vittime e le costringe a una esistenza senza fine, senza morale e senza anima ha quasi perso le sue origini antropologiche e sociali ed è stato a sua volta "vampirizzato" dal cinema. Sul grande schermo se ne sono visti di tutti i colori: spaventosi e spaventevoli come quelli anni Trenta, stilizzati come le icone anni Ottanta, glamour come la variante alla Neil Jordan o pure adolescenziali come Twilight, l'ultimo prodotto in serie che si annuncia come uno degli eventi di questa fine 2008. Costante tra tutte queste differenti letture del mito di Dracula e i suoi emuli è l'amore, espresso attraverso la possessione vampiresca, la goccia di sangue che cola dal collo o dal polso del malcapitato o la sventurata di turno che sostituisce nell'immaginario una atavica perdita di verginità. L'amore vampiresco ha espresso forme differenti del sentimento e della sua gestualità. Eccone alcuni esempi.

Dracula di Bram Stoker
Un maestro come Coppola ritorna al cinema dei tempi eroici nella messa in scena ma anche nella costruzione della storia, con cui va a caccia di emozioni semplici, a volte crude ed essenziali. La storia tra Mina e Vlad è così: il racconto di una possessione forte come una magia, intramontabile come un amore destinato a durare per sempre.
Protagonisti sono un Gary Oldman che, all'epoca di Dracula, era un attore in forte ascesa, e una Winona Ryder che ancora non aveva fatto parlare di sé come accadde in seguito. Si era ancora in tempo ad immaginarla innocente e delicata, mentre l'attore inglese aveva già una discreta nomea da "maledetto". Una delle coppie meglio assortite del tempo. Sul grande schermo, sia chiaro.

Twilight
Belli come solo la gioventù innocente sa giustificare, pronti per diventare le icone di questo 2008 preso in mezzo tra crisi economiche planetarie e guerre che sembrano non finire. È ancora una volta una storia d'amore a scompigliare il diario della quotidianità, le pagine dei giornali listate a lutto, regalando un sorriso e, forse, un sogno. Così, i protagonisti di Twilight hanno prima conquistato il Festival del cinema di Roma e ora si annunciano come uno degli eventi dell'autunno – inverno.
Lei incontra lui, si amano ma c'è un segreto a dividerli. Non solo: i nemici di lui minacciano la vita di lei. Nel film di Catherine Hardwicke tutte le pulsioni che nella storia del vampirismo ne hanno rappresentato la simbologia più sentita, tornano alla luce: la sessualità, il possesso, il brivido della morte vissuto in punta di bacio, per due amanti che possono conquistarsi solo alla luce del crepuscolo.

Underworld
Ancora un esempio di amore transgender. Da una parte, quello di un licantropo per una vampira che, come nella migliore tradizione delle tragedie omeriche, ha dato il via ad una guerra senza fine che si trascina fino ai giorni nostri dalla notte dei tempi. Dall'altra quella che consuma Kate Beckinsale/Selene e Scott Speedman/Michael Corvin. Quest'ultimo, suo malgrado, nelle pieghe della storia è trasformato in una nuova forma di super vampiro. Ma siccome il ragazzo sarà anche mutato geneticamente ma non è stupido, punta la bella Selene e la fa sua, scatenando una guerra nella guerra.

Buffy
È la Van Helsing in gonnella, protagonista di una interminabile serie tv che ha fatto in tempo a gettarla tra le braccia di demoni e vampiri, combattuta come solo può esserlo chi, in origine, era destinata ad abbattere questi nemici dell'umanità.
L'amore di Buffy e del suo Angel ha conquistato frotte di teen ager, un po' come, anni e anni prima, aveva fatto lo sparo a J.R. o il mistero di Laura Palmer con i loro genitori. Un tormentone televisivo degno delle serie più acclamate. In tutto questo, Buffy ha continuato ad uccidere vampiri e a proteggere l'Uomo dal loro dominio sulla Terra. Poi, abbandonata dal bel tenebroso che le rubò l'anima, scopre la passione tutta sesso e niente anima per un altro vampiro. Ma come direbbe Michael Ende, questa è un'altra storia.

Miriam si sveglia a mezzanotte
Un pezzo di storia anni Ottanta, onirico e scabroso. Dietro la macchina da presa c'è Tony Scott, fratello di Ridley, che mette in scena uno stilizzato e iconico affresco della morale dell'epoca, in cui ambiguità e sensualità la fanno da padroni. C'è un David Bowie ambiguo e perverso ma soprattutto ci sono Catherine Deneuve e Susan Sarandon al massimo del loro fascino. Soprattutto la francese è scostante e fredda, ma la sua tensione sessuale pulsa sotto i tailleur che le danno un contegno da gran dama. La scena tra le due nel salotto di Miriam in cui svolge la seduzione, galeotto un bicchiere di liquore che si rovescia, è di una forza dirompente e passionale.

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