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Eastwood, Connery, Wayne: eroi del dvd

La riscoperta di tre eroi.
di Pino Farinotti

Il westerner Clint
Clint Eastwood (Clinton Eastwood Jr.) (93 anni) 31 maggio 1930, San Francisco (California - USA) - Gemelli.

lunedì 8 settembre 2008 - Focus

Il westerner Clint
Il dvd sta riproponendo nuove serie che poi nuove non sono, e questo è interessante. In edicola parte una proposta su Sean Connery; la Warner ripresenta, in edizione preziosa, tutti e cinque i titoli dell'ispettore Callaghan, con Clint Eastwood; ancora in edicola stanno uscendo alcuni dei titoli fondamentali con John Wayne. Le ragioni per queste scelte editoriali sono molte, legate a variabili magari complesse, ma la prima opzione naturalmente è il marketing, dunque il gradimento, e quei tre nomi sono in testa a quella hit parade, per numero di titoli e per gradimento, appunto. Il segnale va rilevato: nel mezzo di tanta proposta, nella televisione, fra fiction più o meno sentimentali e banali, fra film violenti o tristi o "effettistici", il mercato del dvd, che è sempre più importante in termini di numeri e che dunque sempre più rappresenta la scelta popolare, riscopre l'eroe. Eastwood è del '30, come Connery. Nasce come eroe, certo non senza macchia, del nuovo western di Leone che diede indicazioni che cambiarono il genere. E anche diretto da altri, il "westerner" di Clint aveva sempre quella personalità. Terminata quella stagione, in qualche modo Eastwood non volle dilapidare quell'eredità e continuò a operare, questa volta in un ambiente che non erano i boschi, le pianure o le rocce, ma a San Francisco nei panni dell'ispettore Callaghan che altri non è che uno sceriffo metropolitano. Quando Callaghan ha di fronte un criminale non sta a leggergli i suoi diritti, lo ammazza ritenendo di fare un favore alla collettività. Nel west si faceva così.

Connery, amico-eroe Connery nasce James Bond e già basterebbe, se si parla di eroe. Ma Connery, nella sua lunga carriera, emancipandosi da quel ruolo tanto importante quanto devastante, si è accreditato come compagno di viaggio umano e credibile per noi utenti. Non solo per i personaggi che ha interpretato (c'è anche l'eroe massimo, Robin Hood) ma per la sua faccia e il suo corpo. C'è, nella sua figura, un mistero rassicurante. Come a dire ..."finchè c'è lui". Quando nel 1961 Gary Cooper morì l'America si ritrovò attonita. Non veniva a mancare solo un attore. Il presidente Kennedy disse: "Come faremo adesso senza di lui?". Era un amico-eroe, come Connery.
Poi c'è John Wayne, il più eroe di tutti. Prima di tutto un dato: con quasi settanta titoli pubblicati, Wayne è l'attore più presente nei dvd. Più di tutti i divi contemporanei dunque. A molte lunghezze seguono loro, Eastwood. e Connery, e poi divi più giovani, come Costner e Gibson, anche loro eroi, magari con connotazioni più attuali. Ma perché il primatista assoluto dei dvd è un attore morto 29 anni fa, senza set da 32 (Il Pistolero)? Prima di tutto perché trattasi di personaggio di enorme identità. E poi: perché gente come Cooper, Grant, Gable, lo stesso Bogart hanno meno fortuna nell'home? Erano tutti icone strepitose, dall'enorme appeal, erano tutti eroi. Ecco, la differenza forse è lì: Wayne è il più eroe di tutti, totale, certamente lontano dalla moda e dalla cultura attuali. Ne I Comanceros, cattura un fuorilegge, che cerca di corromperlo. John gli dice "Io ho quella che tu forse consideri una debolezza, sono onesto". È una gran bella dichiarazione... fuori moda, magari.

Wayne, simbolo dell'America
Wayne era politicamente un falco, sempre al fianco dei candidati, o presidenti, repubblicani. Era ritenuto "orrendamente di destra". E le sinistre ce la mettevano tutta per odiarlo. Interpretò, e diresse, I Berretti verdi, l'unico film che difendeva il Vietnam. Fece imbestialire i liberals americani e i pacifisti europei. Ma quando morì fu dolore vero, perché ci accorgemmo quanto gli eravamo affezionati, ma guai ad ammetterlo. Ed ecco che adesso, dopo che il tempo ha scremato l'essenziale, Wayne è in testa alla hit parade dei dvd. Forse, alla fine, il suo ruolo, il suo segnale poco di moda e poco allineato, consumato di nascosto, ci soccorre di questi tempi. La storia e i media ci fanno paura. Il pericolo è fra noi. Vorremmo un amico, rassicurante e forte. Lo sceriffo Wayne saprebbe scovare Bin Laden, e lo metterebbe a posto. Wayne si è così posto come cellula guardinga, attenta e reattiva in una zona sepolta ma vigile della nostra coscienza e della nostra memoria. Si instaura dunque come garante e anche come deterrente. Ribadiamo che dati i tempi, potrebbe essere inteso come una nostra debolezza, una nostalgia sospetta, un simbolo di cui fruire senza farlo sapere. Anche perché ai nostri giorni, essere onesti non fa audience, dunque è poco importante. John è morto nel '79, non c'era ancora Tarantino, non c'erano ancora I segreti di Brokeback Mountain. Un inciso: sarebbe stato curioso sentire l'opinione di Wayne sui cow boys gay. Eppure il suo personaggio, il suo segnale, erano già, generalmente, indeboliti, superati. Più tardi, fino ad oggi, e si parla sempre di corrente prevalente, si è cercato di vendere l'omone patriottico, come modello grottesco. Sarà anche superato e grottesco ma è il più comprato. Appunto. Era abituato, John, a esser contestato. Una volta, verso la fine, ospite a Oxford, criticato dagli studenti (alcuni lo fischiavano altri lo deridevano), ricordò la guerra d'Indipendenza, quando gli americani scacciarono gli inglesi. Disse: "Lo capite vero, guardandovi, perché vi abbiamo rispedito a casa, nel 1776?" In Un uomo tranquillo prende a calci nel sedere la riottosa moglie Maureen O' Hara, cosa orribile, ma ti fa stare dalla sua parte. Nel film Torna il Grinta, Katharine Hepburn, dopo essersi accapigliata per tutto il film con questo sceriffo, alla fine lo abbraccia e gli dice "Voi siete un vero uomo, mi avete fatto sentire sicura, è stato un privilegio viaggiare con voi." Anche Katharine, la femminista più aggressiva d'America si era arresa al supermacho. Alla fine degli anni Sessanta a Nikita Kruscev, in visita a Hollywood presentarono John Wayne. Il premier russo gli confessò che c'era stata, da parte del KGB, l'ipotesi di un attentato contro di lui, simbolo strepitoso dell'America forte. Disse che si era opposto, non poteva pensare di non vedere altri film con John Wayne. Se ci fossero stati i dvd, Hepburn e Nikita, che davvero non la pensavano come Wayne, sarebbero stati consumatori fedeli dei suoi film. Come tutti noi.

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