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Film in tv: quando il cinema è un miracolo

Dai maggiori autori del passato alle commedie più recenti, il cinema questa settimana è decisamente "in chiaro".
di Edoardo Becattini

Nessuno è perfetto (nei rapporti amorosi)

mercoledì 30 aprile 2008 - Televisione

Nessuno è perfetto (nei rapporti amorosi) Una piccola antologia della commedia americana brillante si affaccia nella prima domenica pomeriggio di maggio. Una panoramica breve ma assolutamente significativa, considerando i due autori che prende in considerazione: due personaggi della storia del cinema che, a dispetto delle origini europee per entrambi, costituiscono due pilastri per il film classico hollywoodiano. Di Billy Wilder possiamo gustare forse il miglior risultato comico della sua filmografia, lo squisito A qualcuno piace caldo (La7, 14.00), magistrale per umorismo e costruzione della sceneggiatura. Di due soli anni più tardi (1961) è l'ultimo film diretto invece da Frank Capra: Angeli con la pistola (La7, 17.20) è un'altra gustosissima opera che attinge al filone gangster e al repertorio della commedia degli equivoci che Capra conosceva fin troppo bene. Proseguendo nel palinsesto, ci si ricollega a Capra, in quanto, se per lui la vita era meravigliosa, per Kusturica è addirittura un miracolo, un continuo susseguirsi di eventi straordinari, assurdi e immaginifici. La vita è un miracolo (Rete 4, 23.20) è uno degli ultimi allestimenti di quel simpaticamente chiassoso circo di anime che movimentano i film del regista serbo. Lunedì, ancora un altro pomeriggio "genuino", orientato intorno alla visione di un ottimo film italiano d'annata, tratto da uno dei più famosi romanzi di Alberto Moravia. La noia (La7, 14.00) descrive l'inquietudine dei giovani borghesi viziati, seguendo la storia di Dino, aspirante pittore svogliato e disilluso che perde tutto se stesso per l'acerba bellezza di una giovanissima Catherine Spaak. I rapporti di coppia sono molto meno turbati ed ossessivi in prima serata, ma non per questo meno complicati: in Hitch – Lui sì che capisce le donne (Canale 5, 21.10), Will Smith è appunto uno specialista dei bioritmi del cuore, che inizia uomini maldestri alle regole della conquista amorosa.

Americani in Oriente Martedì è ancora giornata adatta per riscoprire i classici, ed in particolar modo capolavori di due generi tipicamente americani come il western o il noir poliziesco. Là dove scende il fiume (Rete 4, 16.35) è un solido western anni '50 sui cowboy ai tempi degli assalti alle carovane, quando difendevano la libera circolazione di gente e di bestiame. Una squillo per l'ispettore Klute (Raisat Cinema, 21.00) ci sposta avanti di diversi anni e ci mostra al posto di James Stewart un Donald Sutherland in crisi d'identità: un detective incaricato di indagare sull'omicidio di un collega che finisce per ritrovarsi in un torbido rapporto con la prostituta-testimone Jane Fonda. Il giorno seguente, mercoledì, restiamo in terra statunitense, ma dalla virilità forte e marcata degli ultimi due film passiamo a pellicole giocate interamente su caratteri femminili. Le streghe di Eastwick (Rete 4, 23.45) sfrutta il fascino di un trio come Michelle Pfeiffer, Susan Sarandon e Cher per dare vita ad una commedia in cui confluiscono elementi soprannaturali e momenti orrorifici, oltre ad un diabolico e gigione Jack Nicholson. Con Clockwatchers – Impiegate a tempo determinato (RaiUno, 3.15) siamo invece sul versante della tipica commedia indipendente americana, nell'assistere alla storia di quattro giovani amiche che condividono ambizioni e varie forme di precariato. Giovedì sera il cinema americano degli ultimi tempi si confronta con l'estetica e la vita del Sol levante. Anche se decisamente differenti in stile e tematiche affrontate, Kill Bill Vol. 1 (Italia 1, 23.30) di Tarantino e Lost in Translation (RaiUno, 3.20) di Sofia Coppola, sono due film di successo che danno una forte dimostrazione di un'apertura dello spazio cinematografico americano verso il Giappone; in un senso di citazionismo pop il primo, come dimensione per una solitudine esistenziale il secondo.

I dubbi del sabato notte Venerdì prosegue la "retrospettiva" su Indiana Jones, programmata dalla televisione forse per ingannare l'attesa o comunque far rivivere quello spirito esotico e avventuroso delle imprese dell'archeologo. Indiana Jones e il tempio maledetto (RaiDue, 21.05) è la seconda parte di questa tri, o meglio, tetra-logia che non facciamo fatica a definire fra le più dinamiche ed avvincenti di tutte le grandi "saghe" del cinema. Sempre di cinema d'intrattenimento si tratta, ma dotato di una patina più grezza, artigianale e volutamente sovversiva di un sistema stabilizzato, Christine – La macchina infernale (Sky Max, 21.00) è una storia di Stephen King che John Carpenter ha ripreso e riadattato in un film di genere piuttosto apprezzato non solo dagli appassionati. Il tradizionale bivio del sabato, oltre a proporre la consueta alternativa "in famiglia" con i due sequel Babe va in città (Italia 1, 19.25) e Il dottor Dolittle 2 (Italia 1, 21.10), si appropria anche dell'orario notturno con una scelta più tipicamente "da cinéphile" come le due versioni di capolavori letterari realizzate da Jean Renoir: Il testamento del mostro (RaiTre, 2.05) - da Dr. Jekyll e Mr. Hyde – e Madame Bovary (RaiTre, 3.25); oppure con due recenti commedie di ambito europeo come il film francese Ah! Se fossi ricco (RaiUno, 1.40) e l'italiano La febbre (RaiUno, 3.20) con Fabio Volo.

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