Nome di battesimo: Jeremy Lerner
Tutti gli sceneggiatori di questo mondo hanno, nei loro curriculum, degli apparenti "buchi temporali", che in realtà corrispondono a mesi trascorsi su sceneggiature di film i quali, per le più varie ragioni, non sono mai stati realizzati (in Italia è ormai leggendario il Viaggio di G.Mastorna di Fellini) - o a riscrivere sceneggiature altrui senza poi, sempre per le più diverse ragioni, apparire nei titoli.
Ma ho appena sentito la storia del caso-limite: lo sceneggiatore più sfigato del mondo. É americano, si chiama Jeremy Lerner. Ha firmato il primo film nel 1972: si intitolava Drive, he said, e Jack Nicholson lo scelse per esordire come regista. Lo stesso anno Michael Ritchie diresse il secondo copione di Lerner, The Candidate, con Robert Redford. E il nostro Jeremy vinse addirittura l'Oscar per la miglior sceneggiatura originale, superando concorrenti come Il fascino discreto della borghesia di Bunuel e Soffio al cuore di Malle. Beh, da quel giorno per venti lunghi anni Lerner ha continuato a lavorare come sceneggiatore e non è mai più riuscito a vedere il suo nome nei titoli di testa di un film. Ne ha scritti a decine, glieli hanno pagati - ma o non sono mai stati realizzati o qualche altro scrittore gli ha tolto il diritto ai credits, secondo le ferree regole del Writers Guild of America. Dimenticavo: Lerner è stato anche lo speechwriter di Eugene McCarthy, candidato alla Presidenza sconfitto contro tutti i pronostici. E subito dopo essere stato mollato dalla moglie, la sua casa di Oakland è bruciata nel grande incendio del 1991. Se volete toccare qualcosa...