Attore teatrale, cinematografico e televisivo, Rémy Girard è considerato un'icona in Quebec. Popolare e ben voluto, l'artista è diventato, negli anni, amico e collaboratore del regista Denys Arcand, con il quale ha girato i suoi più grandi successi. È l'attore che ha ricevuto più nomination nella storia dei Genie Awards.
L'amore per il teatro
Maggiore di sei fratelli, Rémy Girard cresce in una famiglia dedita alla politica. Il padre infatti, è il capo del consiglio dei ministri durante l'amministrazione di Daniel Johnson. Ma Girard non ne vuole sapere di fare carriera nel settore politico: lui preferisce il teatro. Lo spirito ribelle dell'adolescenza lo porta a lasciare la scuola a diciassette anni ma il padre gli impone di lavorare per capire l'importanza della formazione scolastica, così torna sui banchi, si diploma e solo più tardi decide di cimentarsi nella recitazione. Si trasferisce a Laval, dove si inserisce ne "La Troupe des Treize", un gruppo di teatranti che rifanno i grandi classici di Chekhov o Molière, rielaborandoli con numeri di improvvisazione.
L'incontro fortunato con Denys Arcand
A quel punto comincia a dedicarsi completamente alla vita in teatro, porta alcuni spettacoli in strada e all'università, fino a quando il regista Denys Arcand lo nota e lo corteggia per inserirlo nel cast del film Il declino dell'impero americano (1986). Allora Girard aveva già recitato in alcuni film per il cinema (Les Beaux Souvenirs, Les Yeux Rouges) e per la televisione (Bye-Bye e Manon) ma non aveva ancora avuto un ruolo da protagonista. Grazie al ruolo dell'intellettuale Rèmy, libertino a parole ma totalmente ingabbiato in una serie di ipocrisie sociali, diventa molto popolare, apprezzato da pubblico e critica. Nel 1988 si fa dirigere da Francis Mankiewicz nella commedia Le porte girevoli, seguita dalla seconda collaborazione con Arcand, il drammatico Jésus of Montréal, vincitore del premio della Giuria a Cannes.
La popolarità e la televisione
Ormai attore consacrato e richiestissimo, Girard colleziona ruoli più o meno rilevanti che mettono in luce il suo istrionismo e la grande autoironia di cui è dotato. In televisione lo vediamo nella serie La petite vie (1993-1994) e in Scoop (1994) mentre al cinema veste i panni di una baronessa nell'eccentrico Lilies - Les Feluettes (1996) e in altri numerosi film di eccellenza, sfortunatamente distribuiti solo in Canada. Nel 2003 riprende in mano i vestiti del protagonista de Il declino dell'impero americano per indossarli ne Le invasioni barbariche, film tragicomico, nuovamente diretto da Denys Arcand. In quest'ultimo lavoro interpreta così Rémy, malato terminale sul letto di un ospedale, capezzale triste ma pieno di emozioni al quale vengono a far visita amici e parenti, affetti e nemici di lunga data. Il film vince l'Oscar come miglior film straniero.
Grandi e piccoli successi, in tv e al cinema
La televisione lo chiama insistentemente. Così, dopo aver dimostrato di saper condurre la trasmissione "La Chasse aux Trésors" alla fine degli anni Novanta, Girard partecipa come attore alla serie di successo Les Bougon: C'est aussi ça la vie (2004) seguito dal corrosivo film tv Human Trafficking - Le schiave del sesso (2005) con Mira Sorvino e Donald Sutherland. Al cinema invece compare nella commedia Blades of Glory (2007) con Will Ferrell e ne L'età barbarica (2007) di Denys Arcand che, ancora una volta, punta il dito sui vizi della società occidentale. Torna figura principale della narrazione nella serie tv comica InSecurity (2011) e partecipa al film cinematografico La donna che canta (2010) di Denis Villeneuve, storia di due gemelli alla ricerca delle proprie radici.
