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Arnaldo Ninchi

Arnaldo Ninchi è un attore italiano, è nato il 18 dicembre 1935 a Pesaro (Italia) ed è morto il 6 maggio 2013 all'età di 77 anni a Roma (Italia).

La classe teatrale va al cinema

A cura di Fabio Secchi Frau

Per la grande libertà di linguaggio con cui mette in scena e racconta personaggi che sotto un certo sguardo sono "sociali", Arnaldo Ninchi si è imposto a teatro come raramente succede. È una libertà alla quale non siamo molto abituati, bisogna dirlo, ma il bello è che cerca di portarla anche nella settima arte, infondendo grande poesia in questo nostro cinema, in cui mescola magistralmente la fantasia, il realismo... e a volte il grottesco.

La carriera teatrale
Nato a Pesaro, frequenta i corsi di recitazione dell'Accademia d'Arte drammatica Silvio D'Amico, trovandosi poi a lavorare con alcune delle compagnie più importanti del dopoguerra: il Teatro Popolare Italiano di Vittorio Gassman, la compagnia Proclemer-Ferrero, la Compagnia dei Quattro, la Compagnia di Salvo Randone e quella De Lullo-Falck-Valli-Albani, portando in scena "Adelchi", "Edipo Re", "Santa Giovanna", "Andorra", "La bisbetica domata", "Enrico IV", "Le tre sorelle" e "Il gioco delle parti". Molto apprezzato per le sue performances al Teatro Greco di Siracusa, fonda una propria compagnia mettendo in scena opere come: "O di uno o di nessuno", "Sogno ma forse no", "Cecè", "Non si sa come", "Ma non è una cosa seria", "L'uomo, la bestia e la virtù", ancora un "Enrico IV", "Jacques o la sottomissione", "In principio", "Gli innamorati", "Ricorda con rabbia", "Il filantropo", "Le mani sporche", "Più che l'amore" e "Due dozzine di rose scarlatte". Poi porta in scena per la Rai un ciclo di tre commedie del Teatro di Eduardo, ma si mette in luce anche sul piccolo schermo con gli sceneggiati: Le pecore nere di Albertazzi, Mata Hari di Landi, Titus Brandsma di Maestranze e Sacco e Vanzetti(1977) di Giacomo Colli con Stefano Satta Flores.

Debutto e i film con Pupi Avati
Il debutto cinematografico arriva nel 1979 con il film di Giuliano Montaldo Il giocattolo con Nino Manfredi. Poi è ancora tv le fiction Le due croci (1988) ed È proibito ballare (1989) di Cesare Bastelli, Fabrizio Costa, ma soprattutto Pupi Avati con il quale collaborerà anche nel superbo Magnificat (1993) con Luigi Diberti, Massimo Sarchielli e Massimo Bellinzoni, senza contare la commedia Dichiarazioni d'amore (1994) e il fantastico L'arcano incantatore (1996).

La carriera nel piccolo schermo
Torna nel piccolo schermo con la miniserie Voci Notturne (1995), la soap Incantesimo (1998), il telefilm La vita che verrà (1999) e la fiction Il caso Fenaroli (1996), poi sarà accanto a Gérard Depardieu e Vanessa Redgrave ne Mirka (2000). Ancora tv con Piccolo mondo antico (2001), Onora il padre (2001), Il lato oscuro (2002), La casa dell'angelo (2002), Le stagioni del cuore (2004), Don Bosco (2004) e La provinciale (2006), seguito da Boris (2007-2008) e da Coco Chanel (2008). Per il cinema, Silvio Soldini lo vorrà invece in Giorni e nuvole (2007).

Ultimi film

Docu-fiction, (Italia - 2010), 88 min.
Commedia, (Italia - 2008), 102 min.
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