Anno | 2011 |
Genere | Comico, |
Produzione | Italia |
Durata | 97 minuti |
Regia di | Gennaro Nunziante |
Attori | Checco Zalone, Nabiha Akkari, Rocco Papaleo, Tullio Solenghi, Annarita del Piano Ivano Marescotti, Anis Gharbi, Michele Alhaique, Mehdi Mahdloo, Luigi Luciano, Anna Bellato, Bruno Armando, Andrea Bonella. |
Uscita | mercoledì 5 gennaio 2011 |
Tag | Da vedere 2011 |
Distribuzione | Medusa |
MYmonetro | 3,02 su 10 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 26 febbraio 2020
Argomenti: Checco Zalone
Grazie a una raccomandazione Checco ottiene lavoro come addetto alla sicurezza del Duomo di Milano. Il film ha ottenuto 3 candidature ai Nastri d'Argento, 1 candidatura a David di Donatello, In Italia al Box Office Che bella giornata ha incassato 43,5 milioni di euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Checco, security di una discoteca della Brianza, sogna di fare il carabiniere ma viene respinto al colloquio. Grazie alla raccomandazione di uno zio presso il vescovo di Milano, si ritrova a lavorare come addetto alla sicurezza del Duomo. Qui conosce Farah, una ragazza araba che si finge studentessa di architettura per avvicinare la Madonnina, ai piedi della quale medita in realtà di depositare una bomba per vendicare l'uccisione della sua famiglia. Checco abbocca immediatamente all'amo di Farah -lui pugliese di madre tarantina e lei "francese di madre bina"- ma quel che la ragazza non può immaginare è che la maggior minaccia per il prossimo e per il patrimonio artistico italiano è rappresentata da Checco stesso: un esplosivo connubio di ignoranza e beata, razzista ingenuità.
Alla seconda prova cinematografica, Checco Zalone, il personaggio creato da Luca Medici per portare a galla il peggio del "buon uomo" italiano, conferma di possedere una scintilla di genialità, che gli permette di conquistare critica e pubblico, distraendoli persino dalle enormi debolezze di fattura dei suoi film. Più idiota di Clouseau, più ingenuo di Mr Bean, maschera poco italiana dell'italiano medio in soluzione concentrata, Zalone non conosce pudore né timore, nemmeno in fase di scrittura, e dunque si scaglia contro le missioni di pace così come contro Chiesa e clero (gli angeli e i demoni di "don Brown", insomma), come pochi altri oserebbero fare al di là di una battuta, così in grande stile.
Che Bella Giornata non prosegue Cado dalle nubi, il setting è stato azzerato e ripensato in toto, ma estingue per sempre il dubbio che il comico avesse un unico colpo in canna, fatto della somma delle sue sparate televisive, e ci permette di salutare davvero l'avvento di un talento così intelligente da prendere il proprio pubblico come target nel senso letterale di bersaglio (sviando minimamente le indagini quando seleziona l'Islam a pretesto, per impugnarlo in realtà come uno specchio impietoso).
La trovata dell'agente di sicurezza, versione italiota della spia che altrove ha combinato guai immensi (una per tutte, Johnny English), inserisce il nostro idiota del villaggio nel cuore delle relazioni istituzionali, alzando dunque il tiro rispetto all'ambientazione familiare del primo film, ma conservando perfettamente la portata disintegrante del protagonista in quanto elemento (la definizione è di Marescotti) "socialmente scorretto" prima e forse più che politically uncorrect.
Regia di Gennaro Nunziante, musiche diabolicamente indimenticabili di Checco Zalone.
è un film dirompente, estremamente irriverente e assolutamente divertente. memorabile la famiglia capobianco. insomma..come i vecchi film della disney. se lo si guarda con atteggiamento superficiale si ride, se si è capaci o si ha voglia di andare un po' più in profondità si fanno tante tante risate (per la maggior parte amare) in più.
Dopo un esordio sorprendente e piacevole come "Cado dalle nubi" questa volta a Checco Zalone, nel cimentarsi nel suo secondo film, sarebbe toccato il compito più arduo: riuscire a bissare il successo, la simpatia e l'originalità che tanto hanno caratterizzato la sua opera prima. Vedendo "Che bella giornata" mi sento di affermare che l'impresa dell'attore pugliese pare essere andata in porto.
Luca Medici torna a farci ridere,e la sua è una comicità che non ha bisogno dei soliti volgarismo a cui siamo ormai abituati e annoiati . Si ride di personaggi semplici, che sanno di terra pugliese e genuità. Nunziante dirige alla perfezione un cast che insieme lavora perfettamente,il tempo in sala vola tra una risata e l'altra.
Una bella storia: Checco Zelone si ripropone con un film comico che, come nel primo film "Cado dalle nubi", tocca tematiche sociali importanti con garbo ed ironia. Simpaticamente affronta il tema dell'integrazione razziale e dei possibili rapporti affettivi tra persone di religioni diverse, non manca di dare uno sguardo alle difficoltà nel mondo del lavoro e [...] Vai alla recensione »
Di certo non si posson fare paragoni con la famosa Commedia all'italiana,altrimenti si dovrebbe definire questo film,un' opera decisamente scadente. Anche analizzando il prodotto nel contesto attuale,purtroppo non si rivaluta il giudizio. Un viaggio nell' Italia delle bustarelle,de gli amici degli amici,delle raccomandazioni,fatto con un pò di ironia,con battute e situazioni scontate,un [...] Vai alla recensione »
Confesso di non aver visto i film del Checco nazionale, ma l'ho seguito in televisione. Non sembra un grande comico, se lo valutiamo col metro dei comici di tradizione. Probabilmente si è esaurita la vena delle battute spiritose e della mimica, che al solo muovere di sopraciglia indicavano uno stato d'animo ed una sottile ironia. I comici d'oggi campano di battute prevedibili e di parolacce fini [...] Vai alla recensione »
Il film di Zalone è in alcuni tratti fantasioso in modo imbarazzante (vedi la parte finale col papa)... esagerato e poco credibile... mentre Albanese è in difetto rispetto alla realtà... quando si dice che la realtà supera l'immaginazione.. ogni riferimento a Berlusconi è puramente casuale!
Il nazionalpopolare Luca Checco Medici Zalone, che si è conquistata la popolarità mappando scrupolosamente le bassezze italiane e facendone eco con parodie e canzoncine, dimostra di essere un serio e scrupoloso professionista nella realizzazione dei suoi film. Sicuramente in crescendo rispetto a "Cado dalle nubi", che mirava a bersagli più facili e ovvii(i pregiudizi verso i gay, certa ottusità leghista.. [...] Vai alla recensione »
La storia è sempre quella del terrone al nord, questa volta ricalcata sulla base di quella già usata in "Il ragazzo di campagna" con Pozzetto. Ma cosa ci lascia questo film usciti dalla sala? Niente. Se non qualcosa di cui parlare nel tragitto verso casa. Una serie di gag neanche poi così divertenti (fanno sorridere okay, ma niente di più) fanno da fondamento per [...] Vai alla recensione »
Partendo dal presupposto che il meglio della commedia all'italiana non tornerà mai più, il film di Zalone, senza infamia e senza lode, ha certamente il merito di strappare qualche risata, il che, senza dubbio, va sempre bene. La raffinatezza, la genialità, l'intelligenza critica e satirica della commedia di un tempo difficilmente potremo rivederle ancora, o quantomeno si [...] Vai alla recensione »
Film commedia interpretata da Checco Zalone che non da il meglio di se stesso.Il film con poche battute ironiche delude le aspettative del pubblico pagante che in effetti nell'ultimo film ne era rimasto fiero.Complessivamente un film piu' che discreto.Voto 6+
Esprimo il mio totale dissenso nei confronti di un'altra opera cinematografica soggetta alla strumentalizzazione della televisione, che ormai in modo palese domina il mondo cinematografico attraverso i suoi comici prestati al cinema. Il film di Gennaro Nunziante è si un lungometraggio che fa riflettere sulla condizione culturale italiana odierna ma nello stesso tempo risulta divenire un compiacimento [...] Vai alla recensione »
La stupidità può essere salvifica: un piatto di cozze crude o un’allegra rozzezza possono raggiungere mete insperate. Il film di Gennaro Nunziante interamente costruito su Checco Zalone si fonda su di un paradosso non originale nella storia del cinema: un protagonista muove inconsapevolmente gli eventi e si accontenta di non spingersi al di là del proprio naso.
Sulla scia del successo di Cado dalle nubi,torna Checco Zalone (Luca Medici) che continua a fare "il tamarro" anche nel suo secondo film Che bella giornata,firmato come il precedente da Gennaro Nunziante.Checco questa volta è un agente di sicurezza,riuscito con delle raccomandazioni ad occuparsi della sorveglianza alla Madonnina del Duomo di Milano.
Cosa si può chiedere ad un film comico? Che faccia ridere, ovvio! E Checco Zalone ci riesce benissimo. Poco importa se la trama è esile ed i personaggi appena abbozzati, e che la regia si limiti al "minimo sindacale". Luca Medici (vero nome del Nostro) ha la faccia ed i tempi giusti per centrare l'obiettivo, rendendo esilaranti sequenze di per sè non memorabili quali il colloquio per il concorso di [...] Vai alla recensione »
Be', è diverso dalle ultime "commedie" panettoniche che il resto del mondo ci invidia. Non cade mai nello scurrile. La battuta c'è e si basa molto sulla macchietta classica del "terruncello" pugliese. Il tempo passa tranquillo e non annoia; complice anche un buon montaggio. Sicuramente ci si fa qualche risata ma nella sostanza c'è davvero davvero [...] Vai alla recensione »
Dopo il super-successo ottenuto con "Cado dalle nubi",dire che Zalone(anche sceneggiatore) è riuscito a superarsi è un eufemismo.Tutti i record d'incassi battuti,quasi 44 milioni di euro:è secondo solo ad "Avatar".Perchè questo amore spropositato da parte del pubblico?Che cos'ha di tanto speciale?Rispetto al primo film la trama è completamente [...] Vai alla recensione »
Secondo film e seconda bella fiaba di Checco Zalone! Anche questa volta sui buoni sentimenti, e con poco sfondo sessuale. A tal proposito, quando Giovanni e Maria volevano "consumare", il trullo in Brianza prestato loro da Checco salta per aria e Maria l'ha preso come un segno dal cielo per impedire loro di peccare. Questa non è stata comunque una novità perchè anche in "Amici miei n.
A prima vista Che Bella Giornata sembra una commedia romantica che gioca sugli stereotipi tipici dell'italiano medio. Però il film si scontra con una caratterizzazione dei personaggi poco accurata che va a inficiare su di una trama piuttosto esile. La terrorista Akkari, per esempio, dovrebbe giocare con il suo ruolo doppio al fine di creare quegli equivoci che tanto amano i registi italiani. [...] Vai alla recensione »
31 milioni di euro di incasso in due settimane, obiettivo dei 40 milioni a portata di mano, concorrenza sbaragliata (ma Albanese sta andando forte), polverizzazione del record di introiti di La vita è bella di Benigni, sale ultragremite. Questo è l’ultimo film di Zalone in “soldoni”: numeri da capogiro, considerate le difficoltà in cui versa il settore dello [...] Vai alla recensione »
Probabilmente l'unico vero pregio di questo film è stato l'aver demolito il cinepanettone annuale, cancellando (si spera), anni di comicità becera e sempre uguale. Questo però non lo rende per forza di cosa un film da consigliare: storia improbabile e tutte le risate (perché via, tutto sommato qualche risata la si fa), basate sugli strafalcioni di Zalone.
Ora che l'hanno visto tutti, ma proprio tutti, lo posso anche dire: questo film è sopravvalutato e mi è piaciuto di più Cado dalle nubi. Per il successo del grande Checco sono più che felice, intendiamoci: uno che, fin dagli esordi, è capace di far soffocare dalle risate la destra e la sinistra mentre ci sfotte per quanto siamo razzisti, omofobi, retrogradi, [...] Vai alla recensione »
Secondo film di Zelone e ancora una volta obiettivo centrato. Nel film di esordio Zelone era ignorante ma concreto; nel bis cambiano i fondamentali, Checco interpreta un personaggio all’apparenza, molto all’apparenza, sicuro di sé, fiero discendente di una famiglia di carabinieri, finanzieri, impiegati comunali, cui tutto è dovuto, che desidera fare [...] Vai alla recensione »
Il film si lascia sicuramente guardare. Battute non memorabili ma sfornate con buon ritmo. Riuscito anche il personaggio ingenuo/strafottente. Messaggio finale di tolleranza tra i popoli affidato a Checco Zalone. Non si può chiedere di più.
Perfetta la tag-line di MyMovies: un film beatamente genuino. Già campione assoluto d'incassi, Zalone torna con un film meno originale del primo, ma comunque molto divertente e per tutti i gusti. Una sceneggiatura semplice, ma senza buchi, coinvolgente e a tratti emozionante. Un film assolutamente da non perdere e che ti mette allegria anche solo per il fatto che ti fa porre una domanda: [...] Vai alla recensione »
Le persone e situazioni sono totalmente di fantasia, immaginari, dicono i titoli di coda del film. Non sono vere ma verosimili le situazioni, scoppiettanti, una dietro l'altra succedono ogni giorno da noi, ridiamo a crepapelle ma siamo noi, nudi e derisi come in tutta la commedia italiana. La commedia si fa "un baffo" dei conflitti interreligiosi o interetnici.
Luca Medici ripropone il personaggio di Checco, tamarro e ignorantone pugliese già visto in Cado dalle nubi, ma stavolta con un cast e uno storia completamente diversa e innovativa. Checco, vero esperto di "sechiuriti", ambisce ad entrare nell'arma dei carabinieri come "Lozio" Capobianco ma dopo aver bocciato per la terza volta il colloquio ottiene, grazie ad una raccomandazio [...] Vai alla recensione »
Checco Zalone centra il bersaglio...Che bella serata! Due ore di spensieratezza per le quali vale tutto il prezzo del biglietto. Il prototipo dell'italiano ingnorante e in buona fede fa ridere, sorridere e riflettere. Le sue battute non sono semplici volgarità ma testimoniano un modo d'essere e di vivere paradigmatico della nostra società.
Non credo ci sia bisogno di lanciarsi in lunghe recensioni, Checco Zalone è un comico, un personaggio e come tale deve far ridere. Sembra una cosa scontata ma negli ultimi anni sono davvero in pochi a saperci riuscire, di certo non ci riescono i vari cinepanettoni di Boldi e De Sica, non ci riescono gli ultimi 5-6 film di Salemme, non ci riescono Aldo Giovanni e Giacomo da almeno 5 anni, davanti [...] Vai alla recensione »
La storia è ben costruita e diretta, gli attori riproducono senza eccessi l'ambiente in cui si muovono, ma la sala in cui ho visto questo film, malgrado la presenza di numerosi bambini, non si è mai espressa in fragorose risate. Si sorride amaro alle numerose battute che centrano i nostri difetti e la realtà che fatichiamo a modificare. Questo mi sembra sia un pregio del film : il sorriso fa pensare, [...] Vai alla recensione »
In questa seconda commedia dell'accoppiata Nunziante/Zalone funziona bene, in prima analisi, l'impianto narrativo: soggetto e sceneggiatura hanno spessore e non sono (come spesso capita) semplici pretesti per innestare vagonate di gags "rutti e scorregge". La comicità, trascinante e mai volgare, non nasconde ma anzi esalta i sottotemi presenti nella trama, grazie anche a un cast decisamente ispirato. Cert [...] Vai alla recensione »
Una comicità "spontanea" come la recitazione, che basta a farti ridere... è lui che fa ridere già a vederlo, per come si muove e parla, comicità non volgare o grottesca. Il film e la trama sono decenti e quindi il tutto insieme basta a farti passare due ore in allegria 4 stelle meritate per andare molto sopra la media della stanca commedia italiana degli ultimi [...] Vai alla recensione »
Il vero motivo del successo di Checco Zalone è il fatto che riesca ad associare temi impegnativi e di grande attualità (vedi il mondo dei gay del primo film e l'integrazione razziale del secondo) ad una comicità semplice e mai volgare. Film divertente e ben riuscito. Bravo Zalone, continua così!!!
Di certo sia Checco che Nunziante hanno trovato un bel filone, divertimento assicurato, belle scene, assenza totale di volgarità, un ricordo e un ritorno alle origini, fanno di questo film una bella trovata e in ogni caso ceramente migliore dei classici film italiani visti negli ultimi anni sopratutto presentati a natale. In ogni caso il bravo Checco ricorda troppo il meravigloso Albanese, [...] Vai alla recensione »
abituati ormai da anni ad assistere ai tradizionali deludenti cinepanettoni trainati dalla forza dirompente dei "media" , appare ora fin troppo facile apprezzabile questo film che segna il ritorno ad una comicità ispirata dalla semplicità della vita quotidiana e che è in grado di trasmettere messaggi positivi quali l'integrazione razziale [...] Vai alla recensione »
Non avevo mai visto Zalone al cinema,ma in tv intervistato o ad imitare Vendola. Avevo subito apprezzato la capicità,propia dei grandi attori,di improvvisare. Con questo film ho ritrovato il nuovo Pozzetto:un comico capace di farti ridere quando non te lo aspetti,senza fare una piega. L'uomo caduto dal pero. Inevitabile il confronto con "Qualunquemente",altro successo italiano [...] Vai alla recensione »
Ci sono scene che divertono chi le vede e chi le ha girate. Questo si percepisce. Checco Zalone ha la capacità di portarti su un mondo tutto suo e che viaggia parallelo a questo, lo anima, lo critica, lo deride. La realtà viene raccontata come in una favola e nel mondo di plastica di un eroe impacciato, c'è la scoperta di esserci dentro, anche noi.
Parodia leggera e divertente della realtà italiana. Pellicola non banale ma ricca di sottili ma decise bordate all'"essere italiano". Checco Zalone ha saputo calare a pieno la frivolezza del suo personaggio, negli schemi, a volte rigidi, di un film che dopo tutto affronta un tema quando mai attuale e imbarazzante. Non puù passare inosservata le performance della bella Nabiha Akkari che con la sua [...] Vai alla recensione »
Veramente un film piacevole nel suo genere, spensierato senza grandi pretese, buono il personaggio di Checco che non risulta mai pesante. Ne consiglio la visione!
comicità eccezionale, risate con le lacrime con battute una dietro l'altra...rispetto al primo c'è più esperienza e trattare argomenti pesanti con scioltezza e ironia non è da tutti...le sue battute resteranno nella bocca della gente per tanto tempo...sentendo alcune recensioni mi vien da ridere e vedo tanta ignoranza e depressione...lo scopo di questo film è far ridere e solo x questo è riuscito!se [...] Vai alla recensione »
Dopo soli 13 giorni Zalone riesce a coinvolgere e a convincere tanti, troppi forse! Sembra quasi che il film ispiri risate e divertimento già dal trailer, dalle interviste! Che bella giornata non delude quelle sensazioni della vigilia riuscendo nell'impresa di (battere AVATAR e scusata se è poco!), ma soprattutto di farci credere ancora nel cinema di casa nostra.
Sono andato a vedere Checco Zalone perchè ho letto che fa ridere dicendo cose banali e che il produttore ha deciso di investire su di lui convinto dal figlio di 13 anni. Vado a vedere il film e scopro che le attese sono soddisfatte, che in effetti si ride molto ed in maniera originale, ma quando il film arriva al punto di svolta scopro che c'è di più, che dopo aver messo alla [...] Vai alla recensione »
Film addirittura migliore del precedente "Cado dalle Nubi"; Zalone riesce a divertire anche senza usare parolacce (una rarità di questi tempi). D'altronde gli incassi del film parlano da soli: se un supera anche "La vita è bella" ci sarà un motivo! Decisamente da vedere.
Campione di incassi Checco Zalone con il suo film “Che bella giornata”, un fenomeno da analizzare sociologicamente più che altro soprattutto se si pensa che abbia superato al botteghino i cosiddetti cinepanettoni di boldi e de sica. La forza di Zalone sta nel suo essere volgare ma con “grazia”, nel suo proporre una comicità tutta nuova, cinica, senza fare distinzioni di bersaglio, senza risparmiare [...] Vai alla recensione »
E' vero ripetersi non è facile, e così è stato. Si rischia in un prossimo film di andare a vedere una replica. Però qui lo dico e non lo nego, Zalone nel futuro ci sorprenderà con qualche parte drammatica. Tornando al film, per chi è malato di Puglia come me, i trulli, il mare, gli uliveti, sono graditi. Zalone ha il merito di trattare con la dovuta ironia il tema dell'integralismo islamico e ciò non [...] Vai alla recensione »
Zalone (Luca Medici) ritorna sullo schermo nei panni del terrone (e, da sua conterranea, non uso l'attributo in modo dispriegiativo). Tanti i suoi vizi: l'ignoranza, innanzitutto, poi l'ingenuità, l'attaccamento all'apparenza (ha una porsche pur non avendo un buon lavoro, all'inizio, e non potendosela certo permettere)e ai valori antichi ma sempre buoni della famiglia, dell'amore, l'amore per la nullafacenz [...] Vai alla recensione »
Una commedia dai toni brillanti, con canzoni, immagini, colori dosati al punto giusto nel film firmato Checco Zalone che dimostra quanto si possa fare commedia senza volgarità ma con una profonda ironia su tutto e su tutti. Con i suoi occhiali da sole, da cui non si separa mai, Zalone prende in giro milanesi e pugliesi senza esclusione di colpi con un po' di luoghi comuni che non però [...] Vai alla recensione »
Luca Medici è il mitico Checco Zalone nei panni di un raccomandatissimo agente della sicurezza presso il duomo di Milano (posto ottenuto tramite il vescovo) che, nella sua genuinità, voleva fare il carabiniere ma l'arma non fa per lui. Comincia così l'avventura del più sprovveduto agente della sicurezza, combina guai continuo, irrispettoso delle regole e fanatico [...] Vai alla recensione »
L’aspirante terrorista Sufien (o Sufflè, come lo chiama Checco – Mehdi Mahdloo) chiama la sorella Farah (Nabiha Akkari, dalla bellezza discreta) e, parlandole in codice, le dice: “Il bagno è libero”. Al telefono, però, ha risposto Checco, il quale risponde naturalmente: “E va a cagare”. È venuta giù la sala del cinema: tutti a ridere [...] Vai alla recensione »
confezionando un'ottima commedia che prende come bersaglio diversi argomenti anche scottanti. Ne esce un film che fa ridere senza essere necessariamente volgare come i cinepanettoni. L'importante sarà confermarsi in futuro senza cadere nello scontato come accaduto alla maggior parte degli ultimi comici italiani. Comunque un ottimo film che offre un ottimo intrattenimento. [...] Vai alla recensione »
Ci sono i furbi, che escono dai film di Checco Zalone storcendo il naso e plaudendo con sarcasmo alla bella trovata di fare un film sui luoghi comuni dell'italiano medio e razzista, e poi ci sono gli onesti che ammettono di essere morti del ridere e vedono nella comicità di Luca Medici alias Checco Zalone un ritratto assolutamente autentico e spietato delle magagne del nostro paese. Intanto, Medusa ha già pronte oltre le 600 copie di Che bella giornata, passibili di crescere ancora, da qui al 5 gennaio.
Le cifre del nuovo film scritto e interpretato da Checco Zalone, "Che bella giornata", parlano chiaro: superare in due giorni l'incasso di 7 milioni di euro significa non solo imporsi come fenomeno comico del momento, ma polverizzare ogni record di uscita nelle sale italiane, battendo di gran lunga "Avatar" e tutti gli "Harry Potter". E' la riprova che il pubblico ha fame di divertimento, e a confermarlo [...] Vai alla recensione »
Adesso non fatevi trascinare dagli incassi e dal passaparola. Checco Zalone non è Totò. Almeno non ancora. Comunque se volete ridere di Nord, Sud, Chiesa, terrorismo, missioni di pace, carabinieri e raccomandazioni andate tranquilli: gli sproloqui surreali del protagonista fanno davvero sbellicare. La trama è gracilissima: lo zoticone pugliese Checco si trasferisce a Milano, dove diventa addetto alla [...] Vai alla recensione »
Con alle spalle la solida gavetta maturata in quel laboratorio di comicità che è Zelig, Checco Zalone (vero nome Luca Medici) è approdato al cinema nel 2009 con Cado dalle nubi. Una verifica ardua e difficile, perché un conto è tenere banco per pochi minuti sul piccolo schermo e un altro è reggere tutta l’impalcatura di un film. Checca Zalone ha superato brillantemente la prova e con Che bella giornata [...] Vai alla recensione »
(Ch)ecco Zalone che cine-calzettone! Rima baciata e senz’altro fortunata per la Befana di casa Medusa, che forte dei tre Babbi in trionfo sul De Sica sudafricano, traina in 600 sale l’opera seconda del menestrello apulio-meneghino portatore di comicità spontanea, e dunque vincente. Checco, raccomandato dalle alte sfere dell’ecclesia ambrosiana, diventa guardia giurata della Madonnina e si innamora [...] Vai alla recensione »
(Ch)ecco Zalone che cine-calzettone! Rima baciata e senz’altro fortunata per la Befana di casa ‘Medusa, che forte dei tre Babbi in trionfo sul De Sica sudafricano trama in 600 sale l’opera seconda del menestrello apulio-meneghino portatore di comicità spontanea, e dunque vincente. Checco, raccomandato dalle alte sfère dell’ecclesia ambrosiana, diventa guardia giurata della Madonnina e si innamora di [...] Vai alla recensione »
Vuol fare il carabiniere «perché mio zio maresciallo mi faceva entrare gratis allo stadio», ma non ha i requisiti (dunque finirà per farcela, ovvio). Raccomandato come guardia del corpo a un vescovo, respinge malamente musulmani, tibetani e ortodossi per “abbigliamento inadeguato” scatenando un putiferio. E quando per liberarsene lo mettono a guardia del Duomo, eccolo adocchiato come “pollo” ideale [...] Vai alla recensione »
Dice più cose sull’Italia di oggi e sul carattere degli italiani una commedia di Checco Zalone che un trattato di sociologia. E poi si ride: che altro chiedere? La storia di uno sfigato presuntuoso che va avanti solo grazie alle raccomandazioni della mamma pugliese è uno spaccato fedele, anche se fortemente caricaturale, delle dinamiche che muovono davvero questo sgangherato paese: non il merito ma [...] Vai alla recensione »
Il secondo film di Checco Zalone è migliore del primo, più originale e spassoso. L' avvocato Luca Medici è assai meno naif del suo sosia Checco Zalone, prototipo di italiano senza qualità. Lui è pieno di talenti, sa leggere e scrivere, suonare, scegliersi bene i collaboratori. Tutto questo non spiega perché uno spettatore su due (in due giorni ha totalizzato 7 milioni di euro: un record storico), all' [...] Vai alla recensione »
Se il successo di Cado dalle nubi fu inaspettato, quello di Che bella giornata è ampiamente annunciato. Checco Zalone si è ritagliato un posto come stupidone ingenuo, con dietro di sé la forza della meridionale cultura/incultura della Puglia natìa. Di cui rispecchia il meglio e il peggio: attaccamento alla famiglia e nepotismo, senso dell’ospitalità e mentalità mafiosa.