Mehdi Mahdloo, attore cinematografico e teatrale di orgini persiane ma nato e cresciuto in Italia, segue ora la scia del successo di Che bella giornata, diretto da Gennaro Nunziante. Qui interpreta Sufien, il fratello della protagonista Farah. Ma questa non è la sola prova attoriale dell'anno. Nel 2010 ha infatti preso parte a due cortometraggi: Solo, di fronte ad un bivio di Simone La Rana, grazie al quale riceve il premio di Miglior Attore Protagonista al Vasto Film Festival Nazionale e Lettera di Compleanno, diretto da Luca Annovi, anche qui con il ruolo di attore principale.
Il debutto nei teatri
La carriera di Mehdi però, inizia nei teatri. Nel 2006 partecipa a "La Divina Commedia", ispirato a La Divina Commedia di Dante Alighieri e nel 2007 a "L'Amlist", ispirato a Amleto, di Willliam Shakespeare.
Il cinema
L'esordio nei lungometraggi avviene con La Città Invisibile, diretto da Giuseppe Tandoi, dove interpreta Marco, un militare impegnato nell'Aquila post terremoto. Rapporto particolare con questo film, dato il legame che unisce l'attore alla città: Mehdi ha conseguito la laurea in "Culture per la Comunicazione" presso L'università degli Studi dell'Aquila. Ma non è solo il percorso di studi a legarlo alla cittadina; membro della Croce Rossa Italiana (di cui è testimonial 2011) viene coinvolto in prima persona nelle operazioni di soccorso di quel tragico 6 aprile 2009. E nella disgrazia una fortuna. È infatti proprio mentre compie il suo servizio di aiuto che incontra la troupe di Tandoi, in cerca di location per girare il film.
Curiosità
Da notare anche l'interesse per la scrittura del giovane attore, vincitore per due volte del Premio Letterario "Hombres", la prima volta nel 2009 con il racconto "Tra il bene e il male", la seconda con il pezzo "Dedicato alla morte", del 2010.