Interstellar |
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Un film di Christopher Nolan.
Con Matthew McConaughey, Anne Hathaway, Jessica Chastain, Michael Caine.
continua»
Fantascienza,
Ratings: Kids+13,
durata 169 min.
- USA 2014.
- Warner Bros Italia
uscita lunedì 15 aprile 2024.
MYMONETRO
Interstellar
valutazione media:
3,87
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Sognando Kubrickdi simofloydFeedback: 100 |
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sabato 15 novembre 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Con Interstellar Nolan sceglie di osare: vuole puntare ad avvicinarsi, per quanto possibile, ad un capolavoro del cinema di fantascienza come “2001 Odissea nello spazio”. Il film inizia in un futuro distopico in cui, a causa di una piaga, i vari raccolti vanno incontro ad un inevitabile deperimento: questa crisi ha spinto la razza umana a snaturalizzarsi, rinunciando a quelle caratteristiche, come la continua ricerca dell'ignoto e la bramosia di spingere l'asticella sempre più in là, che da sempre sono state la sua forza motrice. Il futuro immaginato da Nolan colpisce subito lo spettatore, lasciandolo in uno stato di confusione ed incertezza nel collocare il film nel giusto periodo storico, proprio perché esteticamente molto vicino al nostro presente se non addirittura rifacimento alla realtà di qualche decennio fa; questo colpo di stile permette allo spettatore di immedesimarsi immediatamente nei problemi che affliggono l'umanità ideata da Nolan facilitandone l'empatia verso i personaggi. In un mondo in cui prevale uno stile di vita conservativo, votato all'eliminazione del “superfluo” per concentrarsi sul grande problema del tempo, cioè il cibo, la NASA, ufficialmente sciolta, lavora segretamente per trovare una nuova casa per gli abitanti della Terra, poiché essa è destinata al collasso. Qui ha inizio il nostro viaggio interstellare. Sono innumerevoli i rimandi al film di Kubrick, dal moto continuo e circolare della navicella all'assordante silenzio dello spazio, dal robot Tars (chiaro rimando estetico al monolite pensato da Kubrick) a questo sconfinato universo che sovrasta con la sua vastità la piccola navicella che sembra non essere più grande di un puntino luminoso, come poi è l'uomo se paragonato a tali immensità. Se sul piano visivo, tecnico e registico il film è impeccabile (bellissima e di grande effetto la scena riguardante il Wormhole) coinvolge lo spettatore anche con una narrazione fluida che per quasi tre ore tiene sempre lo spettatore con gli occhi fissi sullo schermo, senza mai annoiarlo. Nolan arriva a toccare i vari aspetti dell'animo umano, a partire dall'amore come spinta vitale dell'uomo (emozionanti e coinvolgenti i messaggi che i nostri astronauti ricevono dai familiari rimasti sulla terra), ma c'è anche spazio per la paura, la disperazione, la vigliaccheria come conseguenza dell'istinto di sopravvivenza. Se fin qui Nolan segue degnamente le tracce del suo predecessore si lascia un po' troppo andare sul finale che, seppur emozionante e visivamente stupefacente, perde un po' di quel fascino che è proprio quello che adoriamo nel film di Kubrick: quest'ultimo non spiega, ma lascia gli spettatori con mille dubbi e punti interrogativi. Nolan invece vuole spiegare e fare luce su ombre ed arcani, forse per avvicinare il film anche alla portata del grande pubblico, ma così facendo perde quel tocco di mistero che in fondo è proprio quello che ha sempre sedotto l'uomo a volgere gli occhi verso il cielo stellato interrogandosi sui suoi segreti.
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