Interstellar |
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Un film di Christopher Nolan.
Con Matthew McConaughey, Anne Hathaway, Jessica Chastain, Michael Caine.
continua»
Fantascienza,
Ratings: Kids+13,
durata 169 min.
- USA 2014.
- Warner Bros Italia
uscita lunedì 15 aprile 2024.
MYMONETRO
Interstellar
valutazione media:
3,87
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Un gran filmdi zenostarFeedback: 100 |
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lunedì 10 novembre 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Siamo in una imprecisata epoca della storia. Si può immaginare di essere intorno al 2100 circa, anche oltre, della nostra Storia e della nostra rilevazione emergente del tempo, durante la quale la specie umana fa i conti con una civiltà che si è ribellata alla tecnologia e si è ripiegata sul ritorno alle origini agricole. Insomma siamo in uno strano mondo che ha abdicato al progresso tecnologico per paura di soccombere ad esso. In questo assurdo ma plausibile mondo è la natura che mette a repentaglio la sopravvivenza della Specie. Primo elemento filosofico di rilievo: ogni pensiero umano individuale ed ogni avventura della conoscenza devono pensarsi come opera di Specie, di progresso o salvataggio della Specie. Una infinita tempesta di sabbia, con immagini strepitose che ben descrivono la paura e il pronostico della fine, si impone sulle ansie familiari e sulle frustrazioni di un pilota di astronavi, ed esalta l’amore particolare per una figlia che lo contraccambia e segue anche nell’amore per la scienza. I due sono la rappresentazione naturale e semplice della irreprimibile sete di conoscenza e di avventura degli esseri umani. Ulisse è il mito che scorre sottotraccia durante tutto lo svolgimento del racconto. La storia fantascientifica comincia nella cameretta della ragazza. Nell’incedere del pericolo, la sabbia caduta da una finestra durante una delle tempeste, lascia strane tracce sul pavimento e sapremo di li a poco trattarsi di “anomalie gravitazionali”, che indicano qualcosa che si rivelerà decisivo. Da li, il protagonista e sua figlia si troveranno a condividere il residuo sforzo scientifico della comunità degli scienziati della NASA, per nulla inclini ad abdicare. Il padre quindi verrà chiamato a guidare la missione di salvataggio. Dovrà abbandonare la figlia e il suo amore e, pur nella consapevolezza del pericolo, si vede costretto a promettere il suo ritorno. Amore, abbandono, promessa: elementi di filosofia minima che accompagnano, senza eccessi romantici, l’intero svolgersi del film. L’amore in particolare assurgerà a “dimensione”. Sarebbe stato più interessante considerare l’amore come una “forza” in aggiunta alla gravità, all’elettromagnetismo e alle due, mai menzionate, nucleari. Resta comunque la suggestione spirituale indotta da questo gigante dei sentimenti umani. Nel centro NASA si è individuato, nei pressi di Saturno uno strano, innaturale wormhole. In previsione di una disfatta totale del pianeta terra, gli scienziati pensano di poterlo utilizzare come tunnel di passaggio verso nuove galassie e nuovi pianeti capaci di ospitare la vita umana. Per una colonizzazione possibile. Tutti sanno che la forza gravitazionale al centro di un “buco nero” si suppone tale da impedirne il passaggio. Ma si tratta di un film di fantascienza a cui basta presupporre una specie di tunnel o ponte di Einstein-Rosen; semmai il problema che si pone è la mancanza del doppione da cui uscire e quindi utile a completare il possibile gateway. Ma va bene lo stesso. Il viaggio complesso comincia proprio dopo l’avvicinamento a Saturno mediante una nave “ruotante” e con l’aiuto irrinunciabile di “intelligenza artificiale forte” ovvero robot programmati e auto programmanti (con un 10% di ironia ed umorismo). Già a questo punto il film regala immagini strepitose accompagnate da una colonna sonora molto bella. Poi si entra nel “buco” e le faccende si complicano. Poi si esce dal “buco” e comincia un’avventura molto umana, nei suoi risvolti classici di lealtà e tradimento, egoismo ed eroismo. I mondi della nuova galassia sono stupendi .. ogni fotogramma è una fotografia sublime. Da questo punto in poi le implicazioni scientifiche trovano difficoltà di coerenza ma nulla toglie al film il sapore di un’avventura possibile fra mille anni. Il film la sua coerenza la trova nel compiersi circolare della trama e ritornando all’umano come lo conosciamo. (Ulisse torna). Non senza un occhio al futuro prossimo e un occhiolino alla possibilità di colonizzazione di nuovi lontanissimi pianeti.
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