Alzi la mano chi, ascoltando la musica finale del film, non ha pensato a Terence Hill sdraiato sulla lettiga trascinata dal suo fedele cavallo....
Se siete un fan degli spaghetti western come me avrete fatto sicuramente fatica ad associare quella stupenda musica fischiettata alle scena finale di Django. Perchè, Quentin, perchè ?! Va bene offrire citazioni ma riprendere una canzone così famosa per il finale del film mi è apparso eccessivo e fuorviante.... lasciatemi stare TRINITA' !!!!!
Dopo questo breve incipit passiamo ad analizzare il film.
Tarantino grande fan degli spaghetti western ha voluto omaggiare tale fase brillante del cinema italiano assemblando un film western in cui rientra un pò tutto e il contrario di tutto. Ecco.... ASSEMBLARE è la parola che calza a pennello per questo film perchè, se è vero che il titolo del film è ripreso dal film di Corbucci del 1966, che la musica principale del film è firmata dal grande Ennio Morricone, che alcune inquadrature in primo piano assomigliano a quelle di Sergio Leone, che c'è la presenza nel cast di Franco Nero (il vero Django) è altrettanto vero che le numerose scene splatter, la lunghezza e la bella fattura di alcuni dialoghi, la storia molto diversa dal Django di Corbucci, la frenetica sceneggiatura, rispecchia i canoni del film Tarantiniano.
Come in Kill Bill anche in Django la VENDETTA è la parola che risuona in tutto il film e che sinceramente rende piuttosto scontata la trama del film: L'uomo nero che da schiavo si ribella e diventa il paladino riuscendo a salvare la sua amata sposa dalle grinfie di un facoltoso, quanto crudele, proprietario terriero del Mississippi.
Il fatto è che Kill Bill era un capolavoro in cui la genialità di Tarantino ha raggiunto l'apice di creatività con scene che resteranno nella storia del cinema. Che alla fine morisse Bill era scontato… ma cavolo… l’ha fatto con stile !!! Django è un buon film ma che secondo me è relegato ad essere un bellissimo omaggio al cinema italiano da parte di Tarantino… nulla di più.
La sceneggiatura è bellissima e tipica tarantiniana: lunghi dialoghi ben congeniati alternate a scene adrenaliniche e mozzafiato. Mi piace molto il modo di scrivere di Tarantino tanto che cerco di ispirarmi a lui… Il problema è che il film ha 2 forti limiti: 1) il tema della Vendetta; 2) il tema della schiavitù, che non offrono a Tarantino l’opportunità di esprimere tutta la sua creatività cinefila. Il film sembra incanalato inesorabilmente verso un sentiero che porta inevitabilmente Django a salvare la sua principessa.
Bravi gli attori del film: Christoph Waltz e Samuel L. Jackson su tutti…. Di Caprio lo devono mettere in tutti i film, sarà anche bravo ma a me la sua presenza a volte mi disturba… soprattutto quando lo mettono a fare il ruolo del cattivo… postumi del Titanic.
In definitiva comunque il film è godibile anche se non è uno dei migliori di Tarantino. Da molti questo film è stato osannato… secondo me wester come "Lo chiamavano Trinità", "Per un pugno di dollari", "C’era una volta in America" ecc. sono capolavori inarrivabili che al giorno d’oggi possono essere tuttalpiù omaggiati come ha fatto Tarantino ma sicuramente non saranno scalzati ne oggi e ne mai da film come questo.
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