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Box Office: il calcio al posto dei film

Negli Stati Uniti esordi importanti per Ted e Magic Mike.
di Robert Bernocchi


lunedì 2 luglio 2012 - News

Box Office Italia
Non si può dire che gli esercenti italiani siano fortunati. Oltre a un'offerta di film estivi mediocre, ora ci si è messa anche la nazionale di calcio a togliere pubblico. Ieri, per esempio, i risultati delle pellicole sono stati quasi inesistenti rispetto a sabato, tanto che diverse catene di cinema (tra cui quella di The Space) hanno deciso di proiettare gratuitamente la finale dei campionati europei, magari per abituare il pubblico a vedere prodotti non cinematografici e intanto guadagnare qualcosa con popcorn e bibite.
Tutto questo ha portato di domenica alla vittoria di Cenerentola (58.041 euro ieri, 125.652 nell'intero weekend), semplicemente perché è il prodotto più forte per gli spettacoli pomeridiani, come era stato La bella e la bestia mercoledì scorso, giorno della semifinale con la Germania. Nel weekend invece, ha avuto la meglio Il dittatore, ormai da tre settimane al primo posto di una classifica sempre più apatica, grazie agli 202.715 euro conquistati, per un totale di 1.794.484. Si piazza invece al terzo posto Chernobyl Diaries – La mutazione con altri 98.771 euro, arrivando a 453.607 euro complessivi.
L'amore dura tre anni ha scalato posizioni durante la settimana (infatti era uscito di mercoledì in 178 schermi), raggiungendo un dato totale di 96.028 in cinque giorni, che di certo rimane negativo, ma che può far sperare per il passaparola. Poco da dire invece su La cosa, che esce da noi (in 130 cinema) con un anno di ritardo, periodo nel quale gli appassionati ormai lo avranno visto in un modo o nell'altro, come dimostrano i 70.294 euro raccolti.
Decisamente un'uscita tecnica (ma comunque in 110 sale) I tre marmittoni, anche considerando che i Three Stooges in Italia sono degli sconosciuti, che ha portato a un dato poco sopra i 20.000 euro. Non si può dire lo stesso invece di Qualche nuvola, pellicola italiana che delle ambizioni le aveva, ma che si deve accontentare di 20.625 euro in una sessantina di schermi. Non conquista pubblico neanche Il cammino per Santiago, proposto in 13 sale, che raccoglie 10.207 euro (almeno, una delle migliori medie, comunque sotto i 1.000 euro per copia), così come Take Shelter, pellicola premiata a Cannes l'anno scorso, che raccoglie soltanto 2.029 euro.
Non si ripete invece Marley. Il documentario aveva ottenuto un risultato strepitoso il 26 giugno, data in cui ha esordito per una programmazione che sarebbe dovuta durare soltanto un giorno e che invece è stata prolungata dopo aver ottenuto 160.749 euro in quelle 24 ore. Nel weekend, si è dovuto accontentare di 13.095 euro. Da sottolineare invece il dato di C'era una volta in Anatolia, che per il terzo weekend di fila può vantare una delle migliori medie per sala (in questo caso inferiore solo a quella di The Avengers) e che è arrivato a 134.321 euro totali.
Insomma, per fortuna che tra due giorni esce The Amazing Spider-man. Sicuramente, ci sarà un numero record di copie a disposizione, ma anche con i risultati importanti che farà, forse non è il caso di sperare che da solo questo titolo risollevi un mercato cinematografico inesistente, in cui per due mesi il pubblico ha disertato le sale per mancanza di prodotto e per la voglia di mare.

Box Office Usa
Non avevamo dubbi che il box office americano estivo fosse molto diverso da quello italiano, ma in ogni caso i risultati emersi in questo weekend sono impressionanti. Infatti, ben quattro pellicole hanno raccolto almeno 25 milioni di dollari nel fine settimana, grazie a tre esordi che si sono fatti valere.
A primeggiare, c'è l'orsacchiotto (poco tenero e molto volgare) di Ted, l'esordio alla regia di Seth MacFarlane, il creatore de I Griffin. Il film è andato ben oltre le più rosee previsioni, conquistando 20,5 milioni di venerdì, per un weekend complessivo da 52,5 milioni, che significano uno dei migliori debutti di sempre per una commedia con rating R.
Ottimi risultati anche per Magic Mike, la pellicola di Steven Soderbergh incentrata su uno spogliarellista e basata sulla storia vera del protagonista Channing Tatum, che conquista 38 milioni nel fine settimana. Ormai Tatum è una star negli Stati Uniti grazie a successi come 21 Jump Street e La memoria del cuore, ma nel nostro Paese rimane sostanzialmente uno sconosciuto e questo potrebbe incidere sui dati che otterrà la pellicola in Italia.
Scende al terzo posto il vincitore dello scorso fine settimana, Ribelle – The Brave, che conquisterà 35,5 milioni in questi tre giorni, con un calo di circa il 47%. Se confrontato con altre pellicole della Pixar, è un risultato decisamente migliore di quello di Cars 2 (che aveva perso il 60%), ma ben lontano dalla tenuta fantastica di Up! (-35,2%) e più in linea con la flessione di Wall-E (-48,5%). Il totale provvisorio è di 132,2 milioni.
Quarto posto per un'altra new entry, Madea's Witness Protection, che riporta sullo schermo il fortunato personaggio creato da Tyler Perry. Il film ha ottenuto un fine settimana da 27 milioni, decisamente un ottimo dato considerando la concorrenza. Ha invece subito la forza dei rivali l'altro esordio, People Like Us con Chris Pine ed Elizabeth Banks, che concluderà il weekend con soli 4,2 milioni di dollari.
Intanto, Madagascar 3 - Ricercati in Europa è arrivato a 180,7 milioni (dato decisamente buono, considerando che ha dovuto fronteggiare il rivale della Pixar), mentre calano bruscamente film come La leggenda del cacciatore di vampiri (arrivato a 29,2 milioni in dieci giorni), Prometheus (118 milioni totali dopo la quarta settimana, si poteva sperare qualcosa in più per questo blockbuster) e Biancaneve e il cacciatore (145 milioni complessivi al quinto weekend, tutto sommato un dato confortante, anche se il budget era enorme).
Non va invece dimenticata la sfida sui mercati internazionali tra L'era glaciale 4 - Continenti alla deriva e The Amazing Spider-Man, vinta dal cartone, che è arrivato primo in tutti i mercati in cui è uscito, conquistando 78 milioni contro i 50 del rivale. Va detto però che l'arrampicamuri esordiva in un minor numero di nazioni e che è andato particolarmente bene in Asia, meno sui pochi mercati europei in cui ha esordito.

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