La bella e la bestia [3]

Film 1991 | Animazione, Film per tutti 85 min.

Regia di Gary Trousdale, Kirk Wise. Un film Da vedere 1991 con Paige O'Hara, Robby Benson, Richard White (II), Angela Lansbury, Jerry Orbach. Cast completo Titolo originale: Beauty and the Beast. Genere Animazione, - USA, 1991, durata 85 minuti. Uscita cinema mercoledì 13 giugno 2012 distribuito da Walt Disney. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: Film per tutti - MYmonetro 3,81 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 13 dicembre 2023

Stupenda trasposizione dell'antica favola sull'amore che nasce tra una bellissima ragazza che cerca di salvare il proprio padre e il mostruoso proprie... Il film ha ottenuto 4 candidature e vinto 2 Premi Oscar, ha vinto 3 Golden Globes, In Italia al Box Office La bella e la bestia [3] ha incassato 19 milioni di euro .

La bella e la bestia [3] è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Consigliato assolutamente sì!
3,81/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA
PUBBLICO 4,12
CONSIGLIATO SÌ
Romantica fiaba che continua nella tradizione di far leva sulle canzoni e sui caratteri di contorno.
Recensione di Giancarlo Zappoli
Recensione di Giancarlo Zappoli

In un villaggio della Francia del '700 vive la radiosa Belle appassionata alla lettura e un po' stanca della vita ripetitiva che le è toccato in sorte di condurre. Un giorno il padre (un anziano inventore un po' eccentrico) chiede asilo in un castello non sapendo che lì vive la Bestia. Costui è un Principe che, in seguito ad un atto di egoismo, è stato trasformato in un animale. L'incantesimo si romperà solo se una fanciulla si innamorerà di lui prima che una rosa, contenuta in una campana di cristallo, perda l'ultimo petalo. Belle, che è oppressa dalla corte di Gaston, il bello e bullo del villaggio, va alla ricerca del padre e, trovatolo nel castello, si offre in ostaggio alla Bestia al suo posto. Da quel momento tra i due si sviluppa un non facile rapporto.
La fiaba della Bella e della Bestia (riferimenti con la classicità latina a parte) viene per la prima volta stampata in Francia nel 1756 e già nell'anno successivo è tradotta in inglese. Da allora se ne sono moltiplicate le versioni a cui il cinema non è stato estraneo. La più famosa è quella di Jean Cocteau del 1945. La Disney coglie della vicenda tutte le potenzialità che consentono di inserirla in un percorso di eroine rinnovate che dalla Ariel de La sirenetta del 1989 ne avevano marcato la rinascita. Belle è la sorella cinematografica di Pocahontas, di Mulan e della stessa Jasmine di Aladdin. Tutte fanciulle naturalmente interessate a un 'principe' con cui convolare a giuste nozze ma decise e determinate a sfidare situazioni avverse grazie a un carattere ben definito.
La dolce Belle ama un padre che non ha troppo i piedi per terra ma sa dire di no con assoluta fermezza al muscoloso e volgare Gaston desiderato invece dalle altre ragazze del paese. A proposito di questo personaggio va poi rilevato come nei disegni preparatori iniziali del film fosse stato concepito come un cicisbeo pallido e allampanato finendo poi per trasformarsi nel violento e vigliacco razzista in azione nel film. Se la Bestia ha un corpo leonino (e teme più il disinfettante che le ferite) è nella complessità delle sue reazioni che risiede una delle attrattive di un film che continua nella tradizione di fare leva sulle canzoni (non a caso ne è stato tratto un musical di successo in ogni parte del mondo e non solo con un pubblico di bambini) e sui caratteri di contorno.
L'orologio, il candeliere, la teiera e il figlioletto tazzina sono personaggi che conquistano la scena e continuano a farla propria nella memoria degli spettatori di ogni età.

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Francesco Rufo

La Bella e la Bestia è il 30° classico Disney. La storia appartiene a quello che nella letteratura fiabesca è chiamato ciclo dello sposo-animale. Le storie di questo ciclo si basano sull’unione tra una bella fanciulla e il suo partner maschile, che dapprima ha fattezze animalesche, e alla fine si trasforma in un bel giovane grazie all’amore di lei. La tradizione del ciclo risale a L’asino d’oro di Apuleio (in modo particolare alla storia di Eros e Psiche). La storia di La Bella e la Bestia appartiene anche al genere delle fiabe di redenzione, in cui la redenzione è intesa come liberazione da un maleficio, purificazione, espiazione, e si raggiunge grazie al potere salvifico dell’amore. La psicanalista Marie-Louise von Franz paragona lo stregamento a uno stato di smarrimento interiore: la trasformazione in animale diventa così metafora di uno squilibrio verso l’istinto, e il potere terapeutico dell’amore permette di ritrovare l’equilibrio perduto. La versione più nota della storia di La Bella e la Bestia è quella di Jeanne-Marie Leprince de Beaumont (1757), che attinge a una precedente versione di Gabrielle-Suzanne Barbot de Villeneuve (1740). La storia del film si fonda su un doppio percorso di formazione: quello della Bestia e quello di Belle. Iniziamo con quello della Bestia. Nel prologo, il principe cattivo – che rappresenta un Io privo di coscienza morale – viene trasformato nella Bestia – che rappresenta l’Es, l’inconscio. Con la trasformazione, l’Es prevale sull’Io, lo assimila. La Bestia è dominata dagli impulsi e dall’incapacità di aprirsi al mondo esterno, all’Altro. Poi arriva Belle, che rappresenta il Super-Io, la coscienza morale, e spinge la Bestia a controllarsi e ad aprirsi all’Altro. Grazie a Belle, la Bestia si libera dal maleficio, ottiene la redenzione, si trasforma in principe, ma in un principe diverso da quello del prologo, che era privo di coscienza morale: si tratta qui di una vera rinascita. Dopo questa trasformazione, sulle prime Belle esita: è innamorata della Bestia, e non lo riconosce nel principe. Dopo aver guardato bene, Belle riconosce la Bestia negli occhi del principe (secondo la von Franz, gli occhi sono immagine dell’inconscio): la Bestia non è sparita, l’inconscio non è negato, l’Es non è stato cancellato, ma incorporato. L’inconscio è riconosciuto nei suoi lati positivi, come una risorsa, una parte integrante della personalità. Nel finale, il principe e Belle si sposano: si ha così la congiunzione tra l’Io (la coscienza, il principe), l’Es (l’inconscio, la Bestia), e il Super-Io (la coscienza morale, Belle), ossia l’integrazione della personalità. Passiamo ora al percorso di Belle, un percorso di educazione sentimentale e di emancipazione affettiva che chiama in causa l’Edipo femminile. All’inizio della storia, Belle vive con il padre e non vuole sposarsi: non riesce a superare l’attaccamento edipico. La passione per i libri la porta a non vivere l’esistenza in modo diretto, a limitarsi a immaginare, a sognare. Desidera il cambiamento, ma non è ancora pronta a farne esperienza diretta, ha ancora paura di crescere. Poi il padre viene imprigionato, Belle lo trova e prende il suo posto. La decisione di sacrificarsi per il padre è un’assunzione di responsabilità che la pone sulla giusta via verso l’individuazione. Nel castello si ha dapprima lo scontro tra la Bestia (l’istinto) e Belle (la mente, l’intelletto). Poi la Bestia si mostra pronto a esaudire i desideri di Belle: si tratta di una fantasia narcisistica tipica dell’infanzia. Nel castello, Belle si trova ancora in una condizione di narcisismo infantile. Continua ad appoggiarsi interamente all’immaginazione. Gli oggetti viventi sono una rappresentazione dell’animismo infantile: «Per il bambino non esiste una linea netta che separa gli oggetti dagli esseri viventi, e qualsiasi cosa abbia vita ha una vita molto simile alla nostra» (Bruno Bettelheim). Tuttavia, nella vita in comune, la Bestia e Belle si cambiano reciprocamente: la Bestia si apre all’intelletto e alla creatività, Belle si apre al cambiamento e all’incontro con l’Altro. In seguito, Belle abbandona la Bestia per raggiungere il padre, ma poi torna al castello, dichiara il suo amore alla Bestia, lo aiuta nella liberazione dal maleficio, e sposa il principe. Così Belle oltrepassa la chiusura nell’immaginazione, nel sogno, nel narcisismo, nell’animismo infantile, vive il cambiamento in modo diretto, si dona all’esperienza reale di un sentimento vissuto in prima persona. Nel finale, Belle sposa il principe, supera il problema edipico, trasforma l’attaccamento edipico verso il padre e lo trasferisce sul principe, ossia su un partner più giusto, quello maritale. La storia di La Bella e la Bestia segue il percorso di Belle verso il superamento del problema edipico e il percorso della Bestia verso l’integrazione della personalità, presentando e combinando i due aspetti fondamentali di ogni processo di crescita.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
venerdì 23 ottobre 2009
Oscar

Tratto dall'omonimo romanzo di Jeanne-Marie Leprince de Beaumont, il film presenta la storia di una bella ragazza, Belle, tenuta "prigioniera" nel castello di un'orrenda bestia. In verità la bestia era un principe, ma la sua tirannia e il suo egoismo l'hanno portato ad essere punito, insieme alla sua magione e chi vi si era trovato dentro, e alla trasformazione in oggetti bizzarri.

mercoledì 13 giugno 2012
alice1992

"La bella e la bestia" è un'indimenticabile film della Disney che ha fatto sorridere e sognare grande e piccini. Il film vuole valorizzare l'importanza della bellezza interiore che va ben oltre gli stereotipi e le congetture in cui la società tende ad imprigionarci. La bestia si innamora della bellezza e sincerità di Belle e lei, nonostante lo spaventoso aspetto e i modi bruschi del suo pretendente, [...] Vai alla recensione »

venerdì 15 marzo 2013
Fedson

Insuperabile film della Disney, cofanetto di perle di emozioni, suggestivamente musicale con le sue canzoni (una più bella dell'altra). Così la favola de "La Bella e la Bestia" diventa una delle colonne portanti della carriera e splendore dell'immenso Walt Disney, il cui nome ancora oggi è leggenda. Ciò è del tutto naturale, se vengono prese in consideraz [...] Vai alla recensione »

domenica 16 agosto 2015
Great Steven

LA BELLA E LA BESTIA (USA, 1991) diretto da GARY TROUSDALE & KIRK WISE Per non aver dato ospitalità ad una fata tramutata in vecchietta, un giovane principe arrogante ed egoista viene trasformato in un’orrenda e ripugnante creatura bestiale, insieme a tutti i suoi servitori che divengono oggetti domestici animati sotto l’effetto di un incantesimo che potrà spezzarsi [...] Vai alla recensione »

giovedì 28 aprile 2011
Manu^^

Non avrà mai eguali^^

venerdì 15 giugno 2012
Noctis93

La Bella e la Bestia fà ritorno su grande schermo in alta definizione , con aggiunta della tecnologia 3D grazie alla quale ,l'esperienza visiva ed emotiva si intensifica . Pur essendo un classico questo film è ancora capace di coinvolegere donne e bambini di ogni età, con tutta la carica emotiva e magica  con cui la Disney da vita ai suoi racconti, facendoci immergere [...] Vai alla recensione »

venerdì 5 marzo 2010
Paolo-42

Capolavoro

giovedì 13 maggio 2010
Renato C.

Stupendo film d'animazione della Walt Disney Pictures, l'unico finora ad aver avuto la nomination all'oscar come miglior film dell'anno. Dpo il periodo aureo dello zio Walt prolungato fino a "Gli aristogatti" c'è stato un periodo, in casa Disney, di opere minori. Con "La sirenetta" si apre un nuovo periodo aureo di films d'animazione del quale "La [...] Vai alla recensione »

martedì 16 febbraio 2010
Pierluigi Persano

lunedì 24 ottobre 2011
tiamaster

Solo la visione maerita la visione del film.Bellissima,incredibile,commovente...un film d'animazione stupendo e incredibile,con una storia semplice ma con un grande morale e con un animazione ottima.Un film che resterà come uno dei grandi classici dell'animazione,un film poetico e stupendo,con un sacco di scene poetiche e divertententi,ad esempio mi fà troppo ridere lumière,il [...] Vai alla recensione »

giovedì 21 giugno 2012
nico11

Un capolavoro che si rianima e che fa rivivere la trama di un vecchio film in una grafica migliore,se era bello prima lo è più adesso.

domenica 22 gennaio 2012
Dragonia

E' stato uno degli ultimi classici Disney (se non l'ultimo in assoluto) che ho visto in tenera età; ed oggi come allora, continua a darmi la sensazione che buona parte delle lodi elargite a questo cartoon siano immeritate. La nomination come Miglior Film non riesco proprio a spiegarmela, dato che sarebbe stata molto più appropriata ad altri prodotti come Il Re Leone o Il Gobbo di Notre Dame, così come [...] Vai alla recensione »

venerdì 19 novembre 2010
Lady Libro

Questo per me è in assoluto il miglior film della Disney. Romantico, dolce, toccante e commovente, un film che riesce ad incantare grandi e piccini e persone d'ogni età. La storia di una ragazza che riesce a vedere la vera bellezza nel cuore di un mostro, è una favola che insegna più di quanto si possa pensare e difficilmente abbandona il cuore dello spettatore.

martedì 11 settembre 2018
Sellerone

Cosa ne sarebbe della bella senza la bestia? Il protagonista della storia in realtà è quel mostro punito che si redime cercando chi sappia provare l'amore vero che non si basa sulle apparenze. La bella è una comprimaria che in questo film insieme a musiche e animazione all'avanguardia lo disarciona e lo costringe a giocare di rimessa, facendo vivere emozioni vere e "adulte" ad un film semplicemente [...] Vai alla recensione »

domenica 28 dicembre 2014
toty bottalla

Sulla sceneggiatura di linda woolverton scorre la storia fiabesca di indubia paternità autoriale famosa in tutto il mondo, qui, rappresentata ai massimi livelli creativi e spettacolari tra musiche, animazioni e voci straordinarie, doppiaggio italiano come sempre magnifico, pieno di colori e di magia, un'opera sublime! Saluti. 

giovedì 20 novembre 2014
zero99

Questo film d'animazione, targato Disney, è uno dei miei preferiti. una favola stupenda, dove l'amore va oltre a tutto, oltre all'aspetto fisico, oltre alla paura, oltre ai pettegolezzi che potevano dire le persone del villaggio. è pieno di colori e ottimi disegni. come in quasi tutti i film della Disney ci sono sempre i personaggi di contorno che mettono allegria e cercano [...] Vai alla recensione »

venerdì 19 aprile 2013
Cenox

A mio parere forse il migliore film d'animazione proposto dalla ricca collezione di successi Disney. Stupenda sia la storia (che commuove sempre tutti i bambini) che i disegni (ma a quelli la Disney ci ha abituato!) e notevoli pure le canzoni. Bella è una ragazza piena di vita che si offrirà in ostaggio per salvare il padre ad una vera e propria Bestia (trasformato così da [...] Vai alla recensione »

mercoledì 19 dicembre 2012
4ng3l

Un film che per poco non sale a livelli più alti, colpa delle eccessive esagerazioni caratteriali. Belle viene fatta apparire più di quello che in realtà è, una ragazza e basta, inconcepibilmente tutti le strisciano ai piedi. La bestia è un animale che ha un minimo di umano, non basta però a far apparire credibile quindi l'eventuale innamoramento nel finale [...] Vai alla recensione »

Frasi
Io ti amo
Dialogo tra Belle (voce nella versione originale) (Paige O'Hara) - (voce nella versione italiana) (Laura Boccanera)
dal film La bella e la bestia [3]
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Roberto Escobar
Il Sole-24 Ore

«Ogni fiaba è uno specchio magico», scrive Bruno Bettelheim. In quello specchio - continua - noi ci immergiamo come in una calma pozza che sembra riflettere soltanto la superficie della nostra immagine. Poi però lo sguardo scende più nel profondo, fino a scorgere le tempeste dell’anima che ci accompagnano nel cammino verso la maturità e l’equilibrio interiore.

Luigi Paini
Il Sole-24 Ore

Un successo annunciato: 125 milioni di dollari incassati negli Stati Uniti, nomination all’Oscar quale miglior film (per la prima volta nella storia del premio un tale onore è capitato a un lungometraggio d’animazione), campagna pubblicitaria in pieno stile Disney, capace come sempre di “mettere in sinergia” genitori e figli. Insomma, La Bella e la Bestia, diretto da Gary Trousdale e Kirk Wise, non [...] Vai alla recensione »

Maurizio Acerbi
Il Giornale

Ha esordito al quarto posto nello scorso weekend. Non male per un film che di anni, sulle spalle, ne ha più di venti. Merito del maquillage in 3D che ha ulteriormente impreziosito uno dei titoli più belli di casa Disney. Oltretutto, gli occhialini ben si prestano per una pellicola che già allora si segnalò per alcuni tratti innovativi. Insomma, se volete andare, con i vostri figli, sull’usato sicuro [...] Vai alla recensione »

winner
miglior colonna sonora
Premio Oscar
1992
winner
miglior canzone
Premio Oscar
1992
winner
miglior film
Golden Globes
1992
winner
miglior colonna sonora
Golden Globes
1992
winner
miglior canzone
Golden Globes
1992
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