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Kim Basinger: l'evoluzione di un sex symbol

In The Informers, un ruolo "diverso" per la diva americana.
di Pino Farinotti

Non solo un sex symbol
Kim Basinger (Kimila Ann Basinger) (70 anni) 8 dicembre 1953, Athens (Georgia - USA) - Sagittario. Interpreta Elizabeth nel film di Adrian Lyne 9 settimane e ½.

martedì 14 aprile 2009 - Focus

Non solo un sex symbol
È in uscita il film The Informers, con Kim Basinger. Quando una diva che è stata bella, bellissima, simbolo sessuale, continua ad accreditarsi con uno di quegli aggettivi, 'bellissima', e si impone anche come grande attrice, è una notizia che fa bene al cinema, fa bene a tutti. Una volta Ingrid Bergman dichiarò: "A un certo punto, intorno ai 39 anni, arriva un produttore sorridente che ti dà un copione dicendoti 'tutti si accorgeranno che non sei solo una bellissima donna, ma anche una grande attrice'. È un brutto segnale, significa che il meglio è passato. Certo ho fatto personaggi magnifici anche dopo i 39 anni, ma non ho più potuto fare una Maria di Per chi suona la campana." Sappiamo che la Bergman ha gestito al meglio le fasi mature della sua carriera, ma un'attrice è smarrita di fronte all'inevitabile cambiamento di status, e una sex symbol è molto più che smarrita, si trova ai confini di un trauma che può diventare pericoloso.

Intelligenza
Kim Basinger ha superato questi stadi grazie alla sua intelligenza, semplicemente. Ci sono dive che stanno scivolando verso fasi diverse con discrezione, magari non voluta, magari imposta. Stiamo vedendo una Meryl Streep prendere di petto le fasi della carriera, magnificamente, ma non è mai stata un bellissima, il tempo è certo un suo nemico, ma non implacabile. Non c'è dubbio che Demi Moore sia penalizzata dall'immagine di sex symbol quasi puro che le apparteneva. Sharon Stone, altra grande 'erotica', quasi omologa di Kim, forse non è altrettanto brava. Michelle Pfeiffer è a mezza strada, è sempre stata brava&bella, deve solo adeguarsi a privilegiare il primo versante, sì, con un certo dolore. Fra poco il problema si porrà a Julia Roberts, e fra non molto a Nicole Kidman. Anche perché le giovani premono spietate. È sempre la vicenda di Eva contro Eva.

Eroico
Kim ha 56 anni, dal suo momento eroico, 9 settimane e mezzo, ne sono passati 23. E' molto tempo, per la personalità e per il corpo. Negli anni della grande avvenenza la cifra di Kim era l'erotismo, non in prevalenza ma in assoluto. Molti sondaggi, di ogni genere, la indicarono come la donna più sexy del suo tempo, se non di tutto il tempo del cinema. "Più di Marilyn" dissero molti. Pareva che possedesse una sola velocità, e un solo regime di giri, altissimi. Che il suo destino fosse la caduta libera. Dal massimo dei giri allo zero. Invece l'attrice, sorprendendo tutti, ha saputo evolversi nel migliore dei modi. Il confine dei 39 anni naturalmente non è più quello dei tempi della Bergman. Le cure, l'alimentazione, la palestra e la chirurgia lo hanno protratto, anche di molto. Comunque i quarant'anni non sono i trenta, e così via. Kim ha saputo essere una magnifica quarantenne, poi cinquantenne e adesso... quasi sessantenne. Il passaggio da modello erotico e modello interessante per una diva, quasi sempre, significa tramonto, ma Kim Basinger è riuscita ad opporsi ad aggirare quella regola, si è assestata nell'ordine delle "brave" continuando ad essere sexy. Non è poco. Una didascalia può essere 'lo deve alla letteratura'.

Letteratura
The informers è diretto da Gregor Jordan e tratto da un racconto di Bret Easton Ellis. Siamo a Los Angeles negli anni Ottanta. Kim è Laura, che ha avuto una vita complicata, col marito, coi figli, con tutto. E' stata tradita e ha tradito. Cerca di rimettere insieme tutto quanto, ma ambiente, passato e attitudini ormai radicate, non glielo permettono. Fa parte di quella cultura americana, soprattutto dell'ovest, secondo la quale puoi avere molto, magari tutto, ma non è mai abbastanza.
Bret Easton Ellis, è decisivo. E' autore vero, è un culto delle nuove generazioni. Da suoi libri sono stati tratti Al di là di tutti i limiti, soprattutto American Psycho, che i giovani ben conoscono. Ellis è letteratura non solo racconto, significa che non fa parte di coloro che scrivono un romanzo già pensando al film: alla King o Clancy o Grisham. Un altro scrittore vero, James Ellroy, nel 1997 ha permesso alla Basinger di vincere l'Oscar in L.A. Confidential. Kim dava corpo e volto a una squillo che si ispirava a Veronica Lake, la diva degli anni Quaranta dalla lucente e liscia chioma platinata. Si può dire che la parabola nuova dell'attrice è cominciata proprio lì. Era ancora "sex" ma era già brava. Il grande Ellroy (Black Dahlia fra gli altri) era il suo garante. Un altro garante sarebbe stato John Irving, autore del romanzo "Vedova per un anno" diventato poi il film The door in the floor, dove Kim è Marion, una madre cinquantenne che ha una relazione con un ragazzino. È spesso nuda e davvero non sfigura. Irving è considerato uno dei massimi scrittori americani contemporanei. Una misura della sua qualità sta nel fatto, tutt'altro che paradossale, che i suoi libri sono ostici al cinema. Il suo capolavoro Il mondo secondo Garp ha avuto una trasposizione banale, lontanissima dalla qualità del libro. Dunque Kim Basinger, guardando alla letteratura vera si è presa anche i suoi rischi, ma ha prevalso. Non resta che aspettarla con altri scrittori, in altri decenni.

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