Con un'apertura "più che mai" all'insegna dell'azione comincia questa domenica una nuova settimana di film in tv sospesa fra tumulti adrenalinici e ispirazioni di alta cultura letteraria. Charlie's Angels: Più che mai (Italia 1, 19.25) è la seconda avventura per il grande schermo delle atletiche agenti speciali al servizio segreto del misterioso Charlie, in cui le Angels degli anni 2000 (Cameron Diaz, Drew Barrymore e Lucy Liu) si trovano ad affrontare l'"angelo caduto" Demi Moore. Il male ha d'altronde sempre qualcosa di più affascinante rispetto alle più ordinarie forze del bene, come dimostra anche quel grandissimo film che è Il silenzio degli innocenti (La7, 21.30). In quello che è da molti considerato il suo capolavoro, Jonathan Demme ha saputo riutilizzare alcune delle suggestioni più oscure delle fiabe millenarie e del carattere perfettamente complementare fra attrazione e repulsione in un thriller che ha fatto epoca anche grazie al superlativo Hannibal Lecter di Anthony Hopkins. Ancora una variazione sul tema "lupi travestiti da agnelli", l'agghiacciante thriller Arlington Road – L'inganno (Canale 5, 3.00) si differenzia principalmente da quello di Demme per non fare leva su paure ancestrali, bensì su quelle propriamente moderne (e, aggiungeremmo, tipiche di una certa propaganda americana) come la minaccia terroristica e il complotto che si annida al di là dello steccato del proprio vicino di casa...
D'altronde ogni cultura ha le sua manie e i suoi tic. E per ripercorrere quelle che contraddistinguono noi italiani, non c'è di meglio che riflettere con il crudele umorismo di Dino Risi e gli antologici sketch de I mostri (La7, 14.00), in onda lunedì pomeriggio. In serata, un'altra nota serie televisiva trova il suo adattamento cinematografico: Miami Vice (Italia 1, 21.10). Solo che stavolta a mettere le mani sulla serie simbolo del poliziesco americano anni '80 è uno dei suoi stessi creatori: il cineasta Michael Mann, fra i più importanti autore del cinema americano contemporaneo anche perché ancora capace di sperimentare con le nuove tecnologie digitali. Si segnala infine nella notte, il secondo episodio diretto da Dario Argento per la serie televisiva Masters of Horror: Pelts – Istinto animale (RaiTre, 1.15), che questa volta si cimenta con un approccio "animalista" all'horror: la storia di una pelliccia assassina.

Il 27 gennaio, martedì, è giorno che l'Europa dedica al ricordo delle vittime della Shoah e delle stragi nazi-fasciste. Alla memoria la giornata dedica ampia parte della sua programmazione, a cominciare dal primo pomeriggio, quando La7 propone il bel film Train de Vie (La7, 14.00), immaginaria storia di un gruppo di ebrei che si fingono gerarchi nazisti per poter trasportare tutto un villaggio al di fuori del territorio controllato da Hitler. La sera è poi la volta dello straordinario film con cui Roman Polanski ha affrontato i demoni del suo passato e ripreso coscienza dei tormenti che la sua famiglia ha subito a causa del regime nazista. Basato sull'autobiografia del pianista polacco Wadysaw Szpilman, realmente scampato all'eccidio, Il pianista (Rete 4, 21.10), è un'eccezionale racconto per immagini con cui Polanski ha ottenuto la Palma d'Oro a Cannes e il premio Oscar come miglior regista. Se Italia 1 la butta per un attimo sul faceto proponendo la blanda commedia americana con Owen Wilson e Kate Hudson Tu, io e Dupree (Italia 1, 21.10), la notte ritorna alla legittima sobrietà della giornata con il bel film di Louis Malle sull'istruzione scolastica elementare ai tempi del governo di Vichy: Arrivederci ragazzi (RaiUno, 3.10).
Il mercoledì torna a farsi strada l'azione dura e pura, quella con le tragicomiche implicazioni sentimentali di Brad Pitt e Angelina Jolie in Mr. & Mrs. Smith (RaiUno, 21.10), e quelle del sicario direttamente uscito dagli schermi videoludici Hitman – L'assassino (Sky 1, 21.00). Un'azione di per sé adrenalina e iperbolica, che trova degni avversari (un po' anacronistici, forse, ma pur sempre duri a morire), giovedì sera con i due vecchi compagni del genere "muscolare" Sylvester Stallone e Arnold Schwarzenegger, rispettivi protagonisti di due film a loro modo di culto come Rambo (Italia 1, 21.10) e Commando (Sky Max, 21.00).

Grande serata dai costumi sontuosi e dagli echi letterari quella di venerdì sera. A cominciare dalla versione rinnovata, in bilico fra gusto barocco e raffinatezze registiche, del più noto capolavoro della scrittrice inglese Jane Austen, Orgoglio e pregiudizio (Rete 21.10). Dietro la macchina da presa, il giovane regista Joe Wright (Espiazione); davanti invece la nuova musa britannica per eccellenza, Keira Knightley. Segue la bella trasposizione di Stephen Frears del noto romanzo epistolare Le relazioni pericolose (Rete 4, 23.50), libertinaggio e crudeli esperimenti sociali nella Francia settecentesca dei due aristocratici John Malkovich e Glenn Close. Chiude serata la grottesca rappresentazione di Giuseppe Patroni Griffi e Dario Argento (co-autore della sceneggiatura) Metti, una sera a cena (Rete 4, 2.40): per certi aspetti una sorta di partitura del romanzo di De Laclos riambientato nella Roma borghese e nichilista di fine anni Sessanta.
Chiude un sabato di fiabe "buone", adatte a tutte le età, e di fiabe "cattive", ovvero horror che fanno del fantastico e del metafisico un forte elemento di inquietudine. Gatto e topo si succedono in fascia pre-serale: comincia l'imprendibile topo di Gore Verbinski (Pirati dei Caraibi), un bianco animaletto che non vuole a nessun costo abbandonare le quattro mura dove vive, protagonista di un film che ricorda molto da vicino i vecchi cartoni animati disneyani di un tempo: Un topolino sotto sfratto (Italia 1, 19.25). Lo segue il gatto, in questo caso il pigrissimo gattone di buon appetito Garfield che nella sua seconda avventura cinematografica, Garfield 2 (Italia 1, 21.10), entra a contatto con un sosia inglese di sangue nobile, con cui deciderà di dare vita ad uno scambio di identità in perfetto stile "Il principe e il povero". Nel regno notturno dei brividi e del gore, saranno le maledizioni di The Grudge (RaiUno, 1.15) e de La cosa (Italia 1, 2.30) a tener desta l'attenzione. Nel primo la maledizione viene dal passato e dal rancore dei (non) morti per tormentare l'esistenza di Sarah Michelle Gellar, studentessa americana trapiantata in Giappone; nel capolavoro di John Carpenter (musicato da Ennio Morricone) la paura viene invece dallo spazio e, senza alcuna spiegazione razionale, si impossessa ad uno ad uno dei corpi di un gruppo di esploratori in missione al Polo.