Justin Hurwitz è l'uomo dietro le musiche di La La Land, Whiplash, Babylon e First Man.
Compositore americano che ha contribuito a creare il mondo della rappresentazione filmica del regista Damien Chazelle (e per questo è vincitore di due Oscar), ha caratterizzato il suo lavoro con un impegno costante nell'allargamento dei confini di ciò che è considerata la musica di genere o di un particolare periodo storico. Dal rinnovamento del jazz tradizionale ai popolari riff rock 'n' roll, dalla musica house moderna alla dance, ma sempre abbinando energia e uno spericolato senso di abbandono, che ben si sposano con le inquadrature composte da Chazelle.
Di volta in volta, di scena in scena, le partiture di Hurwitz appaiono più o meno aggressive, schiette, lamentose, urlanti, a volte al limite dell'atonale. Martellanti per il grande pubblico, sono scandite da una contemporaneità, che non viene mai accantonata, e si strutturano sugli storyboard del regista che, dal canto suo, rispetta sempre l'integrità della musica creata dal suo immancabile collaboratore.
I risultati sono suoni unici e ambiziosi, portati avanti da un sax baritono stridulo o da un emozionato assolo di tromba, oppure da strati di percussioni latine o africane in vena di orientalismo. Tutto tende a qualcosa. All'amore, alla morte, all'abbandono, alla frenesia. Lo ammette Hurwitz stesso: "Compongo perché la composizione musicale mi permette di avvicinarmi all'inesprimibile".
L'incontro con Damien Chazelle nel dormitorio di Harvard
Nato in California, dalla ballerina professionista Gail Halabe (che poi lascerà il lavoro per diventare infermiera) e dallo scrittore Ken Hurwitz, si trasferisce insieme alla famiglia nel Wisconsin, dove studia alla Nicolet High School. Ammesso alla Harvard University, avrà come suo compagno di stanza il futuro regista Damien Chazelle, con il quale collaborerà musicando i suoi primi progetti cinematografico-studenteschi, fra i quali spicca Guy and Madeline.
Il successo con Whiplash
Entrato nell'Harvard Lampoon e membro della band indie-pop dei Chester French, sempre assieme a Chazelle, si sposta a Los Angeles, dove firma qualche episodio della sitcom The League e dei Simpsons, ma è proprio grazie a Guy and Madeline che la coppia ottiene i finanziamenti per la loro successiva collaborazione.
Chazelle ha in mente un film su un aspirante batterista che deve vedersela contro i bruschi metodi di un suo insegnante. Butta giù la sceneggiatura di Whiplash che, nel 2014, diventa il primo lungometraggio di Chazelle e anche il primo lungometraggio che Hurwitz musicherà.
Gli Oscar
Già nel 2016, poco più che trentenne, Hurwitz vince ben due premi Oscar per il musical La La Land, sempre diretto da Chazelle. La colonna sonora e la coinvolgente canzone originale ("City of Stars") saranno perfettamente in tono con le coreografie, la fotografia, il montaggio e le calcolatissime inquadrature della pellicola, offrendo un brio incredibile a una romcom dolceamara immersa nella leggiadria hollywoodiana, non senza l'ausilio del duo di parolieri Benj Pasek e Justin Paul. Tutto è musica, dai sensibili suoni che giocano con il binomio stilizzazione-realismo, ai numeri musicali, emotivamente rappresentativi, che oscillano così come i protagonisti tra coinvolgimento e incomprensione, successo e fallimento, bellezza e gloria.
La critica italiana e mondiale loda le melodie di Hurwitz, affascinati da un certo gusto rétro e da un'accensione ritmica piena di colore.
Egregio, ma meno incisivo, il lavoro in First Man, sempre per la regia di Chazelle. Hurwitz accompagna in maniera fantastica un uomo sulla luna, ma forse dopo i due Oscar le aspettative erano troppo alte. "The Landing" rimane il brano musicalmente più straordinario, tale da far impallidire tutte le altre tracce a confronto, che sono molto buone, ma non perfette.
Molto più sfrenata e libera la colonna sonora di Babylon, un epico sguardo del regista agli eccessi della prima Hollywood degli Anni Venti, che Hurwitz investe con un sovraccarico sonoro, esaltandone la stravaganza.
