Una ragazza rimane senza internet in un momento molto importante e si collega alla rete di uno sconosciuto. Espandi ▽
Hot Spot - Amore senza rete parte con una citazione dalla commedia romantica Sul più bello dalla quale prende a prestito sia il trio dei roommate che un certo stile di battuta (il cosceneggiatore e produttore Roberto Proia è lo stesso per i due film, qui affiancato alla sceneggiatura da Mauro Graiani), ma della trilogia con protagonista Ludovica Francesconi non ha l'originalità e la freschezza, per rifarsi invece ad un duo di successi anni '80: Flashdance la cui storia d'amore centrale è mutuata in modo molto simile, e Pretty Woman, in particolare nella professione del protagonista e nella figura del suo amico cinico e guastafeste, Manlio (Carlo Giuseppe Gabardini), praticamente identico al Philip Stuckey del film di Garry Marshall.
Il che non è una buona notizia, perché quelle due commedie romantiche sono state girate più di quarant'anni fa, e si suppone che oggi ci voglia qualcosa di più contemporaneo e innovativo Recensione ❯
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Il terzo capitolo della saga action con protagonista Denzel Washington. Questa volta ambientato in Italia. Espandi ▽
Un'auto arriva in una tenuta in campagna in Sicilia: le guardie sono morte e anche le persone all'interno sono state trucemente uccise. Un uomo è stato però catturato, è afroamericano, si comporta come fosse lui ad aver preso in trappola il boss e non il contrario. Si tratta di Robert McCall. Ferito, riesce comunque a prendere il traghetto, ma perderà poi i sensi nei pressi della fittizia località di Altamonte. Robert si innamora della ridente e marittima cittadina, ma sarà presto richiamato a sporcarsi le mani per difenderla dalla camorra, coinvolta in un progetto di traffico internazionale legato al terrorismo.
Avventura mediterranea kitsch in vista della pensione per il finale della trilogia sul giustiziere interpretato, con non poco sprezzo del ridicolo, da Denzel Washington.
La serie si spegne sul canto dei tifosi "ho visto Altamonte - ho visto Altamonte - innamorato so'" ma Fuqua ha già dichiarato che gli piacerebbe realizzare un prequel, ancora una volta con Denzel Washington però questa volta ringiovanito in digitale. Non una buona idea, ma non sarebbe certo la prima in una saga improbabile come quella di The Equalizer. Recensione ❯
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Gray torna nella sua New York con una piccola parabola domestica che rompe i codici del coming of age. Drammatico, Brasile, USA2022. Durata 114 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Queens anni '80. Un giovane ragazzo vuole diventare un artista suscitando molte perplessità tra i famigliari. Espandi ▽
Si è perso nella giungla, James Gray, e poi si è spinto oltre la luna. Ma la meta ultima è sempre il ritorno a casa, al passato, al Queens e alla famiglia. Stavolta Gray aggiunge specificità autobiografica a un film-confessione su un adolescente che non si rende conto del proprio privilegio. Quello di Paul (catturato alla perfezione dalla cocciutaggine leggera del giovane Banks Repeta) sembra a volte un istinto autodistruttivo, un rifiuto perenne della propria realtà. È una caratteristica che rende Armageddon Time un’opera respingente, che non invita lo sguardo partecipe dello spettatore, come in Licorice pizza di Anderson, e rompe i codici del “coming of age” tradizionale. Gray costringe a osservare un’America in cui il razzismo serpeggia anche nel salotto di una famiglia liberal spaventata da Reagan, e costringe ad ascoltare i genitori di Trump parlare agli allievi di una scuola privata dell’importanza del successo come definizione di sé. Più eterogeneo e granulare rispetto ai primi film del regista, rievoca gli anni ottanta come un momento critico di passaggio per la società a stelle e strisce. Recensione ❯
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Nichols racconta con approccio intimo e antiretorico una stagione della vita e della storia americana. Drammatico, USA2023. Durata 116 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Le vicende dei membri di un club motociclistico del Midwest: dalla voglia di stare insieme alla degenerazione in violenza. Espandi ▽
Midwest, all'alba degli anni Sessanta. Un fotografo segue il neonato club dei Vandals, una compagnia di motociclisti di Chicago che si è formata attorno all'idea e al carisma del camionista Johnny. Tornerà anni dopo, per farsi raccontare da Kathy come sono andate le cose. Perché la storia dei Vandals è anche quella del matrimonio di Kathy con il silenzioso Benny. E la storia di come un gruppetto di ragazzi ha perso la strada, sbandando nella droga e imboccando l'autostrada della violenza.
Basato sull'omonimo libro fotografico di Danny Lyon, il film corona, per il regista Jeff Nichols, un sogno lungo dieci anni, quello di accompagnare lo spettatore in un viaggio nel tempo e in una cultura che non c'è più, ma mantiene qualcosa di affascinante e archetipico, legato alla stagione della gioventù e al mito della strada, oltre che al sapore irraggiungibile dell'utopia.
Girato strizzando l'occhio al documentario, The Bikeriders è un film sulla nostalgia e sulla breve bellezza di un certo tempo della vita e del sogno americano, che ha il suo punto di forza nel tono, lontano tanto dal melodramma per nulla che dall'enfatizzazione lirica della vita ai margini. Recensione ❯
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Un film elementare ma divertente, a cui corrisponde un'iniziativa dal forte messaggio sociale. Commedia, Italia2019. Durata 85 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Una commedia che tratta temi sociali importanti con leggerezza, declinata in modo da poter sottolineare il talento degli artisti disabili. Espandi ▽
Giulia e Pietro sono due ragazzi inseparabili. Insieme alla loro esuberante comitiva di amici si ritrovano ogni sera per commentare le ultime novità. Un giorno però Pietro nota Marta, una ragazza con problemi di droga perseguitata da persone che la ricattano per soldi. Lui le si affeziona, scatenando la gelosia di Giulia che comincia ad essere preoccupata che l'amico si cacci nei guai. La sua previsione si avvera quando Pietro viene coinvolto in una rapina e scompare nel nulla. Giulia metterà insieme una squadra per risolvere il mistero e finalmente realizzerà il suo sogno di diventare una detective come quelle che ha sempre ammirato in TV. Recensione ❯
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Un film di eccessi e luoghi comuni che si va ad aggiungere a una serie di produzioni action sempre più simili tra loro. Azione, Corea del sud2023. Durata 101 Minuti.
Un incidente scatena l'ira di una bestia misteriosa. Espandi ▽
I ripetuti successi nel genere action del cinema sudcoreano portano a produzioni sempre più simili tra loro, che cercano di capitalizzare su ingredienti certi anziché percorrere nuove strade. Categoria alla quale certamente appartiene Project Silence di Kim Tae-gon, che inizia come un thriller politico, si trasforma in catastrofico e assume via via colori horror quando la muta di cani entra in azione. Eccessi in serie, tanto negli incidenti che nelle esplosioni, si sprecano, senza che l’escalation risulti particolarmente giustificata dalla sequenza di eventi né coinvolgente per lo spettatore. Difficile giustificare una sciatteria di sceneggiatura al di sotto dei già indulgenti standard di genere, ma ancor più grave in un prodotto simile è che a fare cilecca sia il comparto CGI, che rende i cani talmente poco realistici da eliminare qualunque velleità di transfert horrorifico Recensione ❯
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Ethan Hunt non conosce la fatica e la saga con lui. Quinto capitolo in buona forma, tra ironia e romance.. Azione, Avventura, Thriller - USA2015. Durata 130 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Nel quinto capitolo di Mission: Impossible, Ethan Hunt dovrà eliminare il Sindacato, un'organizzazione criminale internazionale. Espandi ▽
La CIA ha deciso di chiudere la divisione di Ethan Hunt e compagni, giudicandone i metodi troppo caotici e i risultati dettati più dalla fortuna che della professionalità. Basta vedere il casino che hanno fatto al Cremino (M:I 4), ghigna soddisfatto il direttore (Baldwin), che non ha mai avuto l'IMF in simpatia. Hunt però non ci sta e si condanna a ricercato pur di continuare le indagini sul cosiddetto "Sindacato", un gruppo di agenti addestrati e pericolosi, per lo più dichiarati morti, e invece attivissimi in ogni settore del terrorismo contemporaneo. Recensione ❯
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Regia mobilissima e un discutibile sense of humour. Ma il senso dello spettacolo non manca. Azione, Avventura, Commedia - USA2024. Durata 115 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Will Smith e Martin Lawrence tornano nei panni dei "bad boys" con il loro iconico mix di azione e ironia e stavolta sono i ricercati. Espandi ▽
Mike e Marcus si sono ripresi dai tormenti subiti a causa del sicario, e figlio di Mike, Armando, che ora si trova in carcere. Mike sta infatti per convolare a nozze e Marcus, al solito, lo accompagna come un postmoderno Sancho Panza, goloso di junk food. Colpito da un infarto, Marcus ha una visione del capitano Howard e si convince di essere immortale. In seguito a una sparatoria, rivela di essere vittima di attacchi di panico, che ne compromettono l'efficienza. Il vero problema dei due è però un altro: qualcuno sta infangando la memoria del capitano Howard e per scoprire di chi si tratta c'è bisogno dell'aiuto proprio di Armando, l'unico che può identificare il responsabile.
Quarto capitolo per la saga lanciata da Michael Bay nel 1995 e passata nel 2020 nelle mani dei registi Adil El Arbi & Bilall Fallah, che con Bad Boys: Ride or Die confermano una regia mobilissima ma pure un discutibile sense of humour.
Il senso dello spettacolo tutto sommato non manca, peccato sia impiegato per una sceneggiatura dai dialoghi così tristi e dallo scopo propagandistico. Tutto è come sempre sopra le righe ma non c'è autoironia a smascherare questa acritica esagerazione. Recensione ❯
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Una coppia in vacanza si trova coinvolta nei perversi segreti di un resort. Espandi ▽
Disparità sociale e desiderio di trasgressione senza limiti di ricchi e potenti sono alla base di una discesa agli inferi che pesca in una tradizione di genere corposa e di cui si può intuire la deriva già dai primi minuti. The White Lotus incontra Black Mirror, si potrebbe sintetizzare, senza andare troppo lontani dal rendere fedelmente l’idea sull’operazione di Brandon Cronenberg. E non è un caso che i primi riferimenti suscitati si riferiscano a serie televisive, perché Infinity Pool assomiglia a un episodio dilatato di una serie tv, con l’inevitabile deriva orgiastica abilmente mascherata da effetti allucinogeni e da un look patinato, che aiuta a gettare il sasso e insieme nascondere la mano. È come se gli elementi che nel cinema di David, ossia Cronenberg padre, sono parte di una tela misteriosa, tessuta in un costante equilibrio tra ricerca visiva e suspense narrativa, nel cinema del figlio Brandon venissero banalizzati e svuotati di senso. Recensione ❯
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Shyamalan riesce ancora una volta a utilizzare il cinema di genere per indagare nella paura che attanaglia la specie umana. Thriller, Horror - USA2023. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Durante una vacanza, una ragazza ei suoi genitori vengono presi in ostaggio da sconosciuti armati che chiedono alla famiglia di fare una scelta per scongiurare l'apocalisse. Tratto da un romanzo di Paul Tremblay. Espandi ▽
Eric e Andrew sono i due papà felici della piccola Wen, perspicace ben al di là della sua tenera età. Stanchi di subire atti di intolleranza omofobica, si ritirano in un cottage nei boschi per godersi un po' di pace. Un giorno quattro sconosciuti, guidati dal gigantesco Leonard, bussano alla loro porta. Le loro intenzioni sembrano bellicose ma le loro azioni sono contraddittorie, finché Leonard rivela la ragione della loro visita: a Eric e Andrew tocca compiere una scelta dolorosa e insostenibile, senza la quale il mondo è destinato a finire.
L'uomo deve ancora una volta arrendersi all'inspiegabile e accettarlo, per ritrovare la fiducia e un fine ultimo nella comunità dei propri simili. La morale cristiana, sempre più ricorrente in Shyamalan, si mescola alla classicità greca e alla riproposizione del dilemma inestricabile che caratterizza Ifigenia in Aulide di Euripide in una riflessione che sa di definitivo sui pericoli del nostro presente e sulla totale inadeguatezza della nostra capacità di discernimento dei medesimi.
Tra le scelte felici di casting, impossibile non citare quella dell'ex wrestler Dave Bautista che incarna alla perfezione il ruolo da orco della fiaba, che irrompe a spezzare l'idillio della famiglia. In un film che si concentra sull'inganno delle apparenze la sua presenza e il suo ruolo sono semplicemente perfetti. Recensione ❯
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Un bambino chiede aiuto a un innocuo sbandato per poter salvare sua madre dalle violenze del padre. Espandi ▽
Denni (con la i) ha dieci anni, un padre violento e una madre che ne incassa le botte. Il bambino coltiva il desiderio di mettere la mamma in salvo, e quando la sua amica Eva gli racconta di avere un cugino killer a pagamento pensa di aver trovato la soluzione ideale. Dunque Denni avvicina il cugino di Eva, soprannominato il Secco, e lo incarica di fare fuori papà. Ma il Secco è solo un piccolo delinquente che ha causato l’incarcerazione del fratello maggiore a causa della sua imbranataggine e vigliaccheria, e dunque non sembra il tipo più adatto a portare a termine l’incarico. Io e il Secco è l’opera prima di Gianluca Santoni basata su un soggetto (vincitore del Premio Solinas) e una sceneggiatura scritti con Michela Straniero. L’originalità della storia, che racconta la violenza domestica ad altezza di bambino, ha attirato al progetto professionalità consolidate. Io e il Secco è un esordio promettente che rimette il cinema italiano sui binari di una originalità mai televisiva e di una capacità di guardare la realtà attraverso lo sguardo infantile di due bambini – uno dei quali cresciuto a dismisura. Recensione ❯
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La favola di Johnny e Ruby, con un occhio al sentimento e l'altro al commercio. Drammatico, Musicale - Romania2016. Durata 97 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Con l'aiuto di un gruppo di danza hip hop, una ballerina e un giovane musicista troveranno un terreno comune per prepararsi a una competizione che potrebbe cambiare per sempre le loro esistenze. Espandi ▽
Ruby è una ballerina classica, al suo primo giorno nella Grande Mela per frequentare il conservatorio di Manhattan. Johnny è un violinista di strada, che suona nella metropolitana. Uno scontro tra crew di hip hop, nei sotterranei della metro, crea scompiglio e offre ai due la possibilità di incontrarsi ma anche a un paio di ladri quella di sottrarre a Johnny il suo unico tesoro, il violino del nonno. Superando le differenze di carattere e di approccio, Ruby e Johnny partecipano ad un concorso della scuola per ballo e violino, con la speranza di ottenere l'iscrizione al conservatorio anche per il talentuoso ragazzo e il superamento dei suoi poblemi col visto. Recensione ❯
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Dina unisce le sue abilità soprannaturali con quelle di suo padre per sfidare il malvagio Drakan. Espandi ▽
Drakan sta pianificando di invadere le Highlands e di distruggere ogni forma di indipendenza. Dina, Nico e la famiglia vivono una pericolosa esistenza nomade. Dina si imbatte presto in un misterioso sconosciuto (suo padre Sezuan) ma, quando Davin e Nico sono imprigionati, è costretta a intraprendere con lui un pericoloso viaggio per liberarli. Recensione ❯
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La commovente storia senza tempo di una singolare famiglia americana che combatte per il proprio futuro. Espandi ▽
Antonio LeBlanc (Chon), di origine coreana, adottato e cresciuto in una piccola città della Louisiana bayou, è sposato con l'amore della sua vita, Kathy (Alicia Vikander) ed è il padre adottivo della loro amata figlia Jessie. Cercando di rendere la vita migliore per la sua famiglia, dovrà affrontare i fantasmi del suo passato quando scoprirà di poter essere deportato dall'unico paese che abbia mai chiamato casa. Recensione ❯
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Il film segue Dan Lawson, un detective di Chicago, che si reca in Scozia per entrare in contatto con il dipartimento scozzese. Glen Boyd, in seguito alla ricomparsa di un serial killer i cui crimini corrispondono a un caso irrisolto che aveva esaminato cinque anni prima a Chicago. Recensione ❯
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