I cittadini del Bhutan si devono confrontare con le prime elezioni democratiche. Espandi ▽
Bhutan 2006. Il re rinuncia a parte dei suoi poteri decidendo di indire per la prima volta elezioni democratiche. Alcuni funzionari statali vengono mandati nei villaggi per spiegare direttamente le dinamiche elettorali. In uno di essi un Lama decide di dotarsi di almeno un fucile per 'mettere le cose a posto'…
Al suo secondo film Pawo Choyning Dorji affronta le tematiche legate al suo popolo con uno stile diverso rispetto a Lunana - Il villaggio alla fine del mondo. Dal punto di vista occidentale un corpo elettorale formato da unità familiari e non da individui non può costituire un esempio di democrazia completamente attuata ma il film riesce ad offrire, con semplicità ma anche con sguardo acuto, la lettura di quali fossero le aspettative della monarchia e quanta confusione regnasse tra i sudditi.
Ci viene chiesto di interrogarci, senza che nessuno pretenda di farci la morale, su scelte e valori molto differenti dai nostri. Recensione ❯
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30 registi hanno risposto a quesiti sul cinema durante l'edizione del 2022 del Festival di Cannes. Espandi ▽
Secondo lo stesso principio del film di Wim Wenders del 1982 Room 666, questo documentario è stato girato durante i giorni dell'edizione 2022 del festival di Cannes in una sala dell'hotel Marriott sulla Croisette, dove 30 registi, molti dei quali facevano parte della giuria o avevano film e progetti presentati al festival quell'anno, hanno risposto a domande sul cinema e sul futuro del cinema. Recensione ❯
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Un intimo film di famiglia che ricorda come l'arte possa salvarci dai problemi della vita. Drammatico, Francia, Svizzera2023. Durata 95 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una famiglia gestisce uno spettacolo itinerante. Alla morte del padre, i restanti componenti tentano di mandare avanti l'attività. Espandi ▽
Tre fratelli, un padre e una nonna gestiscono uno spettacolo di burattini itinerante. Quando il padre muore durante uno spettacolo, i restanti membri della famiglia cercano di mantenere viva la sua eredità. Recensione ❯
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Winterbottom firma un esperimento coraggioso che parla della Palestina, tra thriller politico, archivi originali e love story. Thriller, Gran Bretagna, Italia2023. Durata 119 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un thriller politico ambientato negli anni Trenta che affronta il modo in cui l'estremismo politico e la violenza creino una separazione tra le persone costringendole a scegliere da che parte stare. Espandi ▽
Shoshana Borochov è un'ebrea arrivata a Tel Aviv alla fine degli anni Venti con madre e fratello dall'Ucraina, insieme ad altri circa centomila europei. Una popolazione di esuli che a metà anni Trenta raggiungerà il mezzo milione di individui. È il periodo tra le due guerre, detto Mandatory Palestine, ossia la Palestina mandataria sotto il controllo britannico (1920-1948). Un prologo di immagini tratte da immagini di cronaca e cinegiornali d'epoca commentate dalla voce di Shoshana in voce fuori campo riassume i primi scontri tra arabi e ebrei per la rivendicazione della Palestina.
Shoshana sceglie di concentrarsi su un aspetto meno noto della questione israelo-palestinese, cioè il ruolo del colonialismo britannico tra le due guerre, per criticarne violenza e paternalismo.
Si tratta di un esperimento coraggioso, che torna ad un tempo antecedente alla fase più violenta del conflitto, è più che apprezzabile lo sforzo di approfondire una pagina storica dimenticata e di mettere la questione in relazione al contesto più ampio e complesso delle conseguenze della Prima guerra, dell'imminenza della Seconda, e dei pesi in gioco sullo scacchiere della politica globale. Recensione ❯
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Un film non sempre risolto ma imprevedibile e affascinante. E con una colonna sonora ipnotica. Thriller, USA2023. Durata 106 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un assassino in pensione viene coinvolto in un gioco crudele messo in piedi da un trio di terroristi assetati di vendetta. Espandi ▽
Il peccato e la ricerca della redenzione. Sospeso tra Belfast e una cittadina costiera, In the Land of Saints and Sinners recupera il clima del cinema sul terrorismo dell’Irlanda del Nord con l’esplosiva sequenza d’apertura. Il realismo, l’intensità, la tensione di questo momento rimandano insieme a Belfast e a Bloody Sunday. Non è tanto la scena che richiama direttamente Branagh e Greengrass ma proprio il clima dove la violenza può esplodere da un momento all’altro e dove la strada può diventare uno spazio di guerra.
In the Land of Saints and Sinners si confronta così dall’inizio con il cinema sul terrorismo nell’Irlanda del Nord con un impatto immediato. Il film non sempre è in equilibrio ma è anche imprevedibile e affascinante soprattutto nel modo in cui prendono forma le atmosfere del cinema Irish (con tracce del cinema di Martin McDonagh e Jim Sheridan) arricchito anche da una colonna sonora che è una specie di danza ipnotica. Recensione ❯
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Un film struggente e commovente che parla di guerra e amore. Con Caine e Jackson, interpreti straordinari. Drammatico, Biografico, Guerra - Gran Bretagna, USA2023. Durata 96 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Ispirato a fatti realmente accaduti, il film è interpretato dai premi Oscar Michael Caine e Glenda Jackson. Espandi ▽
Dover, 2014. Bernie Jordan ha quasi novant'anni e un grande sogno: quello di partecipare al 70esimo anniversario dello Sbarco in Normandia, l'evento storico cui l'uomo ha partecipato come giovane recluta in Marina il 6 giugno del 1944. Irene detta Rene, sua moglie da 70 anni, è malata e ricoverata. Quando scopre di essere arrivato troppo tardi per prenotare il viaggio organizzato dai reduci di Dover, Bernie decide di partire da solo, con il benestare di Rene che non avverte il personale della casa di cura.
Fuga in Normandia è basato sulla vera storia di Bernie Jordan, noto ai media con il soprannome di "il grande fuggitivo" per quella sua iniziativa spericolata, a quasi novant'anni. Il film è molto commovente, soprattutto nelle scene che coinvolgono gli autentici reduci dello Sbarco (bellissimo il loro ritrovarsi sulla spiaggia), e manda un messaggio contro tutte le guerre.
Per interpretare questa storia delicata e profonda ci volevano due interpreti straordinari, e Parker li ha trovati in Michael Caine e Glenda Jackson, lui al suo ultimo ruolo prima del ritiro dalle scene, lei al suo ruolo finale prima della scomparsa nel 2023. Entrambi sono credibili e amabili. Recensione ❯
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Una commedia originale e ben documentata su un uomo buono ancorato ad un passato che non tornerà. Commedia, Italia2021. Durata 91 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un vecchio socialista scirve lettere a Fidel Castro. Lui un giorno gli risponde. Espandi ▽
Viviana Calò esordisce alla direzione di un lungometraggio scrivendo anche una sceneggiatura così ricca di elementi filologicamente corretti e puntuali da far comprendere a chi non lo avesse ancora fatto che anche per scrivere una commedia è necessario documentarsi accuratamente. Per costruire una piccola Cuba non si può essere che a Napoli, con i suoi umori e la sua vitalità. Ma per raccontare di un uomo che si è chiuso nella venerazione di un mito senza volerne fare un dramma psicologico è necessario descrivere, con brevi ma precisi tocchi, ciò che lo circonda. Gorbaciov, la fine della guerra fredda, il non proprio indolore passaggio dal Partito Comunista Italiano al Partito Democratico della Sinistra. La vicenda di Emidio, contestualizzata nel 1991, assume così dei contorni definiti su cui è possibile inserire una vicenda il cui protagonista rimanda a personaggi del teatro del ‘900. Perché, grazie alla sempre inappuntabile interpretazione di quell’attore di qualità che è Gianfelice Imparato, Emidio non scade mai nella macchietta grottesca ma conserva una sua dignità di uomo ricco di ideali che, non solo perché decontestualizzati ma perché ormai purtroppo superati da un mondo che guarda altrove, lo fanno passare per pazzo. Recensione ❯
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Un pastiche che prende da ogni altro medium tutto quello che gli serve per restituirci un ritmo sempre più pesante. Azione, Avventura, Commedia - USA2024. Durata 102 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
In un pianeta di nome Pandora le persone vanno alla ricerca di una reliquia misteriosa. Espandi ▽
Lilith (Blanchett), una famigerata cacciatrice di taglie dal passato misterioso, è costretta a tornare, a malincuore, su Pandora, il suo pianeta natale che è il più caotico della galassia.
La sua missione è trovare la figlia scomparsa di Atlas (Ramírez), il più potente figlio di p*****a dell'universo.
Lilith stringerà un'alleanza con un'improbabile squadra di reietti: Roland (Hart), un mercenario esperto, Tiny Tina (Greenblatt), una adolescente amante degli esplosivi e il suo muscoloso protettore Krieg (Munteanu), Tannis (Curtis), una scienziata pazza che ne ha viste di tutti i colori e Claptrap (Black), un robottino logorroico e saccente.
Insieme, questi strampalati eroi dovranno sconfiggere una specie aliena e pericolosi banditi e scopriranno uno dei segreti più incredibili di Pandora.
Il destino dell'universo potrebbe essere nelle loro mani, ma alla fine combatteranno per qualcosa di più grande: la loro amicizia. Recensione ❯
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Una saggio poetico gioiosamente esagerato e profondamente sincero. Si prende dei rischi ma fa respirare cinefilia viva. Drammatico, Francia, Italia2024. Durata 120 Minuti.
Questa è la storia di una donna di nome Chiara. È un'attrice, figlia di Marcello Mastroianni e Catherine Deneuve. Durante un'estate Chiara decide di vivere come suo padre. Espandi ▽
Dopo una sigaretta e una canzone, Chiara Mastroianni si veste da uomo e ‘diventa’ suo padre Marcello. Davanti allo specchio si incolla i baffi, infila gli occhiali e il cappello e si mette a parlare in italiano. Fuori Parigi scorre sotto i suoi passi, intorno i suoi cari si inquietano. Non c’è giornalista francese o straniero che non abbia chiesto prima o poi a Chiara Mastroianni di parlargli di suo padre e di sua madre. E Chiara probabilmente ha risposto sempre, dissimulando l’ineluttabilità della domanda dietro l’humour. Ma l’ironia non l’ha mai messa al riparo da quello che evidentemente è il suo tallone di Achille. Marcello mio prova a esorcizzare quella vulnerabilità, a lavorare sull’idea di essere ‘figlia di…’. Non tutti possono essere la figlia di Catherine Deneuve e Marcello Mastroianni. E in quella singolarità sta tutta la questione e tutto il film di Christophe Honoré che continua il suo lavoro sulla famiglia e sulla rielaborazione della perdita dei propri cari in un film che conferisce alla sua narrazione un côté “privato”, una terapia familiare in cui ci domandiamo discreti cosa siamo venuti a fare. Tutto è vero ma niente lo è davvero in questa disforia struggente, un saggio poetico, gioiosamente esagerato e profondamente sincero, sui grandi dolori ordinari, dove tutti interpretano se stessi ma in una versione sfalsata della realtà. Recensione ❯
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L'animazione brasiliana è ancora forte. E questo film ben giostrato lo dimostra. Animazione, Brasile, India2024. Durata 84 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Un film d'animazione brasiliano che racconta di una coppia di topi che tenta di salire sull'Arca di Noè. Espandi ▽
Tito e Vinni sono un duo musicale di scarso successo. Tito è slanciato, Vinni tarchiato e tutti e due sono dei topolini che vivono alla giornata. Il loro mondo, letteralmente, sta per cambiare: Vinni ha carpito di nascosto il dialogo tra Dio e Noè, con la divinità che ammonisce l'uomo della catastrofe che sta per abbattersi su tutti loro. Il Diluvio Universale è imminente, l'Arca deve essere costruita e gli inviti mandati a tutti gli esseri viventi. C'è solo un problema: Tito e Vinni sono due maschi, e sulla gigantesca imbarcazione solo le coppie di animali potranno trovare rifugio.
Machado (anche sceneggiatore) e Di Leo rimpolpano il mito del Diluvio Universale e il viaggio dell'Arca con anacronismi diretti tra riferimenti a TikTok e selfie, imbevono lo spazio ristretto dell'imbarcazione di tensioni riferite allo sfruttamento delle risorse e alla loro ridistribuzione, caratterizzano le varie razze animali con divisioni tra classi meglio attrezzate per sopravvivere e migranti senza alcuna possibilità di farcela.
È una traccia politica, quella del film, che non tira giù l'intrattenimento ma al contrario lo rende più affilato, pregnante, nell'individuare la posta in gioco come un orizzonte collettivo da raggiungere tutti insieme e per tutti. Recensione ❯
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Un film emozionante in cui si sente tutto il peso del messaggio che porta. Non si fa dimenticare in fretta. Drammatico, Francia2023. Durata 101 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un attivista locale e un giovane sindaco in erba si scontrano sulla strada migliore da percorrere per il loro povero sobborgo. Espandi ▽
Haby vive nel Bâtiment 5, l’edificio 5, un enorme palazzo della periferia parigina. Alla morte improvvisa del sindaco la carica viene trasferita su un uomo ingenuo e spaventato, Pierre Forges, un pediatra senza grande esperienza politica che intende riqualificare il quartiere a suo modo e risponde alle provocazioni con la repressione. La giovane Haby gli tiene testa, avviando una battaglia politica per evitare l’abbattimento dell’edificio 5. Gli indesiderabili riprende il discorso cominciato da I Miserabili, con alcune importanti differenze di impostazione. Lo sguardo del film è quello di Haby, una prospettiva femminile, dunque, che rifiuta tanto la logica del conflitto violento quanto l’esercizio della rassegnazione. Tramite questa acuta osservatrice di una realtà che ribolle, Ladj Ly vuole recapitare un messaggio, e sa farlo arrivare a destinazione, perché il film emoziona e non si fa dimenticare in fretta, ma paga il prezzo di doversi conformare a un obiettivo predominante. Recensione ❯
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Tra Shyamalan e Salvatores, l'esordio di Baroni riflette sulla liberazione della carne. Drammatico, Italia2023. Durata 89 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Tre sorelle crescono in un mondo chiuso, educate dalla nonna e del padre al rispetto della religione e al soffocamento del desiderio. Espandi ▽
Tre giovani sorelle, le adolescenti Sara ed Ester e la più piccola Miriam, vivono in un casolare di campagna con il padre Armando e la nonna Paolina. Soggiogate da un oscurantismo religioso che affida al Vecchio Testamento ogni aspetto della loro educazione, le tre ragazze sono state abituate fin dalla nascita a soffocare ogni istinto. Il padre ha inculcato in loro il rispetto per l'autorità e il lavoro della terra, mentre la nonna le tiene sotto controllo con vessanti obblighi di penitenza e confessione. Ma cosa succederà a Sara, Ester e Miriam quando nel casolare arriverà un altro nipote, il maturo e silenzioso Primo?
Stretto tra il modello narrativo del cinema di Shyamalan e quello visivo dei primi lavori di Pallaoro (Medeas) o del Salvatores di Io non ho paura, l'esordio di Baroni indaga il percorso di crescita di tre giovani donne opponendo alla cattività dello spirito la liberazione della carne.
Visivamente Amen risulta pedante e didascalico, e laddove la solita produzione curata e un po' mielosa della Fandango si accompagna una recitazione impostata, in particolare di Paola Sambo e Luigi Di Fiore, rispettivamente la nonna e il padre. Recensione ❯
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Il famigerato mercenario Ryo Saeba incontra una figura oscura del suo passato. Espandi ▽
Nato come autocelebrazione della serie, City Hunter The Movie - Angel Dust ne ripropone tutti i tropi, tra comicità e tragedia, ma senza alcuna innovazione. Un titolo per soli nostalgici. La realizzazione tecnica ha poco di cinematografico: non ci sono sequenze dall'animazione fluida né particolarmente elaborate dal punto di vista dell'azione e neppure soluzioni di regia che vadano oltre tutto quanto già visto in Tv. Lo stile dunque esplicita fin dal principio che si tratta di un'operazione volta più a compiacere i vecchi fan che non a conquistarne di nuovi, pigra nello stile e ripetitiva nel tornare sui tormentoni della serie: su tutti le martellate e altre mazzate assortite che Kaori molla a Ryo per farlo tornare in sé quando questi si eccita. Ma se in un episodio Tv di soli venti minuti il ripetersi della gag può anche essere piacevole, vederla riproposta più di una manciata di volte in un solo film – seppur in modo sempre più parossistico – finisce per stancare. Recensione ❯
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Un viaggio fantasioso che tocca con leggerezza tematiche sociali profonde. Espandi ▽
Fiorenzo è un ragazzo timido e impacciato e un lavoratore frustrato da un capo che non lo valorizza. Ama realizzare origami, ed è bravissimo a farlo. Tutti gli chiedono cosa farà per le vacanze, lui vorrebbe partire ma non ha i soldi per farlo e decide di chiudersi in casa e allestire il salotto come una spiaggia tropicale, dicendo a tutti di essere a Santo Domingo. Conosce un giorno per caso Matrona, imprenditrice con un passato di sfruttamento e prostituzione dal carattere esuberante che lo aiuterà nella sua impresa e anche ad uscire dal suo guscio.
Ci sono film con grandi mezzi e poche idee, e film con idee originali ma pochi mezzi. Sottocoperta di Simona Cocozza, al suo esordio in un lungometraggio di finzione, rientra sicuramente nella seconda categoria.
Il film è raccontato con la giusta leggerezza, quella che tra i colori pastello, gli origami e la sabbia sparsa in salotto è in grado di strappare più di un sorriso a chi guarda e farsi seguire con piacere. Gli attori, con la loro alchimia, fanno il resto e il risultato è una storia molto tenera di un incontro speciale tra due solitudini, ancorato alla realtà e alle sue distorsioni, con un tono di commedia sociale. Recensione ❯
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Un laboratorio bioteconologico è riuscito a creare dei cloni a partire da una piccola porzione di DNA. Il prossimo obbiettivo è quello di far rinascere Cristo per offrirlo al diavolo. Espandi ▽
Il laboratorio biotecnologico più potente del mondo è finalmente riuscito a clonare grandi personaggi storici con una sola goccia di DNA. Da allora organizza aste clandestine per cloni di Michelangelo, Galileo e Vivaldi. Questo laboratorio è nelle mani di un culto satanico che ha appena rubato la Sacra Sindone di Torino. In altre parole, hanno appena rubato il DNA di Cristo. Rapiscono anche Laura, una studentessa americana di storia dell'arte, e uccidono un prete. Quest'ultimo, prima di esalare l'ultimo respiro, supplica l'arcangelo Michele di usare il suo corpo per impedire l'indicibile: l'inseminazione di Laura affinché partorisca il clone di Cristo. Un clone che servirebbe come ultima offerta al diavolo in modo che torni sulla Terra. Recensione ❯
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