In un cimitero, il guardiano ha il compito di uccidere definitivamente i morti che decidono di uscire dalle tombe. Espandi ▽
Francesco Dellamorte è il disilluso custode del cimitero di Buffalora, dove da qualche tempo avviene uno strano fenomeno: alcuni dei morti, nel giro di una settimana, tornano in vita con pessime intenzioni, costringendo Dellamorte a ucciderli di nuovo per evitare guai peggiori. La strana routine del custode trova un'improvvisa variante quando la giovane e bella vedova di un anziano prende a frequentare il cimitero. Dellamorte se ne innamora. Mentre la situazione via via si complica sempre più, si trova a fronteggiare speranze e delusioni amorose, oltre che un crescente numero di morti viventi.
All'epoca della realizzazione di questo film, Michele Soavi, sulla scia dei risultati ottenuti con
Deliria,
La chiesa e
La setta, era considerato la speranza dell'horror italiano, a maggior ragione in considerazione del fatto che a supportarlo in questo caso c'era l'astro nascente dell'horror fumettistico, Tiziano Sclavi, creatore di Dylan Dog.
Significative e suggestive le musiche di Manuel De Sica, sempre ottimi gli effetti speciali di Sergio Stivaletti. Rupert Everett si immedesima con abilità nel disincantato ed eppure appassionato protagonista e, va da sé, sarebbe stato un Dylan Dog perfetto. Anna Falchi è fulgida e perfetta per il ruolo di donna ideale.