Per donare il suo rene alla nipote morente, Deacon (Van Damme), un ex agente dei black-ops, si sveglia il giorno prima dell'operazione e scopre di essere stato l'ultima vittima di un furto di organi. Ricucito e arrabbiato, Deacon parte dal suo opulento albergo alla ricerca del suo rene rubato e crea un percorso intriso di sangue attraverso gli angoli più bui della città - bordelli, fight club, mercati neri nei vicoli, e tenute miliardarie. Il tempo passa per la nipote e ad ogni passo l'uomo perde sangue; Deacon, con l'aiuto dei suoi ex legami con la malavita e del fratello civile viaggerà attraverso lo squallido ventre della società, dimostrando a chiunque incrocerà nel suo cammino, che nulla ha più valore per un uomo della sua carne e del suo sangue. Recensione ❯
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La docufiction di Mimmo Calopresti su Marco Pannella interpretata da Andrea Bosca. Espandi ▽
Romanzo radicale è il racconto dell'avventura politica e umana di Marco Pannella, attraverso le risorse espressive della fiction per i momenti più intimi, il repertorio, per i gesti che hanno fatto epoca e che nessuna rappresentazione riuscirebbe a restituire con la stessa forza e, infine, le testimonianze degli amici o di chi a lui si è opposto. Un controcanto utile e necessario per restituire, almeno in parte, la vita e la complessità di uno straordinario uomo del Novecento.
Nel 1959 l'Italia è un Paese dove prevale una mentalità chiusa ai cambiamenti. Non è possibile divorziare. L'aborto è un reato. Il servizio militare un obbligo. Meno di vent'anni dopo, divorzio, aborto, obiezione di coscienza sono diventati diritti irrinunciabili. Marco Pannella riesce a scuotere l'Italia mosso dalla convinzione, semplice e rivoluzionaria, che la politica debba occuparsi della vita delle persone e della loro felicità. E per farsi ascoltare, inventa un nuovo linguaggio della politica fatto di digiuni, arresti, provocazioni. Recensione ❯
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La biografia di Arnoldo Mondadori e la sua visione democratica della cultura. Espandi ▽
La storia esemplare di uno dei più importanti pionieri dell'industria editoriale italiana che con la sua visione, ha portato i libri e la lettura nelle case di tutti gli italiani. Recensione ❯
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Un documentario dedicato alla figura di Letizia Battaglia e alla forza politica della sua fotografia. Espandi ▽
È impossibile pensare Palermo senza Letizia Battaglia. Palermo è Letizia e Letizia è Palermo. Donna in un ambiente di uomini, ha fatto della sua vita una conquista e della sua arte un impegno permanente. Ha documentato i crimini della mafia, denunciato la corruzione, reso visibili gli emarginati, colto la tenerezza dei bambini e la resilienza del corpo delle donne. Recensione ❯
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Un omaggio a uno dei più grandi personaggi della recente storia italiana. Espandi ▽
La fiction narra la vita piana di successi, ma anche di momenti non sempre facili della scienziata italiana che vinse il premio Nobel nel 1986. Nonostante le tante soddisfazioni nella sua carriera da scienziata, Levi Montalcini ha dovuto combattere con i pregiudizi e con l'ostilità del mondo scientifico. Recensione ❯
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La storia di Nilde Iotti a vent'anni dalla sua scomparsa di Nilde Iotti e a quarant'anni dalla sua nomina a Presidente della Camera dei Deputati. Espandi ▽
Intrecciando ricostruzioni fiction, materiali di repertorio e testimonianze illustri, il racconto ripercorre la storia umana e politica di Nilde Iotti - una delle ventuno donne che parteciparono all'Assemblea Costituente nel 1946 e la prima ad essere eletta Presidente della Camera dei Deputati - per restituire alle nuove generazioni, attraverso un linguaggio inedito, emotivo e contemporaneo, non solo la sua figura politico-istituzionale ma anche il suo contributo di donna alle conquiste di civiltà del nostro Paese e al processo di emancipazione femminile. Recensione ❯
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La storia esemplare di un uomo che amava la sua famiglia e il suo lavoro, che credeva nel significato della responsabilità e della legalità. Espandi ▽
La storia esemplare di un uomo che amava la sua famiglia e il suo lavoro, che credeva nel significato della responsabilità e della legalità fino a metterle al di sopra della sua stessa sicurezza. Il punto di vista del racconto è quello del suo collaboratore più stretto, il maresciallo Silvio Novembre, voce fuori campo realizzata in fiction ispirata alle parole espresse dallo stesso Novembre nell'articolo "Le fatiche della legalità", in cui ripercorre i momenti salienti di quell'avventura professionale e umana vissuta accanto ad Ambrosoli. Recensione ❯
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Sylvain George dirige un documentario sulla condizione dei migranti nella città portuale di Calais. Espandi ▽
Calais. Frammenti di immagini e di storie, schegge di parole, sguardi, lampi di quotidianità, scoppi guerrieri, incursioni poliziesche, ingiustizie inflitte ai migranti vanno a comporre una topografia luminosa e lancinante dell'Europa contemporanea. Recensione ❯
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Valentina Tirone è un'ostetrica hippie che un giorno finisce in coma a causa di un grave malore. Cassandra, la figlia sedicenne, è costretta a ricongiungersi con Luciano Coscarello, il padre naturale, che vive con la nuova famiglia in uno dei quartieri più ricchi di Roma. Giunta nella sua nuova casa Cassandra conosce così Aurora, l'irrefrenabile sorellastra coetanea che la presenta al suo gruppo di amici. Cassandra è tutt'altro che timida e stringe subito amicizia con alcuni ragazzi del gruppo, tra cui Nico il suo attuale fidanzato nonché cugino di primo grado. Recensione ❯
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Nel tentativo di affrontare con leggerezza una problematica ancora radicata nella società, la Comencini crea un film un tantino perbenista ma con un finale per niente scontato. Drammatico, Italia2007. Durata 100 Minuti.
La vita di una giovane coppia con una donna (Elena) impegnata nel sociale come mediatrice culturale viene turbata da Nadine, un'affascinante donna di colore arrivata a casa della coppia proprio tramite Elena. Espandi ▽
Sposato con Eloisa, che manda avanti un'associazione contro il razzismo, Carlo guarda con disinteresse all'Africa.
Un giorno però incontra Nadine, impiegata all'ambasciata del Senegal, moglie di uno storico africano. I due si piacciono, prendono ad amarsi clandestinamente.
A quel punto Eloisa, che pure conosce e apprezza Nadine, dovrà fare i conti con la faccia nascosta e indicibile del pregiudizio. Recensione ❯
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In un magazzino di Palermo un gruppo di persone frantuma le ossa di vittime consenzienti per riscuotere gli indennizzi assicurativi. Espandi ▽
Palermo. Vincenzo fa parte di una banda di truffatori che si occupa di simulare incidenti in cambio di una fetta degli indennizzi assicurativi. Quando non riesce a reclutare nuovi clienti, pensa di coinvolgere Luisa, una giovane ragazza tossicodipendente a cui si è avvicinato per aiutarla. Per il suo primo film da regista, l’attore teatrale e cinematografico Vincenzo Pirrotta si circonda di eccellenze del cinema siciliano e racconta una storia sofferta, intrisa di disagio sociale e che affonda le radici nella cronaca. Non c’è una profonda elaborazione, né una ricerca sofisticata; c’è l’urgenza di testimoniare di una storia presentata in modo corale, attraverso prospettive molteplici. Qui aiutano gli ottimi attori: Luigi Lo Cascio nel ruolo di un invalido cocciuto che si rifiuta di pagare, la sempre memorabile Aurora Quattrocchi nei panni di una madre “anima nera” di Munziana memoria, e poi volti affidabili come Ninni Bruschetta e lo stesso Pirrotta che si sobbarca il ruolo di protagonista. Recensione ❯
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Un ragazzo decide di tornare nel suo paese d'origine e affrontare il passato. Espandi ▽
Juan Camilo Zuluaga Tordecilla torna in Colombia 25 anni dopo averla dovuto abbandonare, all’età di 10 anni. Lì si immerge nell’archivio di famiglia, rivede i luoghi della propria infanzia e attraverso gli scritti sui diari e le foto riemerge il grande dolore che l’ha segnato per sempre, quello della scomparsa della madre. Flavia Montini, al primo lungometraggio, realizza un film istintivo, dove tutti i materiali contribuiscono a costruire questo puzzle privato nel corso del tempo, dalla seconda metà degli anni ’80 al 2008. Los Zuluagas è un documentario che sa mettersi in gioco e che racconta la delusione, la speranza, la rabbia, l’isolamento, la voglia di ricominciare e, insieme, la necessità di non dimenticare nulla. Recensione ❯
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Bravo, venditore di donne, vive a Milano godendosi la vita notturna della città. La sua vita cambia un giorno in cui incontra una donna che cambierà tutto il suo mondo. Espandi ▽
È il 1978. Nella Milano da bere dove Vallanzasca comanda la mala, Bravo, interpretato da Mario Squeglia, vive la sua vita tra locali di lusso, discoteche e bische in compagnia dell'amico Daytona, interpretato da Paolo Rossi. Bravo si definisce un imprenditore. Il suo settore sono le donne. Sì, perché lui le vende. Ma la vita di un venditore di donne non è facile. Sarà sconvolta dall'arrivo di Carla, interpretata da Miriam Dalmazio, che risveglierà in lui sensazioni sopite da tempo. Una sola notte fuori da una bisca cambierà tutto. Non si tratterà però dell'inizio di una nuova vita. Sarà l'inizio della fine. Recensione ❯
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Gianluca Vicari è la faccia perfetta per un film calibrato al millimetro. In un'atmosfera opprimente di cui si può sentire l'olezzo. Thriller, Drammatico - Italia2023. Durata 104 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un true crime psicologico che racconta la prima strage familiare italiana del Novecento. Espandi ▽
Franco ha ventisei anni nella Bari del 1956. Vive a casa con i suoi genitori. Ci sono anche due fratelli, il maggiore Vittorio, ora in carcere per alcuni furti, e quello minore, Giulio, affetto dalla sindrome di Down. Franco ha tutte queste cose nella sua vita e niente di queste è vera. Nella notte tra il 26 e il 27 maggio 1956 stermina i genitori e il fratello minore con un coltello da cucina, ammassa i loro corpi in una stanza e si dà alla bella vita per dieci giorni.
Franco Percoco, forse a sua insaputa, ha rappresentato tante cose, e la sua storia ne racchiude altre e altre ancora. Ferrandini tenta di mappare la decade fantasmagorica di Franco Percoco, colui che venne marchiato come il "mostro di Bari", "la Belva di via Celentano", e altri non era che un figlio del suo tempo.
Il regista, soprattutto, cesella un'atmosfera opprimente, soffocante, di cui quasi si può sentire l'olezzo, il tutto immerso in una sorta di melassa avvelenata che rallenta ogni cosa. Gli viene dietro il protagonista Gianluca Vicari, dallo sguardo laido e obliquo, facciazza perfetta nell'indossare la maschera di Franco, fatta di sorrisi imbarazzanti e sguardi nel nulla. Recensione ❯
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Girato nell'arco di cinque anni, Californie è la poetica ed avvincente rappresentazione di quante decisioni, apparentemente irrilevanti, determinino il futuro di un individuo, in bilico tra farcela e il soccombere di fronte alle difficoltà. Espandi ▽
Jamila, una ragazza di origine marocchina, vive con la sua famiglia a Torre Annunziata, in provincia di Napoli. A 9 anni ha grandi ambiziosi ma poi si isola sempre più in sé stessa, non frequenta i coetanei ed evita di andare in classe. A 12 anni, mette i soldi da parte perché vuole tornare in Marocco, anche da sola. A 13 lavora a tempo pieno come parrucchiera presso il salone Californie. Riesce a comprarsi tutto quello di cui ha bisogno, vestiti e telefono compresi. Poi una mattina, sul posto di lavoro, arriva un assistente sociale e le chiede come mai non va a scuola. Jamila viene seguita dai 9 ai 14 anni, in un percorso di crescita e di messa a fuoco della sua identità che richiama istintivamente il lavoro fatto da Richard Linklater con Boyhood. Ma soprattutto c’è il volto di Khadija Jaafari che cambia nel corso degli anni, che mantiene negli occhi la sua irrequietezza, che prevale all’interno dell’inquadratura. L’identità tra Italia e Marocco segue i naturali passaggi soggettivi, dal desiderio del ritorno a casa al suo rifiuto, con la figura del padre vista come marginale, se non assente. Un film che colpisce dritto, che ha l’impeto e la poesia del cinema di Antonio Capuano combinate con la vitalità e la grazia di quello di Sébastien Lifshitz. Recensione ❯
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