La saga di Alien torna alle origini. Álvarez presenta un medley dei capitoli precedenti, con la visceralità da B-Movie. Horror, Fantascienza, Thriller - USA, Gran Bretagna2024. Durata 119 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Tornano ancora una volta gli xenomorfi, la Weyland-Yutani Corporation e un equipaggio in larga parte destinato al massacro. Espandi ▽
Rain e il suo androide Andy, che lei cerca di far passare per il proprio fratello, cercano di lasciare la grigia e mefitica colonia mineraria dove vivono per andare su un pianeta in cui si vede il sole. Ma la Weyland-Yutani li incastra con una contraffazione del loro contatto e così non hanno altra scelta che accettare la proposta dell'amico Tyler: rubare alcuni moduli criogenici da una stazione di ricerca spaziale della Weyland-Yutani, per affrontare in proprio il viaggio verso un altro pianeta. La stazione divisa in due sezioni, Romulus e Remus, è abbandonata e prossima a distruggersi nello schianto con un anello planetario, ma ospita i resti di un androide e soprattutto le tracce delle inquietanti creature che hanno massacrato l'equipaggio.
Torna alle origini la saga di Alien per il suo primo film targato Disney. Fede Álvarez ci mette la visceralità basilare da B-Movie, ma l'omaggio ai capitoli precedenti della saga ne deraglia la purezza.
L'opera è soprattutto un medley dei film precedenti e Álvarez, che pur trova diverse buone idee di sceneggiatura e messa in scena, finisce per adagiarsi troppo nel ruolo di una cover band. I richiami ai capitoli trascorsi sono infatti evidenti, ma le dinamiche tra i personaggi hanno un elemento interessante nel rapporto che gli altri hanno con l'androide Andy, interpretato da un notevole David Jonsson. Recensione ❯
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Un pastiche che prende da ogni altro medium tutto quello che gli serve per restituirci un ritmo sempre più pesante. Azione, Avventura, Commedia - USA2024. Durata 102 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
In un pianeta di nome Pandora le persone vanno alla ricerca di una reliquia misteriosa. Espandi ▽
Lilith (Blanchett), una famigerata cacciatrice di taglie dal passato misterioso, è costretta a tornare, a malincuore, su Pandora, il suo pianeta natale che è il più caotico della galassia.
La sua missione è trovare la figlia scomparsa di Atlas (Ramírez), il più potente figlio di p*****a dell'universo.
Lilith stringerà un'alleanza con un'improbabile squadra di reietti: Roland (Hart), un mercenario esperto, Tiny Tina (Greenblatt), una adolescente amante degli esplosivi e il suo muscoloso protettore Krieg (Munteanu), Tannis (Curtis), una scienziata pazza che ne ha viste di tutti i colori e Claptrap (Black), un robottino logorroico e saccente.
Insieme, questi strampalati eroi dovranno sconfiggere una specie aliena e pericolosi banditi e scopriranno uno dei segreti più incredibili di Pandora.
Il destino dell'universo potrebbe essere nelle loro mani, ma alla fine combatteranno per qualcosa di più grande: la loro amicizia. Recensione ❯
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Un continuo flirt con l'eccesso, che intende comunicare attraverso il linguaggio della contemporaneità e delle nuove generazioni. Horror, Thriller - USA, Gran Bretagna2024. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una trama "inusuale" per il regista Shyamalan che ha scelto Josh Hartnett come protagonista. Espandi ▽
Cooper sembra il papà perfetto: accompagna la figlia Riley al concerto del suo idolo, Lady Raven, e fa di tutto per rendere la serata speciale. Almeno finché non scopre che l'evento non è altro che una trappola tesa dall'FBI per catturare il Macellaio, un serial killer implacabile ed efferato. Ma Cooper sa benissimo di chi si tratti. Avrà la meglio l'istinto paterno o l'istinto di sopravvivenza?
Dopo il fallimento di L'ultimo dominatore dell'aria, la carriera di M. Night Shyamalan si è sempre più connotata come una successione di esperimenti in produzioni di media grandezza: "piccoli" film, per lo standard di un blockbuster, in cui sperimentare, applicando un metodo da Ai confini della realtà o da Alfred Hitchcock presenta, trasformando i film in altrettante sessioni di laboratorio. Recensione ❯
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Una storia di rimossi e sensi di colpa in seno a una famiglia, che si interroga sull'esperienza di pre-morte. Horror, Thriller - USA, Italia2024. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Quando sua figlia adolescente mostra un comportamento sempre più inquietante dopo un'esperienza di pre-morte, una madre si convince che la ragazza abbia portato qualcosa di malvagio dall'aldilà. Espandi ▽
Robin, talentuosa pianista affetta da mutismo, è vittima di un grave incidente motociclistico. La madre Claire e il padre Luca, separati, accorrono al suo capezzale: quando è ormai stata considerata clinicamente morta, Robin si risveglia e torna in vita. Ma ben presto i comportamenti della ragazza, che ha ora recuperato la capacità di parlare, diventano strani e inquietanti, come se nutrisse un rancore verso la madre in procinto di esplodere. Claire crede che la figlia sia posseduta da un’entità e cerca aiuto in ogni modo, tra lo scetticismo generale.
Titolo a rischio di confusione – con il film di Clint Eastwood del 2010 – per il debutto alla regia del produttore Robert Salerno, che gira a Roma un horror psicologico che si interroga sulla questione sull’aldilà – esiste un aldilà? Cosa avviene dall’altra parte? Si tratta di un fenomeno scientifico o soprannaturale? Come horror in senso stretto c’è pochissimo spazio per spaventi o truculenze, limitate anche da un budget evidentemente esiguo. La scelta di Salerno è di concentrarsi sulle angosce di Claire, gravata da sensi di colpa frustrati e da un rimosso indicibile, che hanno distrutto il suo matrimonio e sembrano perseguitarla. Here After – L’aldilà ha soprattutto un problema di messa in scena, di legnosità nello svolgimento, che deve chiaramente tendere a un fine e forza dialoghi e azioni inverosimili di personaggi che sembrano manichini, e non riescono mai a uscire dalle pagine della sceneggiatura per farsi carne e sangue. Recensione ❯
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Senza freni e totalmente autoriferito, il capitolo migliore della trilogia di Deadpool. Sorprendenti i cameo. Azione, Commedia, Fantascienza - USA2024. Durata 127 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Wolverine si sta riprendendo dalle ferite quando incontra il chiacchierone Deadpool. Si alleano per sconfiggere un nemico comune. Espandi ▽
La vita di Wade Wilson non ha preso una bella piega. Negli ultimi anni la sua compagna l'ha lasciato e ora sta frequentando un altro uomo; al lavoro, come venditore di auto al fianco di Peter, gli affari arrancano; il colloquio per entrare negli Avengers è andato malissimo. Wade torna a mettere i panni di Deadpool e si lancia in una assurda impresa, per cui ha assolutamente bisogno di collaborare con una variante di Wolverine. Dopo vari tentativi abortiti, trova un Logan depresso dai molti fallimenti e lo porta con sé per fermare la TVA, che però li esilia entrambi nel "vuoto", un'apocalittica dimensione dominata da Alioth (una grande tempesta dal volto di lupo) e da Cassandra Nova, la folle e potentissima gemella di Charles Xavier.
Torna il supereroe più volgare e iperviolento della Marvel in un film senza freni e totalmente autoriferito. Un satirico omaggio all'era Fox-Marvel che, grazie all'alchimia con il Wolverine di Hugh Jackman e alcuni sorprendenti cameo, risulta il capitolo migliore della trilogia di Deadpool.
Il film è esattamente quello che ci si aspetta e allo stesso tempo è una sorpresa: battutacce a raffica, rotture della quarta parete, violenza gratuita e costanti strizzate d'occhio al pubblico nerd, dove però si guarda non tanto al mondo Marvel-Disney, bensì al passato Marvel-Fox, omaggiato con un tocco di sincera nostalgia nei titoli di coda. Recensione ❯
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Un film che riesce a sorprendere lo spettatore. Dove ciò che conta è l'escalation. Azione, Avventura, Drammatico - 2024. Durata 117 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
L'epico disaster movie ritorna al cinema in una nuova versione per la regia di Lee Isaac Chung. Espandi ▽
Kate Cooper da ragazza ha cercato con un gruppo di amici di trovare una formula chimica che imbrigliasse la devastante forza dei tornado. Le cose non sono andate bene ed ora svolge il suo lavoro di meteorologa dietro le rassicuranti mura di un edificio newyorchese. Quando, dal recente passato, giunge un amico per cercare di convincerla a tornare in azione sul campo si lascia tentare. Incontrerà sul suo cammino Tyler Owens che, con i suoi accoliti, va a caccia di tornado per esibire le proprie gesta su Youtube.
Ci sono film che vanno visti non tanto per ciò che raccontano ma per come lo fanno. Ci si sono messi in tre (Warner, Universal e Amblin) per realizzare questo che non si può propriamente definire un remake del film di Jan De Bont. Perché sono passati quasi trent'anni e nel frattempo nell'ambito del cinema di genere catastrofico abbiamo visto passare numerosi tentativi di ripetizione. Qui siamo piuttosto dinanzi a un test sul passaggio dalla potenza all'atto di nuove tecnologie non disponibili all'epoca e ora non economicamente sostenibili se non da major in coalizione.
Allo spettatore non va tolta la, chiamiamola così, sorpresa. Ma si provi a contare quanti sono i tornado proposti e si osservi a mente fredda come siano collocati su una scala di complessità di devastazione. Recensione ❯
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Una commedia sull'allunaggio che incuriosisce, diverte e fa riflettere sulle manipolazioni della politica. Commedia, Drammatico - Gran Bretagna, USA2024. Durata 132 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Scritto da Rose Gilroy e basato sulla storia di Bill Kirstein e Keenan Flynn, un film sull'allunnaggio e la manipolazione politica. Espandi ▽
Cole Davis è il direttore del programma di lancio dell'atteso viaggio sulla luna dell'Apollo 11. Kelly Jones è una spregiudicata esperta di marketing che viene assunta per promuovere l'impresa spaziale il più possibile, per fomentare il popolo americano a seguire con passione la missione e gli sponsor a investirvi. Nel mezzo c'è la politica del governo Nixon, determinata a mostrare al mondo - con ogni mezzo a disposizione, oltre l'etica - che l'America approderà sulla luna ben prima della Russia.
Un film-caleidoscopio, con dentro commedia, love story, dramma, metacinema e una spruzzata di thriller politico. L'opera è ambiziosa, traccia tante, forse troppe, piste narrative con una regia non particolarmente efficace, che tuttavia riesce nell'intento di intrattenere, incuriosire, divertire, commuovere e far riflettere sulle manipolazioni multiple di una politica spregiudicata, decisa a calpestare ogni etica pur di mostrare al mondo intero la sua volontà di grandezza.
Channing Tatum è credibile per quanto eccessivamente ingessato, Scarlett Johansson risulta perfettamente aderente al suo ruolo. Menzione speciale infine per il villain interpretato da Woody Harrelson, che riesce nell'impresa non scontata di far piacere al pubblico un personaggio sulla carta assolutamente detestabile. Recensione ❯
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Il risveglio di una donna in un thriller distopico all'ultimo stadio della civiltà umana. Fantascienza, Italia, Irlanda2024. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una donna si sveglia da un incidente senza alcun ricordo di chi sia e con la consapevolezza che la razza umana è vicina all'estinzione. Espandi ▽
In un'isola quasi disabitata la giovane Anna si risveglia dopo un lungo sonno ma non ricorda nulla del suo passato né riconosce nessuno. In attesa che possa recuperare la memoria, il marito James e la coppia di vicini Helen e Peter la aiutano a rimettersi in salute. Quando due persone dall'aspetto mostruoso sbarcano sulla spiaggia, per poi essere subito uccise, ad Anna viene spiegata la situazione: una terribile e devastante epidemia che deforma gli esseri umani ha già sterminato circa trequarti della popolazione mondiale, e loro quattro si sono rifugiati sull'isola per evitare il contagio. Presto, però, Anna scoprirà tutta la verità e dovrà cercare di salvare sé stessa e il bambino che porta in grembo... Il pericolo e la totale contagiosità del virus, la paura e la quarantena forzata, l'incertezza sulle cause e sulle soluzioni, la libertà individuale e il controllo sociale, i diritti compressi in nome del raggiungimento di un bene superiore, sono temi che ci hanno inevitabilmente toccato negli ultimi anni. E che a livello cinematografico possono trovare terreno fertile nel genere fantascientifico. In tal caso Friel allarga ulteriormente il discorso alla clonazione genetica e al trasferimento di intelligenza, costruendo una distopia che lascia il segno. Recensione ❯
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Un primo capitolo efficace e romantico che ha il pregio di rimettere in sella Kevin Costner. Western, Drammatico - USA2024. Durata 181 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il film racconta un arco di 15 anni sfaccettato di espansione e insediamento dell'ovest americano prima e dopo la guerra civile. Espandi ▽
Primo capitolo di una saga divisa in tre, Horizon: An American Saga è costruito secondo il principio di una serie, ma all’antica. Perché il western di Kevin Costner avanza coi tempi delle sue carovane, alternando i destini dei suoi numerosi personaggi. Come Coppola, anche Costner ipoteca le sue fortune e scommette sul suo genere di predilezione per produrre un film che nessuno voleva. Tutto è in gioco, tutto è davanti agli occhi dello spettatore che accompagna i pionieri verso la conquista di una terra chiamata “Horizon”.
Montato di nuovo a cavallo, rivisita ancora una volta da attore e d’autore i territori che ha esplorato nei suoi giorni di gloria, accecanti per tutti, compreso lui. Ma non c’è nostalgia nel suo approccio, soltanto l’aria consapevole di girare un western onesto, governato dalla sua imperiale presenza e diffuso di un amore sincero per il genere.
Struttura narrativa classicamente efficace e romantica, Horizon, con le sue strade pieno di fango, i suoi convogli carichi di speranza e la sua terra da conquistare, prima e dopo la guerra civile, non ha il fascino ambiguo dei migliori Eastwood e nemmeno la potenza evocativa di Ford ma ha il pregio di rimettere in sella Kevin Costner. E tanto basta. Recensione ❯
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Tornano gli alieni sensibili ai rumori in un efficace prequel che ci racconta come
tutto è cominciato. Horror, Drammatico - USA2024. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un prequel, ma anche uno spin-off perché racconta vicende di personaggi diversi da quelli dei primi due film, pur in una situazione che ben presto diventa analoga. Espandi ▽
Samira è una giovane poetessa malata di cancro e perciò ricoverata in una clinica in periferia. Un infermiere porta lei (accompagnata dal suo gatto Frodo) e altri malati in una gita a New York City a bordo di un bus per vedere uno spettacolo di marionette. Samira però ci va soprattutto con l'idea di approfittarne per mangiarsi una buona pizza. Questa sua innocente idea si scontra con la terrificante realtà di un'improvvisa invasione aliena che mette tutto a soqquadro. Samira riesce a sopravvivere e si rifugia in un luogo chiuso assieme ad altre persone. Ci si rende conto che gli alieni sono estremamente sensibili ai rumori e perciò le chance di rimanere vivi sono strettamente legate alla capacità di essere silenziosi. Dopo massacri e incontri casuali, Samira si trova a unire il proprio destino con quello di Eric, uno studente universitario britannico di giurisprudenza, a New York per motivi di studio. Questo terzo film, come capita piuttosto spesso nelle serie di successo, torna indietro nel tempo per raccontarci come tutto è cominciato. Si tratta quindi di un prequel, ma anche, se vogliamo, di uno spin-off perché racconta vicende di personaggi diversi da quelli dei primi due film, pur in una situazione che ben presto diventa analoga. Il regista riesce a guidare e governare con sapienza il film, sfruttando in modo efficace la sempre brillante idea degli alieni sensibili ai suoni con tutto quello che ne consegue, in relazione alle modalità per sfuggire messe in atto dagli esseri umani. Recensione ❯
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Il film segue Riley durante la sua adolescenza mentre incontra nuove emozioni. Espandi ▽
Riley è diventata officialmente una teenager. Il fatto è che con la pubertà la consapevolezza di sé di Riley è andata in crisi, complice anche la scoperta che le sue due migliori amiche, Grace e Bree, andranno in un liceo diverso dal suo dopo l'estate. Al momento però le tre ragazze sono in partenza per un campo estivo di hockey che durerà tre giorni, durante i quali Riley cercerà di farsi accettare da un nuovo gruppo, una squadra di hockey composta da ragazze più grandi che la vedono come una primina un po' "cringe", tranne Viv, la caposquadra, che prende Riley sotto la sua ala. Ma Riley sta provando nuove emozioni e nella sala comandi della sua psiche, finora abitata da Gioia, Rabbia, Tristezza, Paura e Disgusto, arrivano Ennui, Invidia, Imbarazzo e soprattutto Ansia.
Inside Out 2 fa un ottimo lavoro nel ricreare la confusione e la fragilità emotiva che dominano la testa e il cuore degli adolescenti, divorati da sensi di inadeguatezza e inaciditi dal sarcasmo per nascondere le loro false sicurezze.
Se la regia di Mann è meno pirotecnica e viscerale di quella di Docter, la sceneggiatura crea un crescendo emotivo che culmina in una commozione finale che coinvolgerà anche quei genitori che riconosceranno l'autolesionismo adolescenziale dei loro figli. Recensione ❯
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Regia mobilissima e un discutibile sense of humour. Ma il senso dello spettacolo non manca. Azione, Avventura, Commedia - USA2024. Durata 115 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Will Smith e Martin Lawrence tornano nei panni dei "bad boys" con il loro iconico mix di azione e ironia e stavolta sono i ricercati. Espandi ▽
Mike e Marcus si sono ripresi dai tormenti subiti a causa del sicario, e figlio di Mike, Armando, che ora si trova in carcere. Mike sta infatti per convolare a nozze e Marcus, al solito, lo accompagna come un postmoderno Sancho Panza, goloso di junk food. Colpito da un infarto, Marcus ha una visione del capitano Howard e si convince di essere immortale. In seguito a una sparatoria, rivela di essere vittima di attacchi di panico, che ne compromettono l'efficienza. Il vero problema dei due è però un altro: qualcuno sta infangando la memoria del capitano Howard e per scoprire di chi si tratta c'è bisogno dell'aiuto proprio di Armando, l'unico che può identificare il responsabile.
Quarto capitolo per la saga lanciata da Michael Bay nel 1995 e passata nel 2020 nelle mani dei registi Adil El Arbi & Bilall Fallah, che con Bad Boys: Ride or Die confermano una regia mobilissima ma pure un discutibile sense of humour.
Il senso dello spettacolo tutto sommato non manca, peccato sia impiegato per una sceneggiatura dai dialoghi così tristi e dallo scopo propagandistico. Tutto è come sempre sopra le righe ma non c'è autoironia a smascherare questa acritica esagerazione. Recensione ❯
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Una ragazza rimane senza internet in un momento molto importante e si collega alla rete di uno sconosciuto. Espandi ▽
Hot Spot - Amore senza rete parte con una citazione dalla commedia romantica Sul più bello dalla quale prende a prestito sia il trio dei roommate che un certo stile di battuta (il cosceneggiatore e produttore Roberto Proia è lo stesso per i due film, qui affiancato alla sceneggiatura da Mauro Graiani), ma della trilogia con protagonista Ludovica Francesconi non ha l'originalità e la freschezza, per rifarsi invece ad un duo di successi anni '80: Flashdance la cui storia d'amore centrale è mutuata in modo molto simile, e Pretty Woman, in particolare nella professione del protagonista e nella figura del suo amico cinico e guastafeste, Manlio (Carlo Giuseppe Gabardini), praticamente identico al Philip Stuckey del film di Garry Marshall.
Il che non è una buona notizia, perché quelle due commedie romantiche sono state girate più di quarant'anni fa, e si suppone che oggi ci voglia qualcosa di più contemporaneo e innovativo Recensione ❯
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Un film minore per Lanthimos in cui l'eccesso di compiacimento e l'esilità di argomenti nuovi lo rendono un affare per pochi. Drammatico, Gran Bretagna2024. Durata 165 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Tre episodi, legati tra loro dal cast (ma con personaggi differenti) e da situazioni ricorrenti. Espandi ▽
Tre episodi, legati tra loro dal cast (ma con personaggi differenti) e da situazioni ricorrenti. Nel primo episodio un impiegato viene incaricato dal suo capo di uccidere un uomo: fallisce nel tentativo ed è costretto ad adottare stratagemmi sempre più assurdi per riparare il danno. Nel secondo un poliziotto è convinto che la moglie, scomparsa per mesi e poi ritornata dopo un viaggio, sia stata sostituita da una sosia. Nel terzo due adepti di una setta sono alla ricerca di una donna che ha il potere di restituire la vita ai morti.
A breve distanza dal suo maggiore successo, Povere creature, Yorgos Lanthimos si dedica a un progetto che ricorda più gli inizi della sua carriera. Dichiaratamente e volutamente meno conciliante rispetto alle aspettative del pubblico, Kinds of Kindness assembla tre mediometraggi che portano la durata complessiva del film ben oltre le due ore. Arrivare al terzo episodio, dopo quasi tre ore di gelido sarcasmo con derive grandguignolesche può essere impegnativo per i non iniziati al cinema di Lanthimos. Recensione ❯
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Commedia, gangster movie, parodia e heist movie. Ma senza affondo decisivo e vibrante. Commedia, Thriller - USA2024. Durata 98 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un comedy-thriller poliziesco che ha per protagonista un insolito trio: la gallerista Patrice Capullo, il sicario Reggie Pitt e il capo di Reggie, Gordon Davis. Espandi ▽
La gallerista Patrice ha deciso di mollare il suo artista di punta e ritorna così nell'anonimato del mercato indipendente. È alle strette, Patrice, tra pusher creditori e collezionisti scannati. Così quando un malavitoso del New Jersey, l'afroamericano che parla yiddish Gordon, si presenta da lei con l'idea di riciclare denaro sporco vendendo dei quadri, la wasp e bourgeoisie Patrice non può tirarsi indietro. Tocca solo fabbricare l'artista, inventarsi il concetto e creare la performance. Forse lo scagnozzo Reggie può dare una mano, forse è appena nata la nuova stella dell'arte, The Bagman.
Tra commedia, gangster movie, parodia e heist movie, il film non trova mai l'affondo decisivo e vibrante (né quando accenna al sistema patriarcale o ai "lord of war" o alla finanziarizzazione speculativa, perché, appunto, accenna soltanto).
Un po' tutto sembra essere fuori fuoco, appannato, piatto, a partire dal mondo dell'arte contemporanea che non è stato messo in gioco come invece avvenuto con quello della moda in Zoolander. Recensione ❯
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