Nell'antica età della pietra, una banda disparata di primi umani si unisce alla ricerca di una nuova terra. Ma quando sospettano che un essere malvagio e mistico li stia dando la caccia, il clan è costretto ad affrontare un pericolo che non avevano mai previsto. Recensione ❯
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Una fiaba che si trasforma in dramma che riesce a dare il meglio quando si allontana dal plot e si concentra sui piccoli dettagli. Drammatico, Francia2022. Durata 109 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Un incidente minaccia di porre fine alla carriera agonistica di una giovane ragazza, ma lei e il suo cavallo combatteranno insieme per raggiungere la vittoria. Espandi ▽
Saint-Marie-du-Mont, Normandia, gennaio 2001. Marie, che gestisce col marito Philippe una scuderia, dà alla luce Zoé. Passano cinque anni e la bambina è felice solo quando sta con i cavalli e sogna di diventare un fantino. Si affeziona particolarmente a Tempesta, una puledra figlia di “Bella e Intrigante”, una delle cavalle che hanno ottenuto i migliori risultati nelle gare. Con lei Zoé instaura un legame particolare ed è l’unica che riesce a domarla. Il sogno della ragazzina è quello di farla diventare una campionessa puntando a vincere il Grand Prix d’Amerique, una gara che si svolge all’ippodromo di Vincennes, a Parigi. Nel 2012 però i suoi sogni sembrano andare in frantumi quando, durante un violento temporale, Tempesta va nel panico e, accidentalmente, ferisce gravemente Zoé. Oltre al tragico incidente, l’attività economica della famiglia va in crisi a causa delle continue sconfitte dei cavalli durante le gare. Tutto sembra perduto quando Zoé troverà la forza di risollevarsi e farà di tutto per esaudire il sogno che aveva da bambina. Tratto dal romanzo "Tempête au haras" di Christophe Donner, il film parte come una favola ma si trasforma in un dramma familiare. Ed è nel modo in cui mostra la rabbia e il volontario isolamento di Zoè dopo l'incidente, portata sullo schermo con bravura da Carmen Kassovitz, che il film riesce ad essere particolarmente coinvolgente. Un film che riesce a dare il meglio quando si allontana dalla storia e si concentra sui piccoli dettagli. Recensione ❯
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Un fratello e una sorella sono costretti a riavvicinarsi dopo la morte dei genitori. Espandi ▽
Non si esce indenni dal nuovo film di Arnaud Desplechin. Radicale e malato, Frère et soeur è a immagine del suo soggetto e della sua famiglia spezzata. Non è la prima volta che Arnaud Desplechin invita Marion Cotillard e Melvil Poupaud nel suo cinema intimo e romanzesco, dove i personaggi si fanno eco, ritrovano le stesse mitologie personali, e gli attori cambiano di ruolo, si rispondono di film in film disegnando le multiple vite della famiglia Vuillard di Roubaix. Come cowboy di un vecchio western, i protagonisti si affrontano a colpi di parole, di sguardi, di gesti. Poupaud è una montagna da scalare, Cotillard un blocco da scalfire. Punteggiato da impressionanti scene di rabbia, Frère et soeur serve ai suoi antagonisti un duello a distanza e al limite dell’insania. C’è da sempre un furore segreto nel cinema di Desplechin che qui prende tutto lo spazio. Frère et soeur è un film sconcertante, che ci perde e ci vince sul filo di sentimenti esacerbati fino alla sua conclusione luminosa e finalmente ‘in ascolto’. Recensione ❯
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Un horror efficace, dalla grande libertà narrativa. Il debutto dei fratelli Philippou è da elogiare. Horror, Australia2022. Durata 95 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un gruppo di amici apre per sbaglio un portale con il mondo degli spiriti mettendo così tutti in pericolo. Espandi ▽
Mia ha perso da poco la madre e ha un rapporto complicato con il padre. L'amica Jade e il fratellino di lei Riley hanno un rapporto di amicizia molto stretto con Mia e la ospitano a casa. Intanto tra i coetanei di Mia e Jade si diffonde sempre più una serie di video che ritrae gli effetti di un gioco: una sorta di seduta spiritica. Quando Hayley propone a Mia di sottoporsi alla sfida in questione, la ragazza sorprendentemente accetta e vive un'esperienza sconvolgente.
I due registi Philippou al debutto non levano mai il piede dall'acceleratore, nemmeno di fronte a soggetti sensibili, come minorenni o minoranze etniche, con una libertà narrativa che nella media dei prodotti americani del genere è un lontano ricordo.
La tendenza degli ultimi anni, specie attraverso le produzioni Blumhouse, ha molto insistito sul potenziale horror di social e nuove tecnologie, ma l'approccio di Talk to Me predilige la sostanza al sensazionalismo, la sospensione dell'incredulità che conduce al jump scare. Recensione ❯
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Le conseguenze di un errore giudiziario raccontate con grande cura formale e qualche implausibilità. Drammatico, Italia2022. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Bernardo deve accettare un grande cambiamento o diventare un altro, per riprendersi quello che la vita gli ha tolto. Espandi ▽
Bernardo Bordin è uno chef di grande talento in attesa di ottenere la sua prima stella Michelin, ed è un fenomeno al volante, anche se si limita ai rally che corre insieme all'amico Sergio, in procinto di candidarsi come sindaco del paese. Insieme all'altro amico, Stefano, Bernardo e Sergio si godono il loro benessere e si sentono i padroni del mondo. Ma un giorno Bernardo viene arrestato con l'accusa di associazione a delinquere e accusato di essere la mente di un giro di rapinatori che hanno svaligiato le case della zona, compresa quella di Stefano. Per Bernardo è l'inizio di un incubo che rivoluzionerà la sua vita e lo metterà davanti ala domanda: "Che cosa sei disposto a fare per riavere quanto ti è stato tolto?"
Il regista Ciro D'Emilio ha una grande capacità professionale nel raccontare per immagini, facendo interagire i suoi personaggi con il paesaggio del nord-est che incarna l'operosità locale ma anche una certa chiusura e una certa algida freddezza: dunque spazi organizzati ma circondati da un vuoto che rischia di appartenere anche alle coscienze di chi li abita.
Funzionano bene le interazioni fra Guido Caprino, che interpreta Bernardo, e Boris Isakovic, grande attore serbo visto di recente in Quo Vadis, Aida?, che si cimentano in duetti attoriali efficaci; così come risulta credibile il rapporto fra Caprino e Irene Casagrande. Recensione ❯
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Una commedia romantica sul valore del tempo con un buon interprete e un ottimo montaggio. Commedia, Italia, Bulgaria2022. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di un ragazzo che non voleva dormire. Espandi ▽
Luca è ossessionato dal pensiero di non vivere appieno le sue giornate, incatenato a ripetere ogni giorno ciò che odia di più: dormire. Infatti per lui il sonno è solo una perdita di tempo, e dunque il suo desiderio più grande sarebbe quello di non dover addormentarsi mai. Finché una fattucchiera non lo accontenta, e Luca si ritrova ad avere a disposizione giornate da 24 ore che può sfruttare fino in fondo: il che però, per un ragazzo di 21 anni che sta sprecando la sua vita fra videogame e discoteche, si rivelare estenuante. Che cosa farà una volta esauriti i binge watching di tutte le serie possibili e una volta infranti tutti i record alla play station? Un'indicazione gli arriva dalla giovane bibliotecaria Roberta, di cui è innamorato fin da quando lei l'ha baciato a dieci anni, e che è tutto il contrario di lui: studiosa, seria, altruista e gran lavoratrice.
La trama è di quelle che Hollywood ama, un paradosso surreale creato per dare una lezione di vita agli spettatori.
E buonanotte è tratto dall'opera omonima dello youtuber Daniele Doesn't Matter, che cofirma soggetto e sceneggiatura insieme al regista del film, Massimo Cappelli (del team di sceneggiatura fanno parte anche Agostino Di Febo e Federico Alotto), ed è una commedia romantica sul valore del tempo e su come dovrebbe essere utilizzato per perseguire valori e obiettivi nobili, invece che bruciato all'altare del divertimento narcisistico e autoreferenziale. Recensione ❯
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Un episodio monstre gravato dall'onere di ricongiungere troppi fili sospesi e accontentare i fan. Azione, Avventura, Fantascienza - USA2022. Durata 146 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Un territorio audace e inesplorato, caratterizzato da dinosauri mai visti, azione vertiginosa e nuovi sorprendenti effetti visivi. Espandi ▽
Il prologo sotto forma di speciale televisivo permette di riassumere gli eventi dei titoli precedenti di Jurassic World e di introdurre all’attesa congiunzione dei cast di Jurassic Park e Jurassic World, atteso momento culminante di quello che sembra essere il capitolo finale e definitivo della saga giurassica. Regia affidata nuovamente a Colin Trevorrow, dopo la parentesi horror e personale di Bayona, che ha l’onere di guidare una sceneggiatura monstre che ha il compito di soddisfare i fan, congedarsi con un episodio all’altezza e riservare lo spazio dovuto ai molti personaggi vecchi e nuovi che la popolano. Brandizzazione e reiterazione sono le parole d’ordine di un gargantuesco episodio-summa, sulle cui spalle gravano esigenze di fan service così ingombranti da irrigidire la sceneggiatura fino a renderla prossima a quella prodotta da un algoritmo. Recensione ❯
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Un uomo è costretto a scendere a compromessi pur di aiutare la sua famiglia. Espandi ▽
Leonid, soprannominato Pamfir, è un buon padre di famiglia ucraino che ha lavorato per anni in Germania. Quando torna al paese natale nella Bucovina, vuole solo una vita tranquilla con i suoi famigliari. Ma il figlio Nazar provoca un incendio nella chiesa locale, e per evitare a suo figlio conseguenze giudiziarie, il padre rimane coinvolto nel contrabbando, principale fonte di reddito della zona, e viene a patti con la mafia locale. Da quel momento scenderà sempre più a fondo in una spirale di compromessi e illegalità in nome dell'amore incondizionato che prova per la sua famiglia e del desiderio di proteggerla a qualsiasi costo.
La scelta di utilizzare continui piani sequenza è un modo per il regista di farci immedesimare nella mancanza di scelta che condiziona le azioni di Pamfir, e per farci precipitare da un piano sequenza all'altro così come il protagonista frana lungo il corso di eventi che non riesce più a controllare.
Anche per lo spettatore Il giuramento di Pamfir può risultare a tratti faticoso, ma è uno sforzo premiato dalla coerenza narrativa di questa storia di resistenza umana animata esclusivamente dall'amore per i propri cari e dalla devozione ad un'etica famigliare che fa parte tanto della tradizione ucraina quanto dell'indole leale del protagonista. Recensione ❯
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Carlota Pereda espande un corto di successo per approfondire i temi di body shaming e desiderio di vendetta. Drammatico, Horror, Thriller - Spagna2022. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un'adolescente sovrappeso è vittima di bullismo da parte una cricca di ragazze a bordo in piscina mentre è in vacanza nel suo villaggio. La lunga passeggiata verso casa cambierà il resto della sua vita. Espandi ▽
Estremadura. Estate. Sara viene costantemente fatta oggetto di body shaming da sue tre coetanee. Un giorno in cui si è recata in piscina l’aggressione da verbale diviene fisica con tanto di sottrazione degli indumenti. Tornando a casa scopre che le sue persecutrici sono state sequestrate in un pulmino da un uomo che aveva visto nella piscina. Sceglie di non rivelare ciò che ha visto. Carlota Pereda al suo primo lungometraggio scritto e diretto espande un cortometraggio di successo e torna ad avvalersi della più che notevole performance attoriale di Laura Galán che le consente di realizzare un’opera che può essere letta sotto una molteplicità di angolazioni diverse. Da un lato (potremmo definirlo realistico) Piggy ci pone di fronte ad una vicenda di body shaming come purtroppo tante ne accadono quotidianamente su cui si inserisce la presenza di un serial killer. Dall’altro, Sara potrebbe proiettare il suo desiderio di vendetta nella figura del serial killer immaginario che compie ciò che lei vorrebbe poter fare per liberarsi di un contesto (anche familiare) che la opprime oltre il sopportabile. Recensione ❯
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Robert Pattinson nel doppio ruolo del detective vigilante di Gotham City e del suo alter ego, il solitario miliardario Bruce Wayne. Espandi ▽
Bruce Wayne combatte il crimine a Gotham City nei panni del violento Batman, che incute paura ai criminali (ma più che altro ai graffitari) anche solo grazie all'apparizione del bat-segnale - pur se non uccide i propri avversari per non diventare come loro. Più in sintonia con il detective Gordon che non con il suo mentore Alfred, è messo a dura prova da un serial killer che lascia enigmi rivolti proprio a Batman. Nel venire a capo del fitto mistero sulla corruzione di Gotham che l'Enigmista vuole portare alla luce, si imbatte nella ladra Selina Kyle e forgia con lei una controversa alleanza. La questione si fa via via più personale quando gli indizi dell'Enigmista conducono verso i segreti di Thomas e Martha Wayne.
The Batman risponde alla domanda: cosa succederebbe se al taglio già più o meno realistico di Nolan si aggiungessero le tonalità ancora più cupe di David Fincher? Prevedibilmente, il risultato è il supereroe più serioso ed emo di sempre.
L'apocalisse paventata dall'Enigmista non risulta così catastrofica in The Batman, ma la voce over del protagonista ci assicura che peggiorerà ulteriormente la situazione di Gotham per i prossimi film. Il problema è che questo grande operistico ultimo colpo arriva quando altri film avrebbero già chiuso baracca e burattini con il confronto tra l'eroe e il villain. Recensione ❯
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La storia di una madre, tra ricerca della felicità e di un modo di stare al mondo che non sia troppo complicato. Espandi ▽
Una madre single del Texas occidentale vince la lotteria e la spreca altrettanto velocemente, lasciandosi alle spalle un mondo di crepacuore. Anni dopo, con il suo fascino in via di esaurimento e nessun posto dove andare, combatte per ricostruire la sua vita e trovare la redenzione. Recensione ❯
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L'istruttore più temuto dell'esercito austriaco deve riuscire a convivere con la sua omosessualità anche se questo potrebbe mettere a rischio il suo lavoro. Espandi ▽
Il vice tenente Eismayer è l'istruttore più temuto dell'esercito austriaco. I suoi metodi ne hanno messo in discussione il futuro nell'arma. Eismayer è anche gay, un segreto che minaccia il suo lavoro e la sua famiglia. Un giorno Falak, gay dichiarato, si unisce al reggimento. Con lui Eismayer si scontra, ma ne è al tempo stesso attratto. Eismayer deve scegliere se superare il timore di un coming out o continuare a vivere una vita piena di infelicità ed emozioni represse. Eismayer è basato sulla vera storia, l'amore, le sfide di Charles Eismayer e Mario Falak, due uomini che si sono incontrati in un mondo in cui tutto era contro di loro. Oggi sono felicemente uniti civilmente. Erano ancora in servizio attivo al momento delle riprese e sono molto rispettati dalla maggior parte dei loro colleghi. Anche se non da tutti... Recensione ❯
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Un uomo tenta di ricominciare la sua vita dopo dieci anni di reclusione ma non sarà così facile. Espandi ▽
Una volta scontati dieci anni di reclusione per aver coperto il suo capo Su-hyuk viene rilasciato. Dopo aver scoperto che durante la sua detenzione è diventato padre di una bambina l'uomo è deciso a cambiare per sempre vita per ricominciare al fianco di sua figlia e della sua compagna. Il suo ex boss sembra però non voler lasciarlo andare e gli mette due temibili sicari alle calcagna. Recensione ❯
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Il mondo dei granchi che vivono a Jersey Shore, di preciso quelli di mare e quelli di terra, schierati gli uni contro gli altri. Espandi ▽
Ccommedia musicale che segue i paguri che vivono sotto il lungomare a Jersey Shore. Quando Armen (un abitante dei granchi di terra) si innamora di Ramona (un turista dei granchi di mare) le tensioni tra i loro amici e le loro famiglie aumentano. Ma quando una tempesta allontana i due da casa, il loro amore li condurrà in un'avventura epica che unisce la comunità divisa. Recensione ❯
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Prequel del videogioco della Playstation, un blockbuster pieno di star ma timido e privo di mordente. Azione, Avventura - USA2022. Durata 116 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Prequel del celebre videogame, il film racconta la storia dell'incontro che ha portato all'amicizia tra il giovane Drake e Sully. Espandi ▽
Per risolvere una faccenda storicamente complicata come la trasposizione su grande schermo di un videogioco, Ruben Fleischer e la Sony Pictures si affidano alla star del momento, quel Tom Holland che nel 2022 ha sbancato il botteghino indossando il costume da Uomo-ragno (in Spider-Man: No Way Home). Il film è una sorta di prequel della saga videoludica, divenuta un classico della Playstation, che pesca alcuni elementi da avventure care agli esegeti – specie dagli episodi 3 e 4 – per costruire una storia sulla genesi dell’eroe e sui suoi traumi pre-adolescenziali. Se gli effetti digitali e l’uso di green screen si dimostrano all’altezza delle elevate aspettative dei fan della saga, a mancare sono l’amalgama tra le componenti e le influenze del film e la chimica tra i personaggi.Ancora una volta è confermata la scarsa propensione dei classici videoludici a tradursi in cult movie, benché, a giudicare dai titoli di coda, sembra che la produzione confidi nell’ipotesi di realizzazione di un sequel. Recensione ❯
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