Titolo originale | Dong-gam |
Anno | 2022 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Corea del sud |
Durata | 114 minuti |
Regia di | Eun-young Seo |
Attori | Yeo Jin-gu, Yi-Hyun Cho, Kim Hye-Yoon, Bae In-Hyuk, Na In-woo . |
Tag | Da vedere 2022 |
MYmonetro | Valutazione: 4,00 Stelle, sulla base di 2 recensioni. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 26 aprile 2023
Due ragazzi iniziano a comunicare via radio per poi scoprire che vivono in anni differenti.
ASSOLUTAMENTE SÌ
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Nel 1999 Kim Yong frequenta il penultimo anno di ingegneria meccanica all'università di Hanguk e trascorre le sue giornate insieme alla sua tartaruga Mok-man e al suo migliore amico Kim Eun-sung. La paura per un futuro che sembra minacciato da una possibile apocalisse e dalla crescente disoccupazione giovanile viene alleviata dall'incontro con una brillante matricola, Seo Han-sol. Per Yong è amore a prima vista e fa di tutto per conquistarla. Mentre la relazione tra i due sta sbocciando, Yong entra misteriosamente in contatto con una ragazza proveniente dal 2022 di nome Kim Mu-nee, laureanda in sociologia all'università di Hanguk. Tra Yong e Mu-nee nasce un profondo legame, che tuttavia nasconde qualcosa di inaspettato.
Remake dell'omonimo film degli anni duemila diretto da Kim Jung-kwon, Ditto è una storia romantica arricchita di un elemento fantascientifico che conferisce profondità alla narrazione. Delicato e coinvolgente, il lungometraggio trasporta lo spettatore in un mondo dai toni pastello, in cui c'è spazio per i sogni e, soprattutto, per l'amore.
Dopo Overman (2015), la regista sudcoreana Seo Eun-young torna dietro la macchina da presa per dirigere un altro film dedicato all'amore, ma questa volta in salsa sci-fi. Ditto racconta infatti di un viaggio nel tempo capace di segnare profondamente le vite di un ragazzo e di una ragazza provenienti da epoche differenti. Se si conosce il proprio futuro, è possibile modificarlo? E in che modo il passato può incidere su quel che sarà? Tematiche classiche della filmografia sul viaggio nel tempo, che qui vengono indagate mettendone in luce gli aspetti più sentimentali e romantici. Dolce e delicato, Ditto è infatti un film leggero, ma mai superficiale, sull'amore: emotivamente coinvolgente, sul finale strappa più di qualche lacrima, senza tuttavia risultare sdolcinato. L'evoluzione della storia è imprevedibile e non si sa mai quale piega prenderà la narrazione, perché il lungometraggio non si limita a parlare di amore: Ditto racconta infatti in modo lieve e allo stesso tempo profondo anche di amicizia, paura del futuro e incertezza. «Che cosa orribile, tesoro, immaginare di diventare adulti: mi fa soffrire così tanto!» canta a squarciagola il frontman di una band nel cortile del campus universitario di Kim Yong. Laddove per le strade c'è chi grida all'apocalisse, sembra difficile immaginare un futuro sereno: soprattutto quando la disoccupazione giovanile imperversa, coniugare i propri sogni con la necessità di guadagnare abbastanza per potersi mantenere appare impossibile.
Quindi, esattamente come il compito di Kim Mu-nee, Ditto parla di amore e di sogni, invitando lo spettatore a "seguire il suo cuore". Seppur possa sembrare un monito banale e scontato, la splendida scrittura di Seo Eun-young - unita a una regia particolarmente ispirata - riesce a conferire profondità a un concetto semplice, messo in scena grazie a una fotografia avvolgente dai toni pastello, oltre che a un cast in ottima forma. Le convincenti interpretazioni di Yeo Jin-Goo (Kim Yong) e Cho Yi-Hyun (Kim-Mu-nee) danno infatti concretezza a un film che parla in modo creativo e originale dell'intersecarsi di presente e passato, attraverso una storia in cui la rinuncia diventa il più grande atto d'amore, oltre che di amicizia. Il percorso del protagonista Kim Yong è un percorso di crescita e di coraggio, in cui maturare significa mettere da parte l'egoismo per dare importanza agli altri. Chissà che i sogni non possano trovare una strada alternativa per avverarsi: lasciare spazio alla felicità e alla vita altrui può talvolta rivelarsi il giusto modo per riscoprire sé stessi.
Una storia romantica arricchita di un elemento fantascientifico che conferisce profondità alla narrazione. Delicato e coinvolgente, il lungometraggio trasporta lo spettatore in un mondo dai toni pastello, in cui c’è spazio per i sogni e, soprattutto, per l’amore.
Ditto racconta infatti di un viaggio nel tempo capace di segnare profondamente le vite di un ragazzo e di una ragazza provenienti da epoche differenti. Se si conosce il proprio futuro, è possibile modificarlo? E in che modo il passato può incidere su quel che sarà? Un film leggero, ma mai superficiale, sull’amore: emotivamente coinvolgente, sul finale strappa più di qualche lacrima, senza tuttavia risultare sdolcinato.
La splendida scrittura di Seo Eun-young - unita a una regia particolarmente ispirata - riesce a conferire profondità a un concetto semplice, messo in scena grazie a una fotografia avvolgente dai toni pastello, oltre che a un cast in ottima forma.
In concorso alla 25ma edizione del Far East Film Festival, Ditto di Seo Eun-Young è una commedia sentimentale che, tra il vintage ed il fantasy, parla di un amore perso nelle pieghe del tempo e riscoperto attraverso l'utilizzo di un 'baracchino', un impianto per radioamatori che passa indenne attraverso gli anni. Remake dell'omonimo film di Kim Jung-kwon del 2000, la versione di Seo Eun-Young scambia [...] Vai alla recensione »