Titolo originale | Christmas with the Kranks |
Anno | 2004 |
Genere | Commedia |
Produzione | USA |
Durata | 99 minuti |
Regia di | Joe Roth |
Attori | Tim Allen, Jamie Lee Curtis, Dan Aykroyd, Erik Per Sullivan, Cheech Marin, Jake Busey Austin Pendleton, Tom Poston, Julie Gonzalo, René Lavan, M. Emmet Walsh. |
Uscita | mercoledì 5 gennaio 2005 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,05 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Lucette, lumini, candele, lampadine, prolunghe, finta neve, finto muschio, ghirlande, bolletta dell'elettricità e finto pupazzo di neve gigante. Attento ad inseguire i tuoi sogni: potresti ritrovarti in un incubo! In Italia al Box Office Fuga dal Natale ha incassato 174 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
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La prima domanda che ci siamo posti dopo avere visto questo film, non poteva essere che una: c'era bisogno di un altro film sul Natale?. Forse no.
Comunque i presupposti per un intrattenimento interessante ci potevano essere tutti. Una sceneggiatura tratta da un racconto di John Grisham in licenza, Dan Aykroyd che torna a cantare (solo per 3 minuti), l'attitudine anti-natalizia dei protagonisti. Sfortunatamente la mano di Joe Roth, dopo avere realizzato l'inconsistente I perfetti innamorati (malgrado l'aureo cast), anche questa volta non convince, facendosi trasportare da un plot debole, soprattutto nella seconda parte.
I coniugi Krank, Luther (Tim Allen) e Nora (una Jamie Lee Curtis al limite del disfacimento), quest'anno vogliono evitare festoni e alberi di Natale per emigrare verso i caldi lidi caraibici. Non hanno però fatto i conti con i vicini di quartiere, capitanati dal risoluto Vic Frohmayer (Dan Aykroyd), legati indissolubilmente alla tradizione, che non accettano di buon grado di vedere una casa senza addobbi. Come se non bastasse la figlia Blair decide di fare una sorpresa ai genitori e di venire a trovarli. Che decisione prenderanno i nostri due eroi?
Caustico nell'idea (la critica all'implasticata tradizione figlia dei Bush), e diluito nella realizzazione, Fuga dal Natale si perde dopo il primo quarto d'ora in una commedia banale che ha solo pochi momenti di scintillio. La delusione (per gli uomini) è poi accentuata dalle curve distrutte della Curtis, che nemmeno lontanamente ricordano il fascino di True lies.
Ma questa è un'altra storia.
Molto made in the USA, questo"Christmas withthe Krranks"(dal nome della famiglia protagonista, di Joe Roth, da un romanzo di John Grisham, in vavanza dai suoi legal-thrillers, sceneggiatura del bravissimo Chris Columbus, 2004), nel senso che coglie vizi e virtù dei"gringos", individualisti feroci sempre ma a a Natale e in genere durante le feste insolitamente generosi, aperti [...] Vai alla recensione »
Il film incanala l'aria natalizia in un canale inconsueto ma che rispecchia i canoni delle migliori commedie natalizie. Musiche e ambientazioni trasportano il pubblico verso il Natale, con scene divertenti e un finale da tutti felici e contenti.
La trama del film sembra una forzatura di se stessa: poco interessante, banale e ingenuamente stereotipata, l'esecuzione recitativa non convince nonostante la Curtis sia un bel vedere e le situazioni ci appaiono grottesche più che magiche, un film leggero che non lascia il segno in nessuna scena, mia valutazione: 1,5 stelle. Saluti.
Ottima presa in giro del rapporto tra l'americano medio ed il Natale. Ritmo svelto ed ottima recitazione. Certo tutto assurdo,ma d'altronde una commedia cosa deve essere?. Per gli ironici,da non perdere.
Mi sembra un buon film, uno dei classici film dove i due personaggi che vogliono fuggire inizialmente dalle solite situazioni "natalizie" vengono infine travolti dalla solita atmosfera di questo periodo. Sono due persone normali che provano un desiderio altrettanto normale (anche io ho desiderato in passato di fuggire dall'orgia gastro-panettonica, dalle corse ai regali, ecc.
Un paio d'anni fa, a Natale, uscì un furbo romanzo di John Grisham, che diventò un bestseller sfruttando l'insofferenza per le festività. Niente di trasgressivo, beninteso: e lo conferma con piena evidenza la versione cinematografica di Joe Roth, che simula appena uno sprazzo di follia ma poi si risolve in un diluvio di luoghi comuni e buoni sentimenti da supermercato.
Joe Roth è un produttore potente ma un regista debole. A 11 anni dalla sua terza regia, questo pezzo grosso di Hollywood aveva già rovinato nel 2001 le potenzialità della commedia I perfetti innamorati rubando la regia a Billy Crystal. Perché non ripetersi? Ecco quindi la quarta regia, Fuga dal Natale , commedia natalizia tratta dal best-seller di un singolare John Grisham in versione fuga dai legal-thrille [...] Vai alla recensione »
Una favoletta metà buffa metà poetica su un Natale tipicamente americano. Lo spunto, un romanzo di John Crisham per una volta lontano dal thriller del «Socio», del «Cliente», della «Giuria». La sceneggiatura, invece, di un favolista come Chris Columbus, conseguente con le sue cifre abituali, da «Mamma ho perso l’aereo»,, a «Mrs. Doubfire», a «Harry Potter».
Luther e Nora Krank (Tim Allen e Jamie Lee Curtis) fanno un rapido calcolo nel satirico Fuga dal natale: tra lucette, lumini, candele, lampadine, prolunghe, finta neve, finto muschio, ghirlande, bolletta dell’elettricità e finto pupazzo di neve gigante (il proverbiale Frosty) da montare sul tetto della loro casa in un tranquillo sobborgo medio borghese di Chicago, il Natale costa loro circa seimila [...] Vai alla recensione »
Fuga dal Natale di Joe Roth è l’esempio perfetto di come una regia inetta riesca a rovinare irrimediabilmente un testo che ha tutte le carte in regola per una resa cinematografica travolgente e a neutralizzare un gruppo di attori dotati di innata verve comica. Il libro di John Grisham è una satira appuntita e intelligente della follia dei riti natalizi americani, addobbi domestici e urbani, cenoni [...] Vai alla recensione »