Una coraggiosa avventura fantasy con un'(anti)eroina pop adatta ai tempi. Commedia, Italia2021. Durata 116 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Il prequel della commedia di grande successo e campione di incassi al botteghino La Befana vien di notte. Espandi ▽
Paola Diotallevi è un'orfana che campa di furtarelli, affiancata dall'amico Chicco, da sempre innamorato di lei. Un giorno però apre la cassaforte sbagliata, quella dove è contenuta una lettera che mette a rischio le ambizioni di carriera del Barone De Michelis, un uomo che ha fatto della caccia alle streghe la sua battaglia personale da quando loro, a detta sua, hanno ucciso la sua promessa sposa. Il Barone vuole che Paola sia bruciata sul rogo, ma a salvarla interviene Dolores, una strega dai capelli bianchi che ha già messo al sicuro molti figli delle streghe nella sua casetta nel bosco. Dolores è smemorata ma ci vede lungo, e sa che in Paola c'è qualcosa di speciale: sarà lei la predestinata in grado di donare il sorriso a tutti i bambini del mondo?
La befana vien di notte 2 ha poco a che fare con il film precedente dallo stesso titolo, perché di fatto è una origin story.
A ben guardare più che narrare le origini del personaggio della Befana la reinventa, restituendole alcune delle qualità che alla vecchina della tradizione vengono negate, a cominciare dalla giovinezza e l'aspetto attraente: del resto quando la strega Dolores ha le fattezze di Monica Bellucci la storia non può che prendere una piega originale rispetto alla leggenda. Recensione ❯
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Un horror ambientato in una casa isolata, dove la cena potrebbe essere l'ultima. Espandi ▽
Una giovane donna serve un gruppo di ospiti privilegiati a una cena in una casa isolata nelle zone rurali del Galles. Gli ospiti riuniti non si rendono conto che stanno per consumare la loro ultima cena. Recensione ❯
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Il film racconta in modo divertente e costruttivo il fallimento, vissuto spesso come una vergogna indelebile e quasi mai come preziosa occasione di crescita. Espandi ▽
Andrea Gregoretti è un regista disoccupato che abita in un capannone nel mezzo del nulla. Dopo molti dinieghi da parte dei produttori che gli ripetono che "il cinema è un mestiere d'élite" Andrea comincia a sentirsi un fallito totale, ed è in quel momento che gli arriva l'idea geniale: raccontare in un suo film le gesta dei fuoriclasse della sconfitta, ovvero tutti coloro che, soprattutto (ma non solo) in ambito sportivo, hanno toppato clamorosamente, rendendosi però protagonisti memorabili di imprese in qualche modo epiche.
È la sua ribellione alla cultura del vincente che è diventata "l'unità di misura delle nostre vite" e il suo modo di rispondere alla domanda: "Perché perdere fa così male?".
Andrea Muzzi costruisce un film a sua misura raccontando una storia metacinematografica: lui stesso è uno sceneggiatore e un regista (oltre che un attore, noto soprattutto per le collaborazioni con Alessandro Benvenuti) che fatica a trovare produttori e distributori e ha subito la cancellazione di un suo film (scritto con Ugo Chiti) alla vigilia dell'inizio delle riprese, ma non si rassegna a soccombere alla cultura cinematografica improntata ai blockbuster. Recensione ❯
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Una vedova cerca in tutti i modi di riavere a casa con sé il cane del marito morto in Afghanistan. Espandi ▽
Dopo la morte del marito in Afghanistan, una donna cerca di mantenere viva la fattoria di famiglia. Nel frattempo il cane di nome Dakota che aveva accompagnato il compagno fino al suo ultimo giorno di vita, dovrebbe tornare a casa da lei. Recensione ❯
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Un'avventura musicale animata che segue Vivo, un simpatico kinkajou, che parte da Havana alla volta di Miami per consegnare una canzone all'amore perduto del suo adorato padrone. Espandi ▽
Il musical racconta la storia di un kinkajou di nome Vivo che passa le giornate suonando nella piazza de L'Avana assieme al suo proprietario, un ragazzo di nome Andreas che l'animaletto ama moltissimo.
Quando il giovane verrà chiamato a Miami dal suo grande amore, l'ex amante Marta Sandoval che lo invita al suo ultimo concerto, a Vivo verrà affidato il delicatissimo compito di portare all'amata una canzone speciale. Un brano tra le cui righe si legge il messaggio amoroso di lui.
Ma come può un cercoletto raggiungere da solo la lontanissima Miami? Ad aiutarlo sarà una ragazzina di nome Gabi che affronterà assieme all'amico peloso tante avventure emozionanti. Recensione ❯
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Un uomo viene assunto per mettere in atto un omicidio ma il mondo del reale sembra sovrapporsi con quello della fantasia. Espandi ▽
Sei anni dopo il rapimento della figlia, un uomo viene assunto per uccidere l'autore di un romanzo fantasy, ma il mondo del romanzo sembra intersecarsi con la realtà. Recensione ❯
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Una donna lavora nell'intellingence cilena del 1975. La sua vita mostra la frattura con il suo paese. Espandi ▽
Ingrid lavora nella direzione dell'intelligence cilena (DINA) nel 1975. Il suo rapporto con il suo cane, il suo corpo, le sue paure e frustrazioni rivelano una triste frattura nella sua mente e in un intero paese. Recensione ❯
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Questo documentario racconta le storie delle persone che vivono grazie al khat, una foglia stimolante. Espandi ▽
Nella tradizione sufi, si dice che masticare il khat, una foglia verde stimolante, ti mostrerà la via verso l'eternità. Il primo lungometraggio di Jessica Beshir è un viaggio cinematografico sulle montagne dell'Etiopia, dove il Khat è diventato il raccolto più diffuso e redditizio. Tra leggenda e realtà, Faya Dayi racconta le storie delle persone che vivono di questa foglia minuscola ma potente. Recensione ❯
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Una coppia di registi trascorre l'estate nei luoghi amati da Bergman. Espandi ▽
Bergman Island, il nuovo e luminoso film di Mia Hansen-Løve, è girato sotto l’influenza dell’autore svedese ma elude qualsiasi rischio, facendo un uso saggio della sua figura tutelare. Perché l’isola dove Ingmar Bergman ha vissuto e lavorato, dove i suoi personaggi dimoravano, si fa risorsa viva, riconfigurata incessantemente da una moltitudine di temi e scarti drammatici che rilanciano la narrazione. Mia Hansen-Løve prosegue il suo cinema di emozioni e di relazioni ‘in minore’. Girando intorno, senza che questo sia un difetto, e infilando loop temporali, rifiuta il terrore di esistere e firma un film più sensuale che cerebrale. Con uno sguardo personale, così generoso da diventare universale, ci rimanda ai nostri sogni, ai nostri desideri, alle nostre scelte e al potere incandescente del nostro immaginario. Lontano dall’essere convitato di pietra, statua sepolcrale, Bergman ritorna sulla terra e balla sul singolo irresistibile degli Abba. Recensione ❯
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Dal romanzo bestseller, un film che sa emozionare e far riflettere, lavorando sugli sguardi, i gesti, i silenzi. Drammatico, Italia2021. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una ragazzina di tredici anni che tutti chiamano l'Arminuta scopre di non essere la figlia delle persone con cui è cresciuta e viene restituita alla sua vera famiglia. Espandi ▽
Tratto dal romanzo bestseller di Donatella Di Pietrantonio vincitore del Premio Campiello 2017. Estate 1975. Una ragazzina di tredici anni viene restituita alla famiglia cui non sapeva di appartenere. All'improvviso perde tutto della sua vita precedente: una casa confortevole e l'affetto esclusivo riservato a chi è figlio unico venendo catapultata in un mondo estraneo. Recensione ❯
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Omaggio nel segno della classicità e della passione dove Rubini si mette al servizio della storia. Drammatico, Italia2021. Durata 142 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Sergio Rubini firma un ritratto della famiglia di artisti De Filippo. Espandi ▽
Napoli, inizi del ‘900. Eduardo, Peppino e Titina vivono assieme alla madre Luisa De Filippo. Il padre naturale Eduardo Scarpetta, che è il più famoso attore e drammaturgo di quel periodo, si spaccia come loro zio, li trascura completamente ed è spesso severo nei loro confronti. Gli ha però trasmesso l’amore per il teatro e li ha fatti recitare fin da piccoli. Alla sua morte, nel 1925, non gli ha lasciato nulla; l’eredità infatti è stata spartita dalla famiglia legittima. Suo figlio Vincenzo, dopo aver ereditato la compagnia, cerca di avere tra gli attori sia Eduardo che Peppino. Con il primo nascono subito i contrasti, l’altro invece per un po’ recita per lui. Il grande desiderio dei De Filippo, malgrado i loro contrasti, è quello di fondare un trio con un repertorio tutto loro. E una notte di Natale, del 1931, il sogno comincia si avvera al Cinema Teatro Kursaal. Accompagnato dalle musiche di Nicola Piovani, il film ripercorre le fasi più importanti della loro infanzia e adolescenza e segue il binario parallelo del palcoscenico che s’incrocia con la vita privata. Il disagio di quello che è diventerà uno dei più grandi drammaturghi del Novecento, è pienamente nelle corde di Rubini nel modo di filmare l’appartenenza dei personaggi ai luoghi. Poi si fa da parte. Le luci dello spettacolo sono tutte per i protagonisti dove emerge tutta la tecnica di Giancarlo Giannini nei panni di Eduardo Scarpetta. Recensione ❯
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Mentre un treno avanza verso il circolo artico, due estranei condividono un viaggio che cambierà il loro punto di vista sulla vita. Espandi ▽
È un film nostalgico e pieno di attenzione verso i sentimenti umani, Scompartimento n.6. La nuova regia dell'autore de La vera storia di Olli Mäki ha un sapore analogico e rivolto al passato, non soltanto in termini cronologici con una storia ambientata al tramonto degli anni novanta, ma grazie a una celebrazione dei suoi simboli che così tanto ci segnavano il modo di vivere: il treno su tutti, ma anche i telefoni a gettoni, i walkman, la telecamera portatile. Decisiva in questo senso la fotografia, morbida e appannata, che sembra guardare gli eventi sempre attraverso un finestrino bagnato di rugiada. La macchina a mano, sempre vicina ai personaggi, abbraccia appieno il caos impacciato e claustrofobico del treno (in sé uno dei protagonisti del film) e cattura bene i dettagli scenografici del periodo. Opera perfetta per omaggiare uno stato d'animo generazionale di un periodo schiacciato dai grandi movimenti della storia, Scompartimento n.6 ha il tocco dolce e lieve del "coming of age" ma filtrato attraverso una memoria adulta, che sa come funzionano i road movie e quali sono le insidie della love story, e decide quindi di non fare nessuna delle due. Recensione ❯
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Un film che porta a credere all'incredibile, con una Noomi Rapace straordinaria per intensità e pathos. Drammatico, Islanda2021. Durata 106 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una coppia aiuta una pecora a partorire. Si sentono da subito connessi all'esserino appena nato e lo portano in casa come fosse loro figlio. Espandi ▽
Maria e Ingvar sono una coppia di agricoltori e allevatori che vive in una fattoria isolata da qualunque altro insediamento e qualunque altra creatura umana. La loro vita è scandita dalle necessità del lavoro nei campi e della cura di un nutrito gregge di pecore. Tutto sembra procedere tranquillamente, ma fra Maria e Ingvar c'è troppo silenzio e intorno alla fattoria incombe una presenza oscura che visita il gregge incustodito. Un giorno i due coniugi aiutano una pecora a partorire un esserino del quale si innamorano a prima vista, e che iniziano ad accudire in casa propria, sottraendolo alla madre naturale. È l'inizio di una deriva che ha le sue radici in un vuoto che attraversa il passato della coppia, e che aprirà la porta alla tenerezza e al mistero. Recensione ❯
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Cambia la regia ma non la carica comica, che conferma dietro l'ottusità dell'agente di Dujardin una satira spietata della cultura francese. Commedia, Francia2021. Durata 116 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Una sontuosa produzione da 19 milioni di budget con protagonista il Premio Oscar Jean Dujardin che torna per la terza volta nei panni della celebre spia francese creata da Jean Bruce. Espandi ▽
La Repubblica francese è cambiata, e con essa la sua spia più rappresentativa: l'agente speciale 117, al secolo Hubert Bonisseur de La Bath, si affaccia agli anni ottanta tra la paura del comunismo e il terrore di non essere più quello di una volta. Dopo una missione in Afghanistan viene parcheggiato dietro un computer mentre una nuova recluta, l'agente 1001, parte per salvare una dittatura africana appoggiata dalla Francia che rischia di essere deposta. Ma Hubert ha ancora qualche asso nella manica, e non ci vorrà molto prima di vederlo sbarcare in prima persona sul territorio africano. Recensione ❯
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